Cambiamo dimensione nel colloquio con i nostri Autori, e inoltriamoci nel mondo delle piccole creature, degli ospiti sorprendenti che ci circondano, della insospettabile bellezza che abita nei colori e nelle forme della natura più nascosta.
Passione e esperienza riempiono le parole del nostro Ettore Caio la cui equilibrata saggezza si è sempre fatta apprezzare grandemente da tutti. Conosciamo allora più da vicino la sua visione fotografica, leggendo le sue piacevolissime parole, e scorrendo le immagini sorprendendi che ci aprono il sipario sulla natura più nascosta
Gocce di rugiada Ettore Caio 08.11.12 15
La rugiada del ma… Ettore Caio 19.10.12 12
Licenide mattutin… Ettore Caio 06.10.12 6
Taglio stretto di… Ettore Caio 20.09.12 8
Passione e esperienza riempiono le parole del nostro Ettore Caio la cui equilibrata saggezza si è sempre fatta apprezzare grandemente da tutti. Conosciamo allora più da vicino la sua visione fotografica, leggendo le sue piacevolissime parole, e scorrendo le immagini sorprendendi che ci aprono il sipario sulla natura più nascosta
Gocce di rugiada Ettore Caio 08.11.12 15
La rugiada del ma… Ettore Caio 19.10.12 12
Licenide mattutin… Ettore Caio 06.10.12 6
Taglio stretto di… Ettore Caio 20.09.12 8
Frontalmente
Ettore Caio
17.09.12
4
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D -- Si fa fotografia naturalistica quando si fotografano animali selvatici e flora spontanea nel loro ambiente naturale, e paesaggi incontaminati (si può contaminare anche artificialmente con la post-produzione esagerata)? Tentiamo una definizione
R--E’senz’altro possibile contaminare con la post-produzione alcuni generi di fotografie naturalistiche,anzi,nel caso di albe e tramonti è quasi d’obbligo agire con dovizia e delicatezza sui colori e contrasto per darne più risalto,purtroppo a volte si esagera e l’esito,seppur spettacolare,ne altera indubbiamente la realtà nello stesso modo in cui,quando si agisce su un volto con un esagerato lifting,ne si alterano i lineamenti.
R--E’senz’altro possibile contaminare con la post-produzione alcuni generi di fotografie naturalistiche,anzi,nel caso di albe e tramonti è quasi d’obbligo agire con dovizia e delicatezza sui colori e contrasto per darne più risalto,purtroppo a volte si esagera e l’esito,seppur spettacolare,ne altera indubbiamente la realtà nello stesso modo in cui,quando si agisce su un volto con un esagerato lifting,ne si alterano i lineamenti.
D -- Quindi La foto di Natura è forse il genere più eterogeneo coi suoi sottogeneri e argomenti che spaziano dalla macrofotografia anche spinta al suo contrario, il paesaggio, per non parlare delle cosiddette tecniche speciali, quelle che richiedono trappole fotografiche e gestioni evolute dei lampeggiatori. Ma quali conoscenze tecniche sono effettivamente fondamentali nella fotografia naturalistica?
R-- Per gli insetti da riprendere sul campo non ci sono particolari tecniche speciali da applicare, bastano 1 o 2 piccoli pannelli solari da piazzare su un posatoio mobile con braccini snodabili in modo da convergere la luce come più ti aggrada e come flash basta e avanza quello incorporato.
Altra storia invece se si devono riprendere dei volatili in prossimità dei nidi(sconsigliato e proibito per altro durante le covate o altri momenti particolari),ma qui si entra già in ambito prettamente professionale che esula dalle mie scarse competenze.
Le conoscenze tecniche fondamentali per una buona foto macro sono in linea di massima queste:
Innanzitutto si deve mettere a fuoco il soggetto nel miglior modo possibile,quindi usare la maf in modo manuale posizionandosi con la fotocamera o posizionando il posatoio in modo che tutto il soggetto sia sullo stesso asse e la maf copra l’intera superfice.
Esiste anche la possibilità di mettere a fuoco diverse parti singole del soggetto per poi,con uno specifico programma, assemblare i vari scatti ottenendo così una perfetta maf su ogni singolo mm del soggetto, ma questo implica di effettuare almeno una 15/ina di scatti sperando che l’insetto nel frattempo non si muova dal suo torpore iniziale.
Molte di queste foto infatti vengono effettuate in laboratorio o a casa con l’insetto anestesizzato o addirittura già morto.
Tornando a noi e al nostro prato nostrano,una cosa molto importante è lo sfondo che deve essere perfetto ed omogeneo e quindi a secondo dell’obbiettivo che si ha,si agisce sul diaframma in modo da ottimizzare lo scatto.
Altra precauzione che si può prendere è l’alzamento preventivo dello specchio in modo che anche questo eviti del micromosso,utile anche una slitta millimetrata per spostamenti inferiori al mm.
R-- Per gli insetti da riprendere sul campo non ci sono particolari tecniche speciali da applicare, bastano 1 o 2 piccoli pannelli solari da piazzare su un posatoio mobile con braccini snodabili in modo da convergere la luce come più ti aggrada e come flash basta e avanza quello incorporato.
Altra storia invece se si devono riprendere dei volatili in prossimità dei nidi(sconsigliato e proibito per altro durante le covate o altri momenti particolari),ma qui si entra già in ambito prettamente professionale che esula dalle mie scarse competenze.
Le conoscenze tecniche fondamentali per una buona foto macro sono in linea di massima queste:
Innanzitutto si deve mettere a fuoco il soggetto nel miglior modo possibile,quindi usare la maf in modo manuale posizionandosi con la fotocamera o posizionando il posatoio in modo che tutto il soggetto sia sullo stesso asse e la maf copra l’intera superfice.
Esiste anche la possibilità di mettere a fuoco diverse parti singole del soggetto per poi,con uno specifico programma, assemblare i vari scatti ottenendo così una perfetta maf su ogni singolo mm del soggetto, ma questo implica di effettuare almeno una 15/ina di scatti sperando che l’insetto nel frattempo non si muova dal suo torpore iniziale.
Molte di queste foto infatti vengono effettuate in laboratorio o a casa con l’insetto anestesizzato o addirittura già morto.
Tornando a noi e al nostro prato nostrano,una cosa molto importante è lo sfondo che deve essere perfetto ed omogeneo e quindi a secondo dell’obbiettivo che si ha,si agisce sul diaframma in modo da ottimizzare lo scatto.
Altra precauzione che si può prendere è l’alzamento preventivo dello specchio in modo che anche questo eviti del micromosso,utile anche una slitta millimetrata per spostamenti inferiori al mm.
D -- L’attrezzatura sul campo fa la differenza? Hai qualche gadget particolare da consigliare?
R -- Per quanto mi riguarda opero sul campo col minimo indispensabile e cioè,un buon obiettivo macro che può essere un 100-150 o 180,un cavalletto stabile che possa anche abbassarsi a livello terreno,tubi di prolunga e lenti addizionali quando necessitano,indispensabile un telecomando per lo scatto onde evitare il micromosso
Inoltre è consigliabile almeno un’asta,tipo baffo per tv,ad uso di posatoio nel caso l’insetto fosse in posizione critica.
Non devono mancare le forbicine per tagliare gli steli nel caso di trasferimento dell’insetto sul posatoio artificiale.
Tutto questo però è fattibile solo se si ha la costanza di alzarsi all’alba e trovare così gli insetti ancora bagnati di rugiada o addormentati in modo da avvicinarsi ad essi senza il pericolo che si involino.
Dimenticavo un accessorio molto importante(almeno per me),un seggiolino pieghevole per poter stare comodamente seduti per lungo tempo senza avere tremolii di sorta.
R -- Per quanto mi riguarda opero sul campo col minimo indispensabile e cioè,un buon obiettivo macro che può essere un 100-150 o 180,un cavalletto stabile che possa anche abbassarsi a livello terreno,tubi di prolunga e lenti addizionali quando necessitano,indispensabile un telecomando per lo scatto onde evitare il micromosso
Inoltre è consigliabile almeno un’asta,tipo baffo per tv,ad uso di posatoio nel caso l’insetto fosse in posizione critica.
Non devono mancare le forbicine per tagliare gli steli nel caso di trasferimento dell’insetto sul posatoio artificiale.
Tutto questo però è fattibile solo se si ha la costanza di alzarsi all’alba e trovare così gli insetti ancora bagnati di rugiada o addormentati in modo da avvicinarsi ad essi senza il pericolo che si involino.
Dimenticavo un accessorio molto importante(almeno per me),un seggiolino pieghevole per poter stare comodamente seduti per lungo tempo senza avere tremolii di sorta.
D -- Fotografare la natura significa dover spesso stare ore e ore in attesa di qualcosa che forse non avverrà, di "giocarsi" tutto in un istante, per avere la fotografia che uno vorrebbe e sogna, senza possibilità di ripetere quella scena.
E’ questo che rende affascinante ed eccitante questo tipo di fotografia?
E quanto si paga al banco della frustrazione?
R -- Diciamo subito che se non hai passione,pazienza e spirito di sacrificio è perfettamente inutile iniziare questa disciplina fotografica, infatti sono innumerevoli le giornate passate senza nessun risultato, specialmente per chi pratica il Birdwatcher, a meno che non hai un capanno a disposizione in un’oasi protetta dove le possibilità di avvistamento sono quasi garantite.
Certamente quando invece si opera nella vera natura selvaggia è tutto molto più eccitante,ma le probabilità di fare lo scatto desiderato sono molto esigue.
Frustrazione no perché la passione è tale che se anche a fine giornata sei, mi si passi la locuzione, incazzato come un riccio che si strofina su una paglietta di ferro, il giorno dopo sei già pronto a ripartire.
E’ questo che rende affascinante ed eccitante questo tipo di fotografia?
E quanto si paga al banco della frustrazione?
R -- Diciamo subito che se non hai passione,pazienza e spirito di sacrificio è perfettamente inutile iniziare questa disciplina fotografica, infatti sono innumerevoli le giornate passate senza nessun risultato, specialmente per chi pratica il Birdwatcher, a meno che non hai un capanno a disposizione in un’oasi protetta dove le possibilità di avvistamento sono quasi garantite.
Certamente quando invece si opera nella vera natura selvaggia è tutto molto più eccitante,ma le probabilità di fare lo scatto desiderato sono molto esigue.
Frustrazione no perché la passione è tale che se anche a fine giornata sei, mi si passi la locuzione, incazzato come un riccio che si strofina su una paglietta di ferro, il giorno dopo sei già pronto a ripartire.
D -- “La fortuna aiuta la mente preparata” diceva Pasteur.
La pianificazione a tavolino è un valido strumento per ottenere uno scatto interessante o l’avventura ha ancora ha un suo fascino?
R-- Va da se che la fortuna è sempre una componente altamente desiderabile, ma occorre sempre cercarla con caparbietà.
La pianificazione non esclude l’avventura, infatti prima di scegliere una località ci si informa se nei dintorni ci sono stati avvistamenti del soggetto ricercato e quindi si parte speranzosi, certamente non si parte a cercar cammelli sul Monviso
La pianificazione a tavolino è un valido strumento per ottenere uno scatto interessante o l’avventura ha ancora ha un suo fascino?
R-- Va da se che la fortuna è sempre una componente altamente desiderabile, ma occorre sempre cercarla con caparbietà.
La pianificazione non esclude l’avventura, infatti prima di scegliere una località ci si informa se nei dintorni ci sono stati avvistamenti del soggetto ricercato e quindi si parte speranzosi, certamente non si parte a cercar cammelli sul Monviso
D -- la fotografia che conservi nella memoria come unica, irripetibile.
R-- Sono due: la prima è quella di un gruccione che fa l’offerta nuziale alla femmina offrendole un bocconcino prelibato rappresentato da una vespa dopo averne debitamente sviscerato il pungiglione sulla corteccia del ramo.
[fc-foto:21860524]
Per questa foto ho passato 2 ore e mezza in attesa sotto un burka mimetico con il sole a picco sul greto di un torrente alla fine di giugno, il sudore mi colava negli occhi e i crampi alle gambe erano diventati insostenibili, però poi che soddisfazione!!!!
La seconda è stata quella che ha immortalato la metamorfosi di un libellula nell’attimo in cui fuoriesce come una molla dalla sua esuvia ancorata su un stelo di erba acquatica.
Metamorfosi Ettore Caio 17.01.13 44
Anche qui ci sono volute ben tre ore di osservazione prima che la libellula sfarfallasse,è stata un’esperienza altamente gratificante.
R-- Sono due: la prima è quella di un gruccione che fa l’offerta nuziale alla femmina offrendole un bocconcino prelibato rappresentato da una vespa dopo averne debitamente sviscerato il pungiglione sulla corteccia del ramo.
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Per questa foto ho passato 2 ore e mezza in attesa sotto un burka mimetico con il sole a picco sul greto di un torrente alla fine di giugno, il sudore mi colava negli occhi e i crampi alle gambe erano diventati insostenibili, però poi che soddisfazione!!!!
La seconda è stata quella che ha immortalato la metamorfosi di un libellula nell’attimo in cui fuoriesce come una molla dalla sua esuvia ancorata su un stelo di erba acquatica.
Metamorfosi Ettore Caio 17.01.13 44
Anche qui ci sono volute ben tre ore di osservazione prima che la libellula sfarfallasse,è stata un’esperienza altamente gratificante.
D -- Nelle tue immagini è più importante un approccio estetico alla natura, piuttosto che documentaristico ?
E quanto è importante la componente ambientalista di sensibilizzazione ai problemi di un ecosistema perennemente minacciato dall’azione dissennata dell’uomo?
R-- In molte delle mie foto prevale l’interesse documentaristico e spesso lo scrivo anche di non badare tanto alla qualità fotografica, quanto alla testimonianza offerta.
Lo so che essendo questo un sito fotografico questa mia affermazione farà sussultare i puristi, ma l’entusiasmo che mi pervade quando ad esempio ho assistito all’inseminazione delle uova da parte di una locusta e la successiva fecondazione da parte del maschio documentato con un collage, mi spinge a farne partecipe a coloro i quali probabilmente non hanno mai potuto assistere a tale evento anche se tecnicamente le immagini possono lasciare a desiderare.
L’approccio estetico è direttamente proporzionale a quello documentaristico ed uno è complementare all’altro.
La sensibilizzazione ai problemi dell’ecosistema è importantissima, noi naturalisti ce ne rendiamo più conto degli altri in quanto vediamo che nell’arco degli anni il mondo degli insetti, specie per gli impollinatori, si aggrava sempre di più.
Le fioriture sono in perenne ritardo e quando le prime farfalle e api compiono i primi voli in primavera non trovano di che cibarsi con le conseguenze facilmente immaginabili.
E quanto è importante la componente ambientalista di sensibilizzazione ai problemi di un ecosistema perennemente minacciato dall’azione dissennata dell’uomo?
R-- In molte delle mie foto prevale l’interesse documentaristico e spesso lo scrivo anche di non badare tanto alla qualità fotografica, quanto alla testimonianza offerta.
Lo so che essendo questo un sito fotografico questa mia affermazione farà sussultare i puristi, ma l’entusiasmo che mi pervade quando ad esempio ho assistito all’inseminazione delle uova da parte di una locusta e la successiva fecondazione da parte del maschio documentato con un collage, mi spinge a farne partecipe a coloro i quali probabilmente non hanno mai potuto assistere a tale evento anche se tecnicamente le immagini possono lasciare a desiderare.
L’approccio estetico è direttamente proporzionale a quello documentaristico ed uno è complementare all’altro.
La sensibilizzazione ai problemi dell’ecosistema è importantissima, noi naturalisti ce ne rendiamo più conto degli altri in quanto vediamo che nell’arco degli anni il mondo degli insetti, specie per gli impollinatori, si aggrava sempre di più.
Le fioriture sono in perenne ritardo e quando le prime farfalle e api compiono i primi voli in primavera non trovano di che cibarsi con le conseguenze facilmente immaginabili.
D -- La difficile arte della diplomazia: la tua esperienza come Channel Manager qui su Fc
R -- E qui ci vorrebbe un libro a parte... la mia passata esperienza come CM mi ha enormemente arricchito umanamente e anche gratificato, pur se le delusioni non sono mancate.
Tu Lucy mi parli di diplomazia come un’arte, ma per me è mai stata una cosa costruita o pensata tanto per smussare gli angoli da una parte o dall’altra.
La mia filosofia di vita mi ha sempre portato a cercare un linguaggio, pur se povero dialetticamente, ma di rispetto verso qualunque interlocutore.
Quello che non mi sono mai stancato di ripetere in Fc è che le stesse cose si possono dire in svariati modi, perché scegliere di essere aggressivi, crudi e a volte al limite della maleducazione mentre si potrebbero intrattenere dialoghi molto più costruttivi solo se ci si comportasse come se avessimo di fronte il nostro interlocutore e non approfittare dello scudo della sterile tastiera per degenerare in futili e inutili aggressioni verbali?
Una dimostrazione che a volte il contatto diretto tra utenti è foriero di amicizia sono i vari raduni durante i quali anche le inimicizie sorte virtualmente sono svanite come la nebbia al sole.
Devo ammettere che ho sempre dato una grande importanza all’aggregazione tra gli utenti, forse più che alla fotografia stessa e debbo dire che le collaborazioni intrattenute tra vari utenti in modo privato, magari dopo essersi conosciuti durante un raduno, ha giovato senz’altro all’ampliamento di conoscenza di tecniche e apprendimenti fotografici di ogni genere, senza contare che sono nate splendide e sincere amicizie nonché anche qualche matrimonioJ
R -- E qui ci vorrebbe un libro a parte... la mia passata esperienza come CM mi ha enormemente arricchito umanamente e anche gratificato, pur se le delusioni non sono mancate.
Tu Lucy mi parli di diplomazia come un’arte, ma per me è mai stata una cosa costruita o pensata tanto per smussare gli angoli da una parte o dall’altra.
La mia filosofia di vita mi ha sempre portato a cercare un linguaggio, pur se povero dialetticamente, ma di rispetto verso qualunque interlocutore.
Quello che non mi sono mai stancato di ripetere in Fc è che le stesse cose si possono dire in svariati modi, perché scegliere di essere aggressivi, crudi e a volte al limite della maleducazione mentre si potrebbero intrattenere dialoghi molto più costruttivi solo se ci si comportasse come se avessimo di fronte il nostro interlocutore e non approfittare dello scudo della sterile tastiera per degenerare in futili e inutili aggressioni verbali?
Una dimostrazione che a volte il contatto diretto tra utenti è foriero di amicizia sono i vari raduni durante i quali anche le inimicizie sorte virtualmente sono svanite come la nebbia al sole.
Devo ammettere che ho sempre dato una grande importanza all’aggregazione tra gli utenti, forse più che alla fotografia stessa e debbo dire che le collaborazioni intrattenute tra vari utenti in modo privato, magari dopo essersi conosciuti durante un raduno, ha giovato senz’altro all’ampliamento di conoscenza di tecniche e apprendimenti fotografici di ogni genere, senza contare che sono nate splendide e sincere amicizie nonché anche qualche matrimonioJ
D -- il tuo prossimo progetto in agenda
R -- Nessun progetto in particolare, dal momento che sono conscio di non poter offrire molto, fotograficamente parlando, alla platea di Fc. Sarebbe già molto continuare a divertirmi con la mia amata Nikon e passeggiare ancora per molte albe tra prati e sottoboschi inseguendo libellule e farfalle facendo anche 4 chiacchere con gli amici scoiattoli.
Grazie per la gradita intervista e un grande abbraccio a tutti
Ettore
R -- Nessun progetto in particolare, dal momento che sono conscio di non poter offrire molto, fotograficamente parlando, alla platea di Fc. Sarebbe già molto continuare a divertirmi con la mia amata Nikon e passeggiare ancora per molte albe tra prati e sottoboschi inseguendo libellule e farfalle facendo anche 4 chiacchere con gli amici scoiattoli.
Grazie per la gradita intervista e un grande abbraccio a tutti
Ettore
Grazie a te, Ettore, per questa intervista, in cui ancora una volta si apprezza sicuramente il fotografo, ma anche l'Uomo, disponibile e gentilissimo, come lo abbiamo da sempre conosciuto qui su Fotocommunity.
Al prossimo appuntamento leggeremo di Lei, senza la quale molti dei fotografi presenti qui, sul nostro sito, non saprebbero davvero come fare.... Lei alla quale molto spesso si deve la riuscita di una fotografia.
Tra quindici giorni, qui.
:))
Al prossimo appuntamento leggeremo di Lei, senza la quale molti dei fotografi presenti qui, sul nostro sito, non saprebbero davvero come fare.... Lei alla quale molto spesso si deve la riuscita di una fotografia.
Tra quindici giorni, qui.
:))
E' stato un onore essere stato intervistato dalla nostra encomiabile Lucy,anche perchè onestamente,essendo io un pigmeo al cospetto di altri giganti di questo genere,non mi aspettavo questa gratificazione.
Vorrei però solo allegare un'immagine alla quale sono particolarmente affezionato,in quanto per me rappresenta in toto la magnificenza della natura nei suoi colori più avvolgenti in quegli istanti della nascita di un nuovo giorno,un giorno in rosa come auguro sia sempre per tutti gli amici di Fc.
[fc-foto:11632209]
Vorrei però solo allegare un'immagine alla quale sono particolarmente affezionato,in quanto per me rappresenta in toto la magnificenza della natura nei suoi colori più avvolgenti in quegli istanti della nascita di un nuovo giorno,un giorno in rosa come auguro sia sempre per tutti gli amici di Fc.
[fc-foto:11632209]