GIANNI GRATTACASO ha pubblicato su Polaroiders Anno Zero, Polaroiders Nanowriters , EXPOPHOTO 2015 Cina, ed è stato docente di alcuni workshop (Polaroid - Artistic TZ) all'Accademia di Belle Arti di Bologna.
Sue personali di grande successo, si terranno via via negli anni, ad Agropoli - città in cui vive - a Salerno, Amalfi, Roma, Venezia e in numerose altre città italiane e straniere.
Ultima in ordine di tempo: a Modena per IMPOSSIBLE PARTNER STORE “Instant Days”, Settembre/Ottobre 2017, con FROTTAGE .
Lungo sarebbe un elenco preciso di pubblicazioni e mostre, ma ciò che conta è quel che l’autore racconta, inventa, in ultima analisi crea.
Grattacaso-Gianni lucy franco 10.10.17 2
Crea sia in analogico che digitale, con una preferenza per il grande formato, per il b/n e per la camera oscura, non tralasciando foro stenopeico e Polaroid anche manipolate.
Insomma, la creatività che spazia anche nel mezzo scelto per fotografare.
Già negli anni settanta dà inizio ad una serie di sperimentazioni su materiali fotografici con l’intento di scavalcare qualsiasi confine materiale e non, per sviluppare la sua cifra che diverrà poi poliedrica e inconfondibile al tempo stesso.
Le sue fotografie vibrano, alcune volte eteree, altre con leggerezza e ironia, altre ancora producendo tonalità emozionali fatte di linee pure, tratteggiando una dimensione poetica di bellezza, a cui sottende un pensiero, un concetto sempre visibile.
presenza....pinho… lucy franco 10.10.17 6
Breeze, Gianni Gr… lucy franco 10.10.17 7
cold light, giann… lucy franco 10.10.17 1
Cilento Park Slow… lucy franco 10.10.17 3
Running, Gianni G… lucy franco 10.10.17 6
Ultima modifica di lucy franco il 10.10.17, 12:22, modificato 5 volte in totale.
Sue personali di grande successo, si terranno via via negli anni, ad Agropoli - città in cui vive - a Salerno, Amalfi, Roma, Venezia e in numerose altre città italiane e straniere.
Ultima in ordine di tempo: a Modena per IMPOSSIBLE PARTNER STORE “Instant Days”, Settembre/Ottobre 2017, con FROTTAGE .
Lungo sarebbe un elenco preciso di pubblicazioni e mostre, ma ciò che conta è quel che l’autore racconta, inventa, in ultima analisi crea.
Grattacaso-Gianni lucy franco 10.10.17 2
Crea sia in analogico che digitale, con una preferenza per il grande formato, per il b/n e per la camera oscura, non tralasciando foro stenopeico e Polaroid anche manipolate.
Insomma, la creatività che spazia anche nel mezzo scelto per fotografare.
Già negli anni settanta dà inizio ad una serie di sperimentazioni su materiali fotografici con l’intento di scavalcare qualsiasi confine materiale e non, per sviluppare la sua cifra che diverrà poi poliedrica e inconfondibile al tempo stesso.
Le sue fotografie vibrano, alcune volte eteree, altre con leggerezza e ironia, altre ancora producendo tonalità emozionali fatte di linee pure, tratteggiando una dimensione poetica di bellezza, a cui sottende un pensiero, un concetto sempre visibile.
presenza....pinho… lucy franco 10.10.17 6
Breeze, Gianni Gr… lucy franco 10.10.17 7
cold light, giann… lucy franco 10.10.17 1
Cilento Park Slow… lucy franco 10.10.17 3
Running, Gianni G… lucy franco 10.10.17 6
Ultima modifica di lucy franco il 10.10.17, 12:22, modificato 5 volte in totale.
D – E’ possibile fissare nel tempo un momento preciso in cui è cominciato tutto? C’è un autore, un’opera che ti ha ispirato?
R - Precisare il momento in cui ho deciso di passare dalla percezione silenziosa all’esternazione parlante delle mie emozioni, rispetto al vissuto e alla natura che mi circonda, risulta sempre difficoltoso. Posso dire, invece, con facilità che esiste un “prima” e un “dopo” nel mio percorso. Un “prima” in cui ero spettatore, un “dopo” in cui ho invitato anche gli altri a respirare lo spettacolo insieme a me. Adoro Man Ray, mi piace, mi scuote certamente l’anima. Quando per la prima volta ho potuto ammirare “La viola d’amore” (la donna, seduta di spalle, la cui sagoma ricalca quella di un violoncello) , mi si è aperto un mondo, sì, in quel momento ho capito che potevo usare la fotografia non solo come mezzo descrittivo, ma come strumento espressivo da esplorare.
R - Precisare il momento in cui ho deciso di passare dalla percezione silenziosa all’esternazione parlante delle mie emozioni, rispetto al vissuto e alla natura che mi circonda, risulta sempre difficoltoso. Posso dire, invece, con facilità che esiste un “prima” e un “dopo” nel mio percorso. Un “prima” in cui ero spettatore, un “dopo” in cui ho invitato anche gli altri a respirare lo spettacolo insieme a me. Adoro Man Ray, mi piace, mi scuote certamente l’anima. Quando per la prima volta ho potuto ammirare “La viola d’amore” (la donna, seduta di spalle, la cui sagoma ricalca quella di un violoncello) , mi si è aperto un mondo, sì, in quel momento ho capito che potevo usare la fotografia non solo come mezzo descrittivo, ma come strumento espressivo da esplorare.
D - “ Per me fotografare è un modo di capire che non differisce dalle altre forme di espressione visuale. È un grido, una liberazione. Non si tratta di affermare la propria originalità; è un modo di vivere (HCB)”. Le tue “voci di dentro” riempiono la tua fotografia?
R - Io amo sperimentare e la mia ricerca è spinta continuamente innanzi dal dovere che ho verso me stesso di esprimere il quotidiano. In futuro sarò sempre più distante dalla realtà che mi circonda e le mie opere saranno più immerse in una dimensione onirica ed eterea. Le voci di dentro si potranno rintracciare nei simboli, nelle forme, nella dilatazione di un ghigno, nel profilo irregolare ed interrotto di un viso, nelle composizioni chimiche che mi chiederanno spazio via via.
R - Io amo sperimentare e la mia ricerca è spinta continuamente innanzi dal dovere che ho verso me stesso di esprimere il quotidiano. In futuro sarò sempre più distante dalla realtà che mi circonda e le mie opere saranno più immerse in una dimensione onirica ed eterea. Le voci di dentro si potranno rintracciare nei simboli, nelle forme, nella dilatazione di un ghigno, nel profilo irregolare ed interrotto di un viso, nelle composizioni chimiche che mi chiederanno spazio via via.
D – Il b/n che tu usi spesso è separazione da una realtà a colori, o l’intima essenza della stessa?
paesaggi - gianni… lucy franco 10.10.17 1
Licosia, Gianni G… lucy franco 10.10.17 1
solitude, Gianni… lucy franco 10.10.17 8
abstract nature -… lucy franco 10.10.17 1
R - La mia visione delle cose si esprime essenzialmente in B/N, quasi certamente per mia incapacità ad usare il colore nel rendere la sintesi. Poi, inaspettatamente, la scoperta della Polaroid che segna un traguardo importante, conferendomi il potere di assegnare ad oggetti o persone particolari la sfumatura colorata. In quel momento si materializzano i Verdi, I Blu, il mare, il sangue, la notte e perfino il nero più nero della Morte. Parlerei quindi dell’intima essenza della realtà che urla nei colori di essere forgiata. Ultima modifica di lucy franco il 10.10.17, 11:34, modificato 1 volta in totale.
paesaggi - gianni… lucy franco 10.10.17 1
Licosia, Gianni G… lucy franco 10.10.17 1
solitude, Gianni… lucy franco 10.10.17 8
abstract nature -… lucy franco 10.10.17 1
R - La mia visione delle cose si esprime essenzialmente in B/N, quasi certamente per mia incapacità ad usare il colore nel rendere la sintesi. Poi, inaspettatamente, la scoperta della Polaroid che segna un traguardo importante, conferendomi il potere di assegnare ad oggetti o persone particolari la sfumatura colorata. In quel momento si materializzano i Verdi, I Blu, il mare, il sangue, la notte e perfino il nero più nero della Morte. Parlerei quindi dell’intima essenza della realtà che urla nei colori di essere forgiata. Ultima modifica di lucy franco il 10.10.17, 11:34, modificato 1 volta in totale.
D – Nella serie di scatti “FRAMES “ del 2014 ci sono grandi spazi quasi disabitati, con un grande schermo che incombe nell’immagine e divide l’ inquadratura, facendo diventare questa “finestra” virtuale qualcosa da interpretare. Come nasce l’idea di FRAMES? Cosa diventa questo spazio? Qual è la realtà, lo schermo o ciò che rimane al suo esterno?
FRAMES 2011 giann… lucy franco 10.10.17 4
FRAMES 2011 giann… lucy franco 10.10.17 8
FRAMES 2011 giann… lucy franco 10.10.17 2
R - Lo schermo è il confine specchiato del passaggio a qualcosa di diverso, allo stadio successivo, al cambiamento catartico. La metamorfosi dello spettatore stesso che si trova in riva al mare, nella piazza semideserta, nel cortile di una chiesa e vuole andare oltre, sfondare il quadro per proseguire diverso nel suo cammino. La finestra non è posta al centro, è posta in un punto di confine. Realtà è prima e realtà è dopo. Tuttavia è una realtà che ha valicato la frontiera di un territorio, di una relazione, di un lavoro, di una discussione, con un nuovo passaporto.
FRAMES 2011 giann… lucy franco 10.10.17 4
FRAMES 2011 giann… lucy franco 10.10.17 8
FRAMES 2011 giann… lucy franco 10.10.17 2
R - Lo schermo è il confine specchiato del passaggio a qualcosa di diverso, allo stadio successivo, al cambiamento catartico. La metamorfosi dello spettatore stesso che si trova in riva al mare, nella piazza semideserta, nel cortile di una chiesa e vuole andare oltre, sfondare il quadro per proseguire diverso nel suo cammino. La finestra non è posta al centro, è posta in un punto di confine. Realtà è prima e realtà è dopo. Tuttavia è una realtà che ha valicato la frontiera di un territorio, di una relazione, di un lavoro, di una discussione, con un nuovo passaporto.
D - Il colore è legato per esempio alla serie “DREAMS”: una dichiarazione di intenti quella di “scoprire” il colore solamente nella dimensione del sogno?
dreams - gianni g… lucy franco 10.10.17 2
dream- gianni gra… lucy franco 10.10.17 4
R - La serie “Dreams” nasce parallelamente ad una grave malattia della mia compagna: la paura di perderla mi ha fatto sognare il colore; ho incontrato la memoria, viaggiato con i ricordi fino ad auspicare la vittoria della vita sulla morte. Ciò che miracolosamente è avvenuto, la gioia della rinascita e quindi della vita di nuovo a colori.
dreams - gianni g… lucy franco 10.10.17 2
dream- gianni gra… lucy franco 10.10.17 4
R - La serie “Dreams” nasce parallelamente ad una grave malattia della mia compagna: la paura di perderla mi ha fatto sognare il colore; ho incontrato la memoria, viaggiato con i ricordi fino ad auspicare la vittoria della vita sulla morte. Ciò che miracolosamente è avvenuto, la gioia della rinascita e quindi della vita di nuovo a colori.
D - La sperimentazione, la scomposizione di frames analogici, la chimica…. Può un unico scatto finale racchiudere perfettamente una emozione? E se sì, quale tuo lavoro è emblematico per questa suprema sintesi?
sentiero - gianni… lucy franco 10.10.17 6
tua, gianni gratt… lucy franco 10.10.17 10
seasons, by Giann… lucy franco 10.10.17 14
polaroid-manipula… lucy franco 10.10.17 5
R - Scomporre e ricomporre e avere sempre ragione, da qualsiasi angolazione e prospettiva si guardi. Questa è la magia della fotografia. Il puzzle creato in Pinholeros ad esempio, mi ha dato modo di dare dignità alle sbavature, a ciò che per definizione non rappresenta la purezza, la nitidezza, la precisione. Rientrano in campo, in più inquadrature, pezzi di bocca, pezzi di denti, pezzi di fumo, pezzi di vita e riacquistano importanza strategica. Il grezzo trova spazio, magari non centralmente, ma nelle periferie proprio come nelle nostre vite, seppur ai margini, troviamo l’imprevisto, il non determinato, il non perfetto, l’Emozione. Ultima modifica di lucy franco il 10.10.17, 11:42, modificato 1 volta in totale.
sentiero - gianni… lucy franco 10.10.17 6
tua, gianni gratt… lucy franco 10.10.17 10
seasons, by Giann… lucy franco 10.10.17 14
polaroid-manipula… lucy franco 10.10.17 5
R - Scomporre e ricomporre e avere sempre ragione, da qualsiasi angolazione e prospettiva si guardi. Questa è la magia della fotografia. Il puzzle creato in Pinholeros ad esempio, mi ha dato modo di dare dignità alle sbavature, a ciò che per definizione non rappresenta la purezza, la nitidezza, la precisione. Rientrano in campo, in più inquadrature, pezzi di bocca, pezzi di denti, pezzi di fumo, pezzi di vita e riacquistano importanza strategica. Il grezzo trova spazio, magari non centralmente, ma nelle periferie proprio come nelle nostre vite, seppur ai margini, troviamo l’imprevisto, il non determinato, il non perfetto, l’Emozione. Ultima modifica di lucy franco il 10.10.17, 11:42, modificato 1 volta in totale.
D – Il prossimo progetto in agenda?
R - I progetti sono tanti, sicuramente uno tra questi che mi appassiona molto è la serie dedicata alle tragedie moderne, gli esodi dei migranti, al sangue versato dai civili nelle guerre dei potenti, alla perdita delle radici, ai fardelli che ci portiamo dietro e che ci impediscono di volare. La manipolazione attraverso diverse tecniche di scenari noti quali il bosco, il cimitero, il mare, porta il significato letterale subito in un altro piano, simbolico, allegorico, di critica sociale. Desidero, con i miei scatti, parlare agli altri, portarli in scene altre, pur lasciandoli fisicamente al sicuro nel loro punto di osservazione.
R - I progetti sono tanti, sicuramente uno tra questi che mi appassiona molto è la serie dedicata alle tragedie moderne, gli esodi dei migranti, al sangue versato dai civili nelle guerre dei potenti, alla perdita delle radici, ai fardelli che ci portiamo dietro e che ci impediscono di volare. La manipolazione attraverso diverse tecniche di scenari noti quali il bosco, il cimitero, il mare, porta il significato letterale subito in un altro piano, simbolico, allegorico, di critica sociale. Desidero, con i miei scatti, parlare agli altri, portarli in scene altre, pur lasciandoli fisicamente al sicuro nel loro punto di osservazione.
Ringraziamo Gianni Grattacaso per la sua gentile disponibilità e per la sua cortesia.
grazie lucy, un autore che non conoscevo di cui sicuramente approfondirò la storia fotografica
complimenti
ciao angelo
complimenti
ciao angelo
grazie LUcy un colloquio illuminante per una cretività concettuale che io adoro..complimenti a tutti due
Voglio per prima cosa ringraziare Gianni Grattacaso d'averci dato la possibilità non solo di ammirare la sua fotografia, ma anche di comprendere quale sia il suo percorso personale.
Grazie a Lucy che, come al solito, riesce a mettere in risalto i punti fondamentali autore ed opere.
Ho ammirato le tue immagini, Gianni e, davvero, non ho parole, nè mi permetterei di averne. Cercherò di imparare, studiandomele con cura, il più possibile, ti assicuro, ma intanto davvero grazie per aver aperto un po' di più la mia mente.
Grazie a Lucy che, come al solito, riesce a mettere in risalto i punti fondamentali autore ed opere.
Ho ammirato le tue immagini, Gianni e, davvero, non ho parole, nè mi permetterei di averne. Cercherò di imparare, studiandomele con cura, il più possibile, ti assicuro, ma intanto davvero grazie per aver aperto un po' di più la mia mente.
Grazie Lucy per avermi fatto conoscere Gianni sia attraverso i suoi bellissimi lavori che attraverso la tua interessantissima intervista