15.10.12, 15:17
Messaggio 16 di 46
Grazie Maurizio, gentilissimo il tuo dire, spero di avere un po’ di tempo per leggere la tua intervista con più calma, anche se a grandi linee ho letto quasi tutto e quello che emerge di te è soprattutto una grande passione fatta di ricerca e competenza che escono in tutte le opere artistiche che crei.
Ma veniamo alla tua domanda, non parto mai da casa sapendo che farò una buona foto, che incontrerò quella “scintilla” che mi dirà di fotografare, accade e non mi chiedo mai cosa è stato. Ho un modo compulsivo di fotografare che a volte mi impaurisce nel senso che so di scattare troppo e che solo poche foto usciranno bene. Poi quando esco guardo sempre dal cielo alle nuvole, dall’erba ai fiori, forse è il modo in cui guarda anche chi scrive, questo esercizio lo facevo sempre ancora prima di incontrare la fotografia, poi mi sento come una collezionista di luoghi, sono affamata di portarmi a casa tutto quello che ho visto, ho sempre meraviglia per le cose che mi accadono attorno, non voglio perdermi nulla. Andare sola per fotografia mi dà completezza più che uscire con qualcun altro, io devo fermarmi quando vedo qualcosa di bello, non ha importanza se la mia auto rimane in mezzo alla strada, qualche volta mi capita di fare foto dal finestrino, lo so, sono un’asina, dovrei partire tutta attrezzata con cavalletto ecc…per realizzare una bella foto, ma a me non servono tutte queste cose, voglio fare una fotografia in piena libertà, voglio stendermi sull’erba, voglio vivere il luogo sulla pelle, infangarmi le scarpe, sentire quell’immagine che ho fatto fin nei geloni alle mani, quella sarà senza altro una bella foto, con la fatica fisica vissuta addosso, sarò stremata ma sarà una foto intensamente mia e unica.
La musica popolare spesso ha accompagnato serate di poeti che ho presentato e i miei stessi due libricini di poesie, ho dei blog personali uno di scrittura, uno per la fotografia e uno per la musica, spesso accompagno foto e poesie con dei brani musicali non solo popolari, ascolto molti generi musicali, qui spesso affido molto di più le mie immagini alle poesie, là dentro c’è musicalità e suoni antichi di parole (a volte usando proprio il mio dialetto, la lingua dei padri) che restano come note sul pentagramma di una storia fotografica.
Ancora grazie, un caro saluto e buon lavoro.
Ma veniamo alla tua domanda, non parto mai da casa sapendo che farò una buona foto, che incontrerò quella “scintilla” che mi dirà di fotografare, accade e non mi chiedo mai cosa è stato. Ho un modo compulsivo di fotografare che a volte mi impaurisce nel senso che so di scattare troppo e che solo poche foto usciranno bene. Poi quando esco guardo sempre dal cielo alle nuvole, dall’erba ai fiori, forse è il modo in cui guarda anche chi scrive, questo esercizio lo facevo sempre ancora prima di incontrare la fotografia, poi mi sento come una collezionista di luoghi, sono affamata di portarmi a casa tutto quello che ho visto, ho sempre meraviglia per le cose che mi accadono attorno, non voglio perdermi nulla. Andare sola per fotografia mi dà completezza più che uscire con qualcun altro, io devo fermarmi quando vedo qualcosa di bello, non ha importanza se la mia auto rimane in mezzo alla strada, qualche volta mi capita di fare foto dal finestrino, lo so, sono un’asina, dovrei partire tutta attrezzata con cavalletto ecc…per realizzare una bella foto, ma a me non servono tutte queste cose, voglio fare una fotografia in piena libertà, voglio stendermi sull’erba, voglio vivere il luogo sulla pelle, infangarmi le scarpe, sentire quell’immagine che ho fatto fin nei geloni alle mani, quella sarà senza altro una bella foto, con la fatica fisica vissuta addosso, sarò stremata ma sarà una foto intensamente mia e unica.
La musica popolare spesso ha accompagnato serate di poeti che ho presentato e i miei stessi due libricini di poesie, ho dei blog personali uno di scrittura, uno per la fotografia e uno per la musica, spesso accompagno foto e poesie con dei brani musicali non solo popolari, ascolto molti generi musicali, qui spesso affido molto di più le mie immagini alle poesie, là dentro c’è musicalità e suoni antichi di parole (a volte usando proprio il mio dialetto, la lingua dei padri) che restano come note sul pentagramma di una storia fotografica.
Ancora grazie, un caro saluto e buon lavoro.
15.10.12, 15:26
Messaggio 17 di 46
Grazie Arnaldo come sai la stima per te è immensa, ti ritengo un maestro nel senso che hai molto da dare agli altri, a chi magari muove i primi passi nella fotografia o a chi come me sa ben poco di questa “arte”. Stai sicuro, che se non esistessero le distanze, verrei a romperti le scatole parecchie volte:), anche solo per sentirti raccontare le tue esperienze che per me sono lezioni vere e proprie da cui trarre tanta umiltà e competenza.
Nel Dna di questo Polesine che mi abita c'è scritto un silenzio quasi primordiale, attraverso le mie immagini spesso vado a raccontarlo; come hai visto, è una terra piena di strade e campi infiniti dove la pace regna sovrana, (c'è già chi grida e strepita per nulla) dove il silenzio diventa emozione e bisogno di farlo “sentire” a chi non può godere di questi momenti mentre io resto sospesa lungo il tempo di un racconto di nebbia o di un fiore di brina. Un caro abbraccio amico mio, ti ringrazio ancora perchè tu hai letto così bene il mio animo nel profondo.
Nel Dna di questo Polesine che mi abita c'è scritto un silenzio quasi primordiale, attraverso le mie immagini spesso vado a raccontarlo; come hai visto, è una terra piena di strade e campi infiniti dove la pace regna sovrana, (c'è già chi grida e strepita per nulla) dove il silenzio diventa emozione e bisogno di farlo “sentire” a chi non può godere di questi momenti mentre io resto sospesa lungo il tempo di un racconto di nebbia o di un fiore di brina. Un caro abbraccio amico mio, ti ringrazio ancora perchè tu hai letto così bene il mio animo nel profondo.
15.10.12, 15:45
Messaggio 18 di 46
grazie Francesco
nonostante io passi poco da te tu al contrario non perdi mai una mia foto
regalandomi sempre attenti commenti, un caro abbraccio
nonostante io passi poco da te tu al contrario non perdi mai una mia foto
regalandomi sempre attenti commenti, un caro abbraccio
Scrivimi 10 parole che descrivano cos'e' per te la fotografia.
Tanti complimenti
Tanti complimenti
15.10.12, 16:35
Messaggio 20 di 46
Racconto
Luce
Storia
Ricordo
Emozione
Condivisione
Linguaggio
Ricerca
Informazione
Realtà
non me ne bastano 10 eheheh:)
Pensiero
Libertà
a volte Poesia
O semplicemente un nome: Caniparoli:)
grazie Vincenzo
Luce
Storia
Ricordo
Emozione
Condivisione
Linguaggio
Ricerca
Informazione
Realtà
non me ne bastano 10 eheheh:)
Pensiero
Libertà
a volte Poesia
O semplicemente un nome: Caniparoli:)
grazie Vincenzo
Ciao cantora:-) :-) :-) oggi adesso ti vedo di sponde azzurrate di nebbia e di flussi quieti..di foglie il sorriso..e mi chiedo quanto mare ti porti dentro...seguendo l,acqua del tuo fiume...
Io , anche se velocemente ed in una calda notte estiva , ti ho conosciuta ed apprezzata per quello che sei , che credi ,che fotografi , anche se per alcune cose, la centrale elettrica combattuta e la foto sull'Ilva per esempio , io la vedo diversamente tanto da chiedermi come tu possa fotografare un fiume una terra e la sua gente in quel modo fantastico pieno d'umanita' e nello stesso tempo combattere a tutta anima una forma di progresso , lavoro , utilita'.
Quasi come se poesia e sogno non possano vivere accanto ad una realta' .
Quasi come se poesia e sogno non possano vivere accanto ad una realta' .
15.10.12, 19:54
Messaggio 23 di 46
quindi tu non "cerchi" il fiume e nemmeno lui "trova" ... che implicherebbe quasi che uno dei due si nascondesse alla vista dell'altro . tu lo " vai a trovare" perchè sai che sta lì ( certo che lo sai ... ma io intendo altro) e questa quiotidianeità dell'incontro credo che sia segno non del voler raccontare "tanto" con la fotografia, ma "molto", di entrare in profondità.
poter fotografare sempre la stessa cosa nel tempo che passa...è molto bello... il difficile è non voler cercare di andare oltre per voler dimostrare qualcosa ... ma questo tu non lo fai
comunque invidio quei tuoi luoghi così ricchi di fascino ...
tu avresti dovuto "nascere" quando il digitale non esisteva ... di questo ne sono convinto non altro perchè la manualità della camera oscura ha un qualcosa che la tecnologia digitale non potrà mai fornire .... gia il solo stare al buio con una luce fioca ... è ben altro
poter fotografare sempre la stessa cosa nel tempo che passa...è molto bello... il difficile è non voler cercare di andare oltre per voler dimostrare qualcosa ... ma questo tu non lo fai
comunque invidio quei tuoi luoghi così ricchi di fascino ...
tu avresti dovuto "nascere" quando il digitale non esisteva ... di questo ne sono convinto non altro perchè la manualità della camera oscura ha un qualcosa che la tecnologia digitale non potrà mai fornire .... gia il solo stare al buio con una luce fioca ... è ben altro
15.10.12, 21:10
Messaggio 24 di 46
ciao Andrea, grazie per le cose bellissime che dici su di me;
il mare me lo porto dentro da sempre, è un sogno adriatico che conosco fin da bambina, allora in quel tempo lontano si potevano installare piccole capanne di legno sulla spiaggia, che diventavano le nostre case d’estate; avevamo un fornello, una veranda dove mangiare e letti a castello per dormire nelle notti a due passi dal mare.
So che il fiume arriva là e si porta tutti i miei pensieri che lascio sulla riva, so che il mare ne avrà cura, il mare per me è come un padre, mi ripara, mi conosce...sa anche che lo amo, che soffro nel vedere le sue acque spesso offese dall'ignoranza dell'uomo...ma lui è sempre là lo stesso nonostante tutto...poi a me piace d'inverno, amo vederlo vuoto silenzioso lungo spiagge dimenticate e piene di solitudine...è un'anima buona il mare...
un abbraccio di mare allora e a presto:)...
il mare me lo porto dentro da sempre, è un sogno adriatico che conosco fin da bambina, allora in quel tempo lontano si potevano installare piccole capanne di legno sulla spiaggia, che diventavano le nostre case d’estate; avevamo un fornello, una veranda dove mangiare e letti a castello per dormire nelle notti a due passi dal mare.
So che il fiume arriva là e si porta tutti i miei pensieri che lascio sulla riva, so che il mare ne avrà cura, il mare per me è come un padre, mi ripara, mi conosce...sa anche che lo amo, che soffro nel vedere le sue acque spesso offese dall'ignoranza dell'uomo...ma lui è sempre là lo stesso nonostante tutto...poi a me piace d'inverno, amo vederlo vuoto silenzioso lungo spiagge dimenticate e piene di solitudine...è un'anima buona il mare...
un abbraccio di mare allora e a presto:)...
15.10.12, 21:21
Messaggio 25 di 46
ciao Ennio vedi per questo Delta non è così indispensabile quella specie di mostro fabbricone orribile, sono anni che è chiuso e si va avanti lo stesso, ci sono fonti di energia alternativa, il territorio del Po ha bisogno di sfruttare altri sistemi produttivi, ci sono ricerche che indicano un'alta percentuale di tumori in quella zona, il carbone non sarebbe una soluzione ma solamente un impatto ambientale altamente inquinante, Poi c'è la pesca, il turismo, settori dove si potrebbe investire di più, la cultura in questa zona sta morendo. Io non voglio entrare in polemica con te, questa non è la sede, ma cerca di capire che la poesia come la mia fotografia non sono rivolte solo alle farfalle ai fiori ai tramonti la mia fotografia vale poco ma quel poco lo devo far valere anche per un concetto, per una denuncia se posso smuovere qualche coscienza, è pur facile anche cadere nella retorica ma ci provo...grazie Ennio ancora, con la stima di sempre...
15.10.12, 22:01
Messaggio 26 di 46
grazie ancora Luca... forse solo chi vive i luoghi in maniera intima quasi, dove si è nati o si mettono radici profonde, riesce ad esprimerli visceralmente in fotografia, non so se farei delle foto belle se venissi a Genova...
so sicuramente che mi piacerebbe tentare qualche esperimento in camera oscura ma non credo succederà mai per me...un caro abbracicio
so sicuramente che mi piacerebbe tentare qualche esperimento in camera oscura ma non credo succederà mai per me...un caro abbracicio
Cristina c'entra poco in questo sito, ma a leggere al contrario forse è una delle poche che da lustro a FC.
Una dei rari esempi di fotografo inserito nel proprio contesto e che lo racconta sempre, un esempio di "fotografo ambientato" :-)
Non è una fotografa, usa il mezzo per raccontare, ma se sapesse disegnare o dipingere sarebbe lo stesso.
Apprezzo l'uso "onesto" che fa della fotografia. Non cerca di strafare, correttamente.
Fa quello che sa fare, al meglio, senza pretendere di andare oltre le proprie capacità, e lo fa al massimo.
Esprime concetti, racconta storie, illustra persone. Che ama.
Per me è molto difficile condividerla perché non ho ne' le sue radici e nemmeno amore verso gli esseri umani (salvo eccezioni). Ma lei si fa apprezzare perchè lo fa con sincerità.
Questo è a mio parere il punto focale che la distingue, la sincerità.
Qui dentro ci sono pochi esempi in questo senso, quasi tutti parlano e raccontano fotograficamente schemi stucchevoli, magari rifacendosi a cose già viste nel passato, senza che vi sia niente che abbia a che fare con il tempo, i luoghi o il modo di vivere il proprio tempo, si arriva al punto di presentarsi con identità posticce, di fantasia, scelta niente affatto insignificante ma sicuramente segnale di dissociazione tra quello che si è e quello che si vuol far vedere di se stessi. Schizo-fotografia, diciamo...
Cristina è pulita, sincera, trasparente. E' quello che si vede e si legge, niente di più e niente di meno.
Il suo guardare e raccontare trova molti esempi nella letteratura e mi ricorda anche un vecchio documentario in BN in cui Mario Soldati percorreva il nostro paese alla ricerca di quello che di vero e di antico ancora esisteva.
L'approccio era simile, anche lui di altre parti raccontava la gente del delta con l'approccio stupito e curioso di un bambino. Il rischio sta nel cadere nel retorico, nel melenso, e ho personalmente una forte repulsione per questo approccio, ma devo dire che Cristina non ci cade mai, è asciutta e essenziale, poetica ma non sdolcinata, si fa guardare con interesse e piacere.
Non ho curiosità particolari, domande o altro.
Sarà perché è perfettamente limpida e senza ombre.
Una dei rari esempi di fotografo inserito nel proprio contesto e che lo racconta sempre, un esempio di "fotografo ambientato" :-)
Non è una fotografa, usa il mezzo per raccontare, ma se sapesse disegnare o dipingere sarebbe lo stesso.
Apprezzo l'uso "onesto" che fa della fotografia. Non cerca di strafare, correttamente.
Fa quello che sa fare, al meglio, senza pretendere di andare oltre le proprie capacità, e lo fa al massimo.
Esprime concetti, racconta storie, illustra persone. Che ama.
Per me è molto difficile condividerla perché non ho ne' le sue radici e nemmeno amore verso gli esseri umani (salvo eccezioni). Ma lei si fa apprezzare perchè lo fa con sincerità.
Questo è a mio parere il punto focale che la distingue, la sincerità.
Qui dentro ci sono pochi esempi in questo senso, quasi tutti parlano e raccontano fotograficamente schemi stucchevoli, magari rifacendosi a cose già viste nel passato, senza che vi sia niente che abbia a che fare con il tempo, i luoghi o il modo di vivere il proprio tempo, si arriva al punto di presentarsi con identità posticce, di fantasia, scelta niente affatto insignificante ma sicuramente segnale di dissociazione tra quello che si è e quello che si vuol far vedere di se stessi. Schizo-fotografia, diciamo...
Cristina è pulita, sincera, trasparente. E' quello che si vede e si legge, niente di più e niente di meno.
Il suo guardare e raccontare trova molti esempi nella letteratura e mi ricorda anche un vecchio documentario in BN in cui Mario Soldati percorreva il nostro paese alla ricerca di quello che di vero e di antico ancora esisteva.
L'approccio era simile, anche lui di altre parti raccontava la gente del delta con l'approccio stupito e curioso di un bambino. Il rischio sta nel cadere nel retorico, nel melenso, e ho personalmente una forte repulsione per questo approccio, ma devo dire che Cristina non ci cade mai, è asciutta e essenziale, poetica ma non sdolcinata, si fa guardare con interesse e piacere.
Non ho curiosità particolari, domande o altro.
Sarà perché è perfettamente limpida e senza ombre.
Ciao Cristina
Ho letto con grande piacere questa intervista...
Avrei voluto porti qualche domanda... ma mi viene davvero difficile... sarebbero state retoriche e inutili...
Perchè?
Semplicemente perchè il tuo modo di vivere questo sito dice "tutto"... del tuo grande amore per la natura, le persone, la fotografia e la poesia...
Le tue foto, le tue parole, i tuoi commenti... dicono tutto della tua grande sensibilità...
Complimenti...
:-)
Ho letto con grande piacere questa intervista...
Avrei voluto porti qualche domanda... ma mi viene davvero difficile... sarebbero state retoriche e inutili...
Perchè?
Semplicemente perchè il tuo modo di vivere questo sito dice "tutto"... del tuo grande amore per la natura, le persone, la fotografia e la poesia...
Le tue foto, le tue parole, i tuoi commenti... dicono tutto della tua grande sensibilità...
Complimenti...
:-)
Ciao Cristina,
ho letto con molta attenzione la tua intervista e, mano a mano che leggevo, aumentava la mia ammirazione,
per te in primis che devi essere una "bella" persona, e per questo tuo modo di usare la fotografia in un modo così poetico, sensibile, trasparente (nonostante la nebbia); non mi meraviglia il fatto che scrivi anche poesie, lo si intuisce dagli scatti che fai dove racconti in una maniera così personale e intima la tua terra.
Complimenti, te li meriti, ciao Angelo
ho letto con molta attenzione la tua intervista e, mano a mano che leggevo, aumentava la mia ammirazione,
per te in primis che devi essere una "bella" persona, e per questo tuo modo di usare la fotografia in un modo così poetico, sensibile, trasparente (nonostante la nebbia); non mi meraviglia il fatto che scrivi anche poesie, lo si intuisce dagli scatti che fai dove racconti in una maniera così personale e intima la tua terra.
Complimenti, te li meriti, ciao Angelo
16.10.12, 17:06
Messaggio 30 di 46
Grazie Franco
le tue parole mi hanno profondamente commossa, ma se dobbiamo dire tutta la verità "un'ombretta" (non de vin) ce l'ho anch'io nel mio piccolo, eheheh:) l'account eLIOTbn l'ho svelato da poco, ma sai a volte si ha bisogno di sapere cosa veramente ne pensano gli altri delle tue foto senza che siano condizionati dalle amicizie o conoscenze varie che esistono in una comunità virtuale o da un nome più o meno conosciuto. A parte questa parentesi, che ho ritenuto giusto rendere pubblica, per onestà intellettuale prima di tutto, a volte in questo sito mi sento davvero un'aliena, non amo la competizione, non conosco quasi niente di tecnica, non ho nessuna caratteristica del fotografo d'assalto, non ho mai partecipato ad un concorso fotografico, non ho competenza di programmi di ritocco, non ho mai fatto nessun servizio fotografico se non a degli asini (non ridere:) che hanno dei miei amici qui in campagna. non sono mai stata ad una mostra fotografica, non conosco i grandi geni della fotografia, sto leggendo solo ora il mio primo libro fotog. di Giacomelli, ma il mio cammino, la mia ricerca, non si fermerà, continuerò a parlare del mio territorio attraverso le mie umili immaginii.
Un caro abbraccio e grazie per la stima che mi porti che come sai è reciproca.
le tue parole mi hanno profondamente commossa, ma se dobbiamo dire tutta la verità "un'ombretta" (non de vin) ce l'ho anch'io nel mio piccolo, eheheh:) l'account eLIOTbn l'ho svelato da poco, ma sai a volte si ha bisogno di sapere cosa veramente ne pensano gli altri delle tue foto senza che siano condizionati dalle amicizie o conoscenze varie che esistono in una comunità virtuale o da un nome più o meno conosciuto. A parte questa parentesi, che ho ritenuto giusto rendere pubblica, per onestà intellettuale prima di tutto, a volte in questo sito mi sento davvero un'aliena, non amo la competizione, non conosco quasi niente di tecnica, non ho nessuna caratteristica del fotografo d'assalto, non ho mai partecipato ad un concorso fotografico, non ho competenza di programmi di ritocco, non ho mai fatto nessun servizio fotografico se non a degli asini (non ridere:) che hanno dei miei amici qui in campagna. non sono mai stata ad una mostra fotografica, non conosco i grandi geni della fotografia, sto leggendo solo ora il mio primo libro fotog. di Giacomelli, ma il mio cammino, la mia ricerca, non si fermerà, continuerò a parlare del mio territorio attraverso le mie umili immaginii.
Un caro abbraccio e grazie per la stima che mi porti che come sai è reciproca.