16.10.12, 17:21
Messaggio 31 di 46
Grazie Renè ormai è da circa tre anni che frequento questa piccola casa virtuale e tu sei sempre stato un amico sincero, la stima e l'ammirazione per te restano immutati nel tempo.
Sono felice di dare emozioni con le foto della mia Terra, va a Lei tutto il merito.
Un abbraccio grande dal mio Po
Sono felice di dare emozioni con le foto della mia Terra, va a Lei tutto il merito.
Un abbraccio grande dal mio Po
16.10.12, 17:30
Messaggio 32 di 46
Grazie Angelo, per questa terra dimenticata, misteriosa e magica è davvero facile trovare parole per raccontarla ed emozioni fotografiche da condividere...
Ci sono giorni dove solo la poesia dell'alba sul fiume ti rende migliore e meravigliarsi, scrivere e fotografare diventa naturale.
Un abbraccio al tuo cuore così generoso di parole per me che davvero sono così piccola e non solo di statura:)))
Ci sono giorni dove solo la poesia dell'alba sul fiume ti rende migliore e meravigliarsi, scrivere e fotografare diventa naturale.
Un abbraccio al tuo cuore così generoso di parole per me che davvero sono così piccola e non solo di statura:)))
Vorrei scrivere ancora qualche riga....l'ultimo pensiero su di te Cristina, …..(premesso che non è una critica ma è solo una constatazione personale visto la mia presunzione nel conoscerti citata precedentemente) ….su quella centrale in agonia che documenti e la racconti come scempio sul tuo territorio.
…....Tu non hai dentro di te la possibilità e la capacità di documentare il male, di conseguenza quel mostro di cemento che sonnecchia sul tuo delta lo ritrai inquadrandolo con senso poetico e malinconico , manca la sua crudezza.... secondo il mio punto di vista.
Tu lo ritrai sovrastato da rari cieli irlandesi.... da luce radente...sfiorato dal riverbero di un tramonto.... tu lo rendi nella sua bruttezza....bello..... non riesci a presentarlo cupo e maligno, non è nella tua natura di fotografa.
Le tue foto raccontano in prevalenza quella pianura torrida d'estate...umida e nebbiosa d'inverno ...i canneti pettinati dal vento sul bordo di un mare d'acqua dolce , i volti e le mani scolpite di chi ci vive....le strade deserte che si diramano come vene su quel corpo che tanto ami....visioni costantemente presenti nelle tue immagini....è tutto Cristina...perdonami la sincerità amica mia.
…....Tu non hai dentro di te la possibilità e la capacità di documentare il male, di conseguenza quel mostro di cemento che sonnecchia sul tuo delta lo ritrai inquadrandolo con senso poetico e malinconico , manca la sua crudezza.... secondo il mio punto di vista.
Tu lo ritrai sovrastato da rari cieli irlandesi.... da luce radente...sfiorato dal riverbero di un tramonto.... tu lo rendi nella sua bruttezza....bello..... non riesci a presentarlo cupo e maligno, non è nella tua natura di fotografa.
Le tue foto raccontano in prevalenza quella pianura torrida d'estate...umida e nebbiosa d'inverno ...i canneti pettinati dal vento sul bordo di un mare d'acqua dolce , i volti e le mani scolpite di chi ci vive....le strade deserte che si diramano come vene su quel corpo che tanto ami....visioni costantemente presenti nelle tue immagini....è tutto Cristina...perdonami la sincerità amica mia.
Non trovo le parole per esprimere quello che ho provato nel leggere le tue risposte alle domande degli amici di fc e in particolare quelle che hai dato a Lucy.
Il mio personale vocabolario è alquanto limitato, ma una in particolare mi affiorava nella mente tutte le volte che arrivavo in fondo alle tue risposte; semplicità.
Semplicità nel presentare le tue foto, semplicità nell'esporre le tue opinioni, il tuo modo di vedere la vita.
Semplicità nel pubblicare le tue poesie e nel cercare l'accostamento alle immagini.
Forse per te è facile perché segui quel che ti dice i cuore.... ummm ...sto parafrasando il titolo di un libro, pazienza, non so fare di meglio, altri invece alla ricerca di un proprio stile seguono di più la tecnica, la forma perfetta, si trincerano dietro una serie di regole e a volte perdono lo scopo principale della fotografia che è quello di emozionare.
Con le tue immagini e con la tua poesia crei emozioni con semplicità.
Poi penso che tu come donna vivi la fotografia in maniera diversa da come la vivono gli uomini, più intima, istintiva, irrazionale, e secondo me è questo che rende il tuo lavoro unico.
Credimi le mie parole sono sincere, grazie Cristina ho un esempio in più davanti a cui guardare.
Il mio personale vocabolario è alquanto limitato, ma una in particolare mi affiorava nella mente tutte le volte che arrivavo in fondo alle tue risposte; semplicità.
Semplicità nel presentare le tue foto, semplicità nell'esporre le tue opinioni, il tuo modo di vedere la vita.
Semplicità nel pubblicare le tue poesie e nel cercare l'accostamento alle immagini.
Forse per te è facile perché segui quel che ti dice i cuore.... ummm ...sto parafrasando il titolo di un libro, pazienza, non so fare di meglio, altri invece alla ricerca di un proprio stile seguono di più la tecnica, la forma perfetta, si trincerano dietro una serie di regole e a volte perdono lo scopo principale della fotografia che è quello di emozionare.
Con le tue immagini e con la tua poesia crei emozioni con semplicità.
Poi penso che tu come donna vivi la fotografia in maniera diversa da come la vivono gli uomini, più intima, istintiva, irrazionale, e secondo me è questo che rende il tuo lavoro unico.
Credimi le mie parole sono sincere, grazie Cristina ho un esempio in più davanti a cui guardare.
17.10.12, 19:54
Messaggio 35 di 46
Ma le donne del sito dove sono finite :))) ???
Va beh! dai rispondo ai due ultimi "omani" passati di qua che ancora ringrazio, per primo Arinaldo, felice del tuo secondo intervento amico mio, per me qui puoi venirci anche altre 30 volte, sarà sempre un piacere parlare con te. Sì è vero "er fabricone", come lo ha chiamato una bambina di Roma, incontrata tempo fa in una gita lungo i canneti del grande Delta, è difficile per me fotografarlo cupo e maligno, questa terra ha forti luoghi contrastanti, se fotografi la centrale da Rosolina mare, la vedi stagliata sopra il mare d'argento come una zattera di un naufrago che ha perso la rotta in un'era altamente tecnologica, proprio come in una foto che ho fatto a gennaio e da qualsiasi parte guardi te la ritrovi davanti, sia che tu stia passeggiando in una spiaggia ancora incontaminata come Boccasette o alla Barricata. E' difficile per me fare foto di denuncia, per quanto ci provi prevale sempre la bellezza delle cose atttorno, perchè questo mio mondo (il mondo di eLIOT), fortunatamente, è ancora pieno di tanta poesia. Pensavo che la centrale di Polesine Camerini fosse un dinosauro estinto e seppellito dalle nuove tecnologie oramai di uso comune. Invece con la solita proverbiale“abilità” i politici nostrani vogliono in tutti i modi resuscitarla e convertirla a carbone pensando alla produttività del Polesine, bistrattato e ricordato solo come terra di alluvioni e abbandoni. Fino a che avrò la forza continuerò a fotografarla, non mi fermerò di raccontare il futuro di questo dolore per la mia Terra, a mio modo, come ne sono capace. Grazie ancora Arnaldo, scusa per lo sfogo ma questo argomento mi tocca profondamente, il discorso diventerebbe molto complicato e noi qui dobbiamo parlare di Fotografia. Un caro saluto con la stima di sempre.
Va beh! dai rispondo ai due ultimi "omani" passati di qua che ancora ringrazio, per primo Arinaldo, felice del tuo secondo intervento amico mio, per me qui puoi venirci anche altre 30 volte, sarà sempre un piacere parlare con te. Sì è vero "er fabricone", come lo ha chiamato una bambina di Roma, incontrata tempo fa in una gita lungo i canneti del grande Delta, è difficile per me fotografarlo cupo e maligno, questa terra ha forti luoghi contrastanti, se fotografi la centrale da Rosolina mare, la vedi stagliata sopra il mare d'argento come una zattera di un naufrago che ha perso la rotta in un'era altamente tecnologica, proprio come in una foto che ho fatto a gennaio e da qualsiasi parte guardi te la ritrovi davanti, sia che tu stia passeggiando in una spiaggia ancora incontaminata come Boccasette o alla Barricata. E' difficile per me fare foto di denuncia, per quanto ci provi prevale sempre la bellezza delle cose atttorno, perchè questo mio mondo (il mondo di eLIOT), fortunatamente, è ancora pieno di tanta poesia. Pensavo che la centrale di Polesine Camerini fosse un dinosauro estinto e seppellito dalle nuove tecnologie oramai di uso comune. Invece con la solita proverbiale“abilità” i politici nostrani vogliono in tutti i modi resuscitarla e convertirla a carbone pensando alla produttività del Polesine, bistrattato e ricordato solo come terra di alluvioni e abbandoni. Fino a che avrò la forza continuerò a fotografarla, non mi fermerò di raccontare il futuro di questo dolore per la mia Terra, a mio modo, come ne sono capace. Grazie ancora Arnaldo, scusa per lo sfogo ma questo argomento mi tocca profondamente, il discorso diventerebbe molto complicato e noi qui dobbiamo parlare di Fotografia. Un caro saluto con la stima di sempre.
17.10.12, 20:15
Messaggio 36 di 46
Grazie Franco, sono felice che tu sia venuto a trovarmi qui e a leggere un po' di cose mie riguardanti soprattutto la semplicità della mia fotografia. Sì, sono una semplice, abituata a stare con il popolo da sempre, da quando ero bambina, a ragazza e poi donna e avevo una vita semplice di paese, e ora da quando sono qui la mia vita continua ad essere semplice come l'acqua, il cielo, la terra, elementi che dominano il mio Delta, continuando a narrare la semplicità della vita lungo il Grande Fiume. Non credo che per fare fotografia bisogna essere complicati, c'è già la vita che lo è :). Io quando esco con la mia macchina fotografica mi azzero completamente, mi sento un'altra persona, lascio a casa tutti i problemi, le miserie del quotidiano, e penso che devo incontrare qualcosa di bello, che devo studiarlo isolandomi dal mondo, stendendomi magari ai bordi di un campo di grano, non sento nè la fame, nè la sete, potrei starci un giorno intero. Per es. stamattina c'era un'alba primordiale quasi, non potevo restarle indifferente, ho passato mezz'ora ascoltando il silenzio impressionante del fiume, il colore meraviglioso che solo certi cieli d'autunno hanno, il posto è un luogo semplice che non ha nulla di particolare eppure questo fiume sa dare lustro e rendere bello anche un ciuffo di gramigna, o una golena invasa da una zucca americana che tutto avvolge. Sono cose semplici ma che tramutate in chiave fotografica assumono un'importanza vitale per me emozionandomi profondamente. Forse sono uscita dal seminato, non so ecco semplicemente sono una semplice e fiera di esserlo. Grazie ancora per la stima e l'ammirazione che mi dimostri e che sono reciproci, anche per me la tua fotografia ha qualcosa da insegnare a chi ormai sa vivere solo di digitale.
Un caro abbraccio :))
Un caro abbraccio :))
l'esperienza che si fa davanti alle tue tracce a volte è così personale che urge fare silenzio e rallentare del tutto....trattenere il respiro perfino...
almeno questo accade a me...
io a volte nella fotografia sono frenetica e... mi sembra anturale esserlo tu come sei davanti ai tuoi soggetti...
l'urgenza di rappresentare e rappresentarsi ha anche un moto fisico esteriore ?
almeno questo accade a me...
io a volte nella fotografia sono frenetica e... mi sembra anturale esserlo tu come sei davanti ai tuoi soggetti...
l'urgenza di rappresentare e rappresentarsi ha anche un moto fisico esteriore ?
18.10.12, 10:05
Messaggio 38 di 46
Finalmente una ragazza e che ragazza!!! La Monique donna intelligente e grande narratrice, quasi m’immaginavo che saresti andata "nel mio dentro" con la tua domanda:). Io credo che tutto ciò che facciamo sia anche un moto che trasmette la nostra anima, il nostro modo personale di porsi al mondo si esprime attraverso la nostra interiorità che si manifesta poi nelle passioni. Io sono abbastanza mite come carattere, forse la vita che ho vissuto tra campagna e fiumi mi ha plasmato senza particolari irrequietezze. Chi fotografa applica poi un suo linguaggio che diventa idioma personale, lettera la mondo, dickinsoniana questa:), sì, credo che io stia scrivendo questi miei territori con una calma interiore che si riflette poi nelle mie immagini fatte di quei ritmi antichi a volte che la campagna, il territorio polesano ancora vive. I soggetti che ritraggo spesso si fidano di me, forse è la mia voglia di entrarci in confidenza, di attaccar con loro bottone, di conoscere più profondamente chi vive il mondo di Eliot, attraverso la fotografia posso raccogliere la loro testimonianza proprio di quella gente comune che avrà il suo piccolo attimo di “gloria”, magari vedendosi in una mostra . Grazie Monique felice del tuo intervento, un caro abbraccio dal Po.
Solo due parole alla mia amica Cristina..
Credo tu sia un punto di riferimento per molti,qui.Nessuno come te riesce a comunicare,attraverso il binomio immagine-poesia,i luoghi in cui vivi.
Le tue foto,per me,sono spesso un rifugio.
Perchè profumano di valori,di cristianità popolare(e perciò la più vera),di focolare domestico.
Nella realtà in cui ti muovi,veicolata da una grande sensibilità,ci accompagni in analisi sociali e ci aiuti a volgere lo sguardo alle piccole cose.
Per questo ti ho sempre paragonata a Pasolini.
E per questo ti dico grazie.
Credo tu sia un punto di riferimento per molti,qui.Nessuno come te riesce a comunicare,attraverso il binomio immagine-poesia,i luoghi in cui vivi.
Le tue foto,per me,sono spesso un rifugio.
Perchè profumano di valori,di cristianità popolare(e perciò la più vera),di focolare domestico.
Nella realtà in cui ti muovi,veicolata da una grande sensibilità,ci accompagni in analisi sociali e ci aiuti a volgere lo sguardo alle piccole cose.
Per questo ti ho sempre paragonata a Pasolini.
E per questo ti dico grazie.
21.10.12, 18:48
Messaggio 40 di 46
E' bellissimo chiudere questo spazio con le tue parole Cristian, già, Pasolini un grande, attuale come non mai con la sua straordinaria indagine sull'umano...io molto molto più piccola, quasi invisibile al confronto di lui, persa nelle mie nebbie con tutte le mie insicurezze sia nella vita che nelle passioni. Queste tue bellissime parole mi danno forza e coraggio, e tu non sai quanto, per continuare questo mio viaggio, questa mia lettera d'immagini e parole, omaggio al mio mondo d'acqua e terra. Un caro abbraccio e grazie per la tua vicinanza, Grazie di cuore a tutti gli amici intervenuti. Grazie Lucy.
Ho trovato sempre le immagini di Cristina estremamente poetiche, della poesia sussurrata delle piccole cose (le più importanti), quella poesia che ci riporta alla Terra, alle radici che non sono solo nostre ma di tutti quelli che ci hanno preceduto. Una sorta di armonia e di tutt'uno con tutto ciò che ci circonda, che respiriamo e che ci respira.
Nell'intervista ho trovato la spiegazione, la ragione, di questa poesia: semplicemente di poesia si tratta. Punto.
Nessuna domanda, solo un ringraziamento, perchè (ti parrà strano) ma leggendoti mi son sentita in pace.
Nell'intervista ho trovato la spiegazione, la ragione, di questa poesia: semplicemente di poesia si tratta. Punto.
Nessuna domanda, solo un ringraziamento, perchè (ti parrà strano) ma leggendoti mi son sentita in pace.
25.10.12, 17:13
Messaggio 42 di 46
Grazie Spiff :) Rosalba, sono davvero felice del tuo intervento e di poter condividere la mia pace, non proprio quella mia interiore perchè ne ho veramente poca :( e continuo a cercarla ogni giorno nelle piccole cose che mi vivono attorno, ma proprio quella pace che danno i miei luoghi a volte così selvaggi e desolati. La tranquillità che emana questa Terra, il respiro umido di questo fiume li vivo nella loro essenza, nella loro intensità più vera.
A volte ne sono perfino gelosa, ma pensa che pensieri assurdi, ma il legame profondo che ormai ho con questi miei territori, i doni che mi fa un'alba nella campagna, o un tramonto sul Po, sono momenti irrripetibili, ed è difficile poi slegarsi da tali emozioni e trasmetterle agli altri, quasi per non rovinare quell'attimo quasi di grazia ricevuta. Il fiume, i campi, questo meraviglioso autunno, che sto vivendo in ogni suo cambiamento, sono diventati la mia seconda famiglia, me li sono addottati, la Terra come una madre, il Po come un padre, i campi come dei figli, gli alberi dei fratelli, sono legami indissolubili ripeto difficile da poter condividere nell'immediato, devono passare alcune ore, o un giorno dalle mie pubblicazioni. Non è certamente una forma di egoismo la mia, trovo meraviglioso poter condividere tutto questo con voi, con te, ma devo un attimo poter prima metabolizzare tutto quanto e poi rielaborarlo dentro di me, tenermi "quello stato di grazia" per poi renderlo, nella mia piena felicità, agli occhi di chi verrà a guardare.
Grazie di nuovo per avere lasciato parole bellissime, un caro abbraccio dai miei figli polesani e da mio fratello Po.
:))
A volte ne sono perfino gelosa, ma pensa che pensieri assurdi, ma il legame profondo che ormai ho con questi miei territori, i doni che mi fa un'alba nella campagna, o un tramonto sul Po, sono momenti irrripetibili, ed è difficile poi slegarsi da tali emozioni e trasmetterle agli altri, quasi per non rovinare quell'attimo quasi di grazia ricevuta. Il fiume, i campi, questo meraviglioso autunno, che sto vivendo in ogni suo cambiamento, sono diventati la mia seconda famiglia, me li sono addottati, la Terra come una madre, il Po come un padre, i campi come dei figli, gli alberi dei fratelli, sono legami indissolubili ripeto difficile da poter condividere nell'immediato, devono passare alcune ore, o un giorno dalle mie pubblicazioni. Non è certamente una forma di egoismo la mia, trovo meraviglioso poter condividere tutto questo con voi, con te, ma devo un attimo poter prima metabolizzare tutto quanto e poi rielaborarlo dentro di me, tenermi "quello stato di grazia" per poi renderlo, nella mia piena felicità, agli occhi di chi verrà a guardare.
Grazie di nuovo per avere lasciato parole bellissime, un caro abbraccio dai miei figli polesani e da mio fratello Po.
:))
06.11.12, 09:10
Messaggio 43 di 46
Non ho domande da proporLe Sig.ra Cristina, posso solo dirLe grazie.
Ammirare le Sue fotografie regalano emozioni infinite, intrise di pura poesia.
Lei nell'intervista ha citato questa frase del Maestro Giacomelli: “Io di tecnica non conosco niente. Io so che accade qualcosa davanti ai miei occhi e qualcosa dentro di me, e non so come fermarla, so che ho questa macchina tra le mani e le foto diventano immagini delle nostre sensazioni; è come rubare per la memoria qualche cosa che è accaduto e che non vuoi dimenticare, qualche cosa che parla del passato”.
Lei, tutto questo riesce ad esprimerlo con assoluta bravura, grazie alla Sua grande e poetica sensibilita'.
Grazie per le emozioni che ci regala.
Ammirare le Sue fotografie regalano emozioni infinite, intrise di pura poesia.
Lei nell'intervista ha citato questa frase del Maestro Giacomelli: “Io di tecnica non conosco niente. Io so che accade qualcosa davanti ai miei occhi e qualcosa dentro di me, e non so come fermarla, so che ho questa macchina tra le mani e le foto diventano immagini delle nostre sensazioni; è come rubare per la memoria qualche cosa che è accaduto e che non vuoi dimenticare, qualche cosa che parla del passato”.
Lei, tutto questo riesce ad esprimerlo con assoluta bravura, grazie alla Sua grande e poetica sensibilita'.
Grazie per le emozioni che ci regala.
06.11.12, 13:01
Messaggio 44 di 46
Ciao Enzo, grazie per l'intervento e per le tue parole gentili, ma ti prego dammi del "tu". Giacomelli è stato un grande fotografo, e per me un importante punto di riferimento, come un padre perduto; attraverso il suo percorso fotografico intriso di poetica umanità, ha parlato alla gente comune, ha raccontato ritmi antichi, cosa che dovremmo fare tutti noi per ritrovare la bellezza della nostra Terra, per proteggerla quasi "osannandola" con la fotografia più vera. Ancora grazie e un caro saluto, con stima e amicizia, un abbraccio dal mio Po.
arrivo tardi... ma le tue foto Cristina sono autentiche emozioni che trasmetti.... e ad ogni scatto presentato sembra conoscere un pezzetto di te... .. complimenti!