Simona Moisa

Non sono nessuno. Un nessuno fatto di tutto e niente . Un niente fatto di tutto. Sono un sorriso, una foglia ingiallita che si lascia cullare dolcemente dal vento autunnale. Sono una lacrima, che scende inesorabilmente sul viso lasciando un solco profondo ma invisibile, come il dolore dentro il tuo cuore, che a nessuno o pochi hai lasciato vedere. Sono quella voglia pazza, che ti fa ballare. Sono il gelato, che tanto ami. Sono un libro, ancora non scritto, con pagine bianche che aspettano di essere riempite con l’inchiostro della tua anima. Sono l’eterna bambina che non vuole crescere. Sono quella bambina che nonostante non volesse è cresciuta, forse troppo in fretta.. perché la vita è così.. dura.. quella bambina che ha dovuto crescere e capire un mondo senza scrupoli.. quella bambina non è più una bambina ormai. Sono il silenzio. Quel silenzio che tanto desideri dopo una giornata piena di tante parole insignificanti dette solo per essere dette. Sono il silenzio dopo una tempesta. Sono quel silenzio che con uno sguardo ti fa capire tutto. Sono un semplice suono. Sono una melodia. Quella melodia che non ti fa mai sentire solo. Sono quel sogno che aspettavi e che ancora non hai scopeto. Sono un’artista . Non perché sia particolarmente brava a dipingere o “creare” qualcosa. Ma perché semplicemente non ho paura di essere diversa in un modo tutto uguale. Sono una rosa con le spine. Perché oltre il suo aspetto e oltre le spine c’è la cosa più bella e affascinante.. il suo profumo. Sono un punto. Sono una virgola. Sono un punto di domanda. Sono un punto esclamativo. Sono l’incertezza e allo stesso tempo la certezza. Sono imprigionatamente libera. Sono una crisalide che timidamente si trasforma in una bellissima e coloratissima farfalla. Sono una bugia. Sono una verità. Sono un angelo o forse un demonio. Sono fragile e allo stesso tempo una roccia. Sono una scritta che apparentemente è senza senso. Sono un colore.. che colora la vita di qualcuno. Sono una batteria che da ritmo, sono una chitarra che con i suo suoni da armonia, sono una basso che con il suo suono incupisce .. Sono diversamente diversa da te. Non migliore ma diversa. Sono una lancetta che fa i suoi eterni giri dentro a un orologio che segna pian piano.. piano ogni secondo della tua esistenza. Sono l’amore che non hai mia provato, assaggiato. Sono quella perfetta per te, e un giorno te ne renderai conto. Sono una parola.. che al giorno di oggi è diventata rara.. perché ormai “non ci si spreca il proprio temo, con le parole”. Sono una stella destinata a brillare lontano o vicino a un pianeta. Una stella conosciuta da tutti. Una stella conosciuta da nessuno, mai scoperta. Una stella che alla sua insaputa illumina il cammino di qualcuno. Sono te, sono lei, sono loro ma in fondo sono solo nessuno.. me. Sono un disegno lasciato a metà, da un improbabile artista. Sono l’alba. Sono il tramonto. Sono il mare che si perde nel suo infinito blu. Sono il pianto di una bambino appena nato. Sono un ballo. Sono un passo. Un passo indietro per fare spazio a te. Sono una poesia d’amore scritta dal cuore di un inverosimile scrittore. Sono il fuoco. Non per la sua passione. Ma per la sua rabbia. Sono la tenacia che metti a superare un tanto temuto ostacolo. Sono la storia che ancora si deve compiere. Non sono la moda. Non la creo. Non ho stile. Ho solo la mia personalità che mi aiuta a non fare parte di un “stile” ma di essere semplicemente quello che sono, quello che provo, quello che voglio farti credere, quello che voglio recitare. Quello che sono e quello che non sono. Sono una pietra. Apparentemente senza valore. Sono gentile ed educata. Non per fare un piacere a te. Ma perché mi hanno insegnato un valore: “rispetto”. Sono ribelle. Sono l’arcobaleno che esce sempre dopo una tempesta. Sono la sabbia. Che sta li da anni aspettando qualcosa o qualcuno. O che forse non aspetta niente. Sono la luce. La luce che si trova dopo un oscuro e lungo tunnel. Sono tutto quello di cui hai bisogno, ma che ancora non sai di averne bisogno. Sono una frase senza senso. Che con il tempo acquista un significato. Sono una radio. Che trasmette su una frequenza diversa dalla tua. Sono una maschera , su una faccia qualsiasi ma che ha qualcosa da nascondere , condividere, una storia che tu non hai né tempo né voglia di sentire. Sono un trucco, messo sulla faccia per nascondere la sofferenza. Sono tutto quello che c’è di sbagliato e sono tutto ciò che c’è di giusto. Sono una vacanza presa dopo una anno di duro lavoro. Sono un mese. Qualsiasi. Quello che ami di più. Sono l’inverno. Sono l’estate. Sono l’autunno. Sono la primavera. Sono un bacio. Sono una granita. Sono un dolce. Sono il tuo respiro. Sono la tua ombra. Sono tua e di nessuno. Sono quel viso che incontri tutti i giorni e che non guardi mai veramente in faccia. Sono tutto quello ch hai perso . Sono tutto quello che hai ritrovato. Sono l’autoironia. Sono la passione. Sono l’attrazione. Sono elettricità. Sono, sono, sono e non appaio solo . Sono una sfida vinta e sono una sfida persa. Sono l’errore che hai fatto. Sono quello che non sai. E sono quello che sai. Sono il tuo cuore. Sono io che ti amo. Sono un desiderio non espresso. Sono una città accesa di notte. Sono una stampante che ha finito il tonner. Sono il presente, sono il passato e sono il futuro. Sono una stupida frase detta all’orecchio della persona amata. Sono un’emozione. Sono un brivido. Sono sbagliata. Sono la perfetta imperfezione. Sono tutto questo . Sono niente. Non sono nessuno. Sono solo un’altra insignificante creatura che cerca di ribellarsi al suo umile destino. Sono uno dei tanti piccoli puntini neri di questo universo. Sono polvere. Sono immaginazione. Non esisto. Sono frutto della tua immaginazione o forse no??