Le mie migliori foto
Su di me
*ogni mia immagine
è un dipinto che ha le radici in una mia vecchia foto ( ll'ho distrutta come tutte le altre foto dalle quali prendo spunto x dipingere un quadro)..... può sembrare stupido distruggere le foto che ti dicono qualcosa, ma solo così posso evitare ripensamenti e ritocchi ai quadri ispirati da esse......
1947 - Enrico Felloni nasce il 4 ottobre 1947.
1963 - Trascorsa l’infanzia nella bassa padana si trasferisce con la famiglia a Ferrara città intrisa di rinascimento. Qui il
padre inaugura la
galleria d’arte “La Pomposiana” della quale sarà direttore.
1966 - Militare di cavalleria a Trieste, esordisce nella scenografia e nella sceneggiatura per la commedia “ Le cul de sac” di Quattrini, con Verdini e con Tesone, tutti giovani artisti impegnati su vari fronti, dalla regia alla pittura, dalla scenografia alla poesia.
1968 - E’ a Roma ed entra a far parte della scuderia di sceneggiatori - soggettisti del regista R. Dall’Ara. Dall’Ara stesso, buon pittore paesaggista, sprona il giovane Felloni a dedicare sempre più tempo alla pittura, le cui opere il regista aveva già avuto occasione di apprezzare in una esposizione collettiva.
1969 - Conosce C. De Core, valente pittore della creatività impulsiva; tra loro nasce un sodalizio molto forte che a Via Veneto (punto d’incontro di varie tendenze pittoriche) assorbe con la forza concentrica della immediatezza del De Core e della riflessità pittorica di Felloni, autori geniali come lo stilista P. Baroni, il critico Mario Brutti, ed i pittori Spano, Spallone e Ginepro.
Dopo un periodo di uguali intenzioni pittoriche che condussero al neo moderno, con l’intento di ripristinare la “Forma nella pittura”, si innamora della sua modella e torna a Ferrara.
1971 - A Ferrara con un carico di nuove esperienze e nuovi confronti. Si interessa alla pittura intimista. Tramite l’attivissima galleria Pomposiana conosce i giovani pittori del delta: Piccoli, Giatti, Farinella, Resca e Pandolfi ed i “Padri” della nuova pittura ferrarese come Del Greco, Maini e Capuzzo. Da tutti tra qualche lezione fino alla sua 1° personale che si terrà proprio nelle sale della galleria del padre. Per tutti gli anni settanta dedica la sua ricerca pittorica all’ adolescenza, tema che non abbandonerà mai trovando il teorema che trasforma il personale in oggettivo.
Molto attento al problema di una corretta lettura pittorica, precorre i tempi - Infatti nelle sue opere di fanciulli vediamo già quei sintomi di mal di vivere che ritroviamo oggi nell’età giovanile.
La stessa rivista medico- scientifica “Il Polso”, che trattava appunto la depressione nei giovani, si interessò ai suoi lavori.
1982 - E’ a Milano - apre uno studio d’arte nel quale si radunano figurativi come il M° Mario Ligonzo, indiscusso capo-scuola della nuova ritrattistica milanese; il quale pur nella sua vegliarda età dedicherà al “giovane” Felloni proficui mesi di insegnamento - Entrano nel gruppo: il Torrisi,il D’Amore ed il Gotti - L’intenzione è di far rivivere il figurativo attraverso la mediazione del simbolismo - Nascono così gli “strappi nella memoria” ; serie di opere rivisitate attraverso il ricordo. - Una lacerazione del passato attraverso il presente.
E’ il neo- lirismo di Felloni.
1984 - Espone al Gold Market di Milano con l’ausilio del mecenate N. H. Michele Mazzoni, che per anni appoggerà concretamente la pittura di Felloni.
1987 - E’ a Parigi a Mont-Pernasse - nella “ Ville Lumière” rivitalizza la sua tavolozza sotto l’influsso dei neoimpressionisti - Esegue un ciclo di opere ispirate al colore di Monet,ottimamente accolte dal pubblico e dalla critica - Ma non è soddisfatto e torna in Italia per stemperare la tonalità troppo chiassosa dei suoi colori.
1990 - Si trasferisce a Bologna ed a S. Lorenzo dipinge amene colline e sottoboschi, che si vede dalla sua casa, mediando la luce attraverso riflessi di porpore d’oro e d’argento - Ma non gli basta questa ricerca tecnica e per uscire da una profonda crisi creativa tona ai suoi passi - Lo troviamo così a Roma, dove è nata la sua pittura.
1993 - Si stabilisce a Bellegra, ameno paese sul cucuzzolo del Monte Celeste, ove ritroverà una nuova vena pittorica studiando i grandi del ‘600 - Sono anni di intensa produzione.
1997 - E’ a Ferrara quando muore il padre - Questo lutto è indubbiamente il motore dei suoi languidi paesaggi della bassa. Felloni perde i colori squillanti per adagiarsi sui grigi delle nebbie delle quali è intrisa la sua città.
E’ già il 2000 e gli azzurri tornano nei cieli di Felloni.
Come la poesia è un "momento" della nostra giornata, la pittura ne è un "ornamento" e quando entrambe s'incontrano
e si coniugano,la dimensione del reale si delinea in ogni suo aspetto : ed allora anche la luce,stellare o non,
può racchiudersi in un quadro con tutto il resto della natura che ci circonda......e trova in Felloni il suo esteta.
prof. Antonio CAGGIANO
( critico d'arte del " RESTO DEL CARLINO " )
ESPOSIZIONI PERSONALI
GALLERIE D'ARTE
VITTORIA LIDO DEGLI ESTENSI
GRAPHIS CENTO
GAROFALO ROVIGO
ARENGO BRESCIA
FARINI MODENA
POMPOSIANA FERRARA
L'APPRODO BOLOGNA
ROMAGNA 20 MILANO
ART STUDIO PORTOMAGGIORE
LA MERIDIANA VERONA
CA' D'ORO VICENZA
LA NUOVA FORMA LANCIANO
BUSINESS CENTER "BEST IDEAS" FRANCAVILLA PESCARA
GOLD MARKET MILANO
CAMERA DI COMMERCIO CHIETI
SALE COMUNALI
BELLEGRA ROMA
SAN VITO ROMA
OLEVANO ROMA
FOYER TEATRO FENAROLI LANCIANO
CITTA' DI PADOVA PADOVA
NOVENTA VICENTINA VICENZA
CHIOSTRO DI SAN ROMANO FERRARA
CENTRO ZANOLINI PER L'ARTE FERRARA
SALA UPIM CHIETI
SALA D'ARTE CONIGO BRESCIA
LA NUOVA OFFICINA FERRARA
EX CHIESA DELL'ANNUNZIATA SULMONA
PALAZZO D'AVALOS VASTO
SALA ESPOSIZIONI RIVISONDOLI
OPERE PRESENTI AL MUSEO DELLA GRAFICA CONTEMPORANEA DI BOLOGNA
OPERA PRESENTE AL MUSEO DELLA MATERNITA' DI RIVISONDOLI
AFFRESCO cappella privata -FAM.NERI-CARPENTIERI - BELLEGRA MONTECELESTE- ROMA
www.enricofelloni.com
[http://www.enricofelloni.com]
è un dipinto che ha le radici in una mia vecchia foto ( ll'ho distrutta come tutte le altre foto dalle quali prendo spunto x dipingere un quadro)..... può sembrare stupido distruggere le foto che ti dicono qualcosa, ma solo così posso evitare ripensamenti e ritocchi ai quadri ispirati da esse......
1947 - Enrico Felloni nasce il 4 ottobre 1947.
1963 - Trascorsa l’infanzia nella bassa padana si trasferisce con la famiglia a Ferrara città intrisa di rinascimento. Qui il
padre inaugura la
galleria d’arte “La Pomposiana” della quale sarà direttore.
1966 - Militare di cavalleria a Trieste, esordisce nella scenografia e nella sceneggiatura per la commedia “ Le cul de sac” di Quattrini, con Verdini e con Tesone, tutti giovani artisti impegnati su vari fronti, dalla regia alla pittura, dalla scenografia alla poesia.
1968 - E’ a Roma ed entra a far parte della scuderia di sceneggiatori - soggettisti del regista R. Dall’Ara. Dall’Ara stesso, buon pittore paesaggista, sprona il giovane Felloni a dedicare sempre più tempo alla pittura, le cui opere il regista aveva già avuto occasione di apprezzare in una esposizione collettiva.
1969 - Conosce C. De Core, valente pittore della creatività impulsiva; tra loro nasce un sodalizio molto forte che a Via Veneto (punto d’incontro di varie tendenze pittoriche) assorbe con la forza concentrica della immediatezza del De Core e della riflessità pittorica di Felloni, autori geniali come lo stilista P. Baroni, il critico Mario Brutti, ed i pittori Spano, Spallone e Ginepro.
Dopo un periodo di uguali intenzioni pittoriche che condussero al neo moderno, con l’intento di ripristinare la “Forma nella pittura”, si innamora della sua modella e torna a Ferrara.
1971 - A Ferrara con un carico di nuove esperienze e nuovi confronti. Si interessa alla pittura intimista. Tramite l’attivissima galleria Pomposiana conosce i giovani pittori del delta: Piccoli, Giatti, Farinella, Resca e Pandolfi ed i “Padri” della nuova pittura ferrarese come Del Greco, Maini e Capuzzo. Da tutti tra qualche lezione fino alla sua 1° personale che si terrà proprio nelle sale della galleria del padre. Per tutti gli anni settanta dedica la sua ricerca pittorica all’ adolescenza, tema che non abbandonerà mai trovando il teorema che trasforma il personale in oggettivo.
Molto attento al problema di una corretta lettura pittorica, precorre i tempi - Infatti nelle sue opere di fanciulli vediamo già quei sintomi di mal di vivere che ritroviamo oggi nell’età giovanile.
La stessa rivista medico- scientifica “Il Polso”, che trattava appunto la depressione nei giovani, si interessò ai suoi lavori.
1982 - E’ a Milano - apre uno studio d’arte nel quale si radunano figurativi come il M° Mario Ligonzo, indiscusso capo-scuola della nuova ritrattistica milanese; il quale pur nella sua vegliarda età dedicherà al “giovane” Felloni proficui mesi di insegnamento - Entrano nel gruppo: il Torrisi,il D’Amore ed il Gotti - L’intenzione è di far rivivere il figurativo attraverso la mediazione del simbolismo - Nascono così gli “strappi nella memoria” ; serie di opere rivisitate attraverso il ricordo. - Una lacerazione del passato attraverso il presente.
E’ il neo- lirismo di Felloni.
1984 - Espone al Gold Market di Milano con l’ausilio del mecenate N. H. Michele Mazzoni, che per anni appoggerà concretamente la pittura di Felloni.
1987 - E’ a Parigi a Mont-Pernasse - nella “ Ville Lumière” rivitalizza la sua tavolozza sotto l’influsso dei neoimpressionisti - Esegue un ciclo di opere ispirate al colore di Monet,ottimamente accolte dal pubblico e dalla critica - Ma non è soddisfatto e torna in Italia per stemperare la tonalità troppo chiassosa dei suoi colori.
1990 - Si trasferisce a Bologna ed a S. Lorenzo dipinge amene colline e sottoboschi, che si vede dalla sua casa, mediando la luce attraverso riflessi di porpore d’oro e d’argento - Ma non gli basta questa ricerca tecnica e per uscire da una profonda crisi creativa tona ai suoi passi - Lo troviamo così a Roma, dove è nata la sua pittura.
1993 - Si stabilisce a Bellegra, ameno paese sul cucuzzolo del Monte Celeste, ove ritroverà una nuova vena pittorica studiando i grandi del ‘600 - Sono anni di intensa produzione.
1997 - E’ a Ferrara quando muore il padre - Questo lutto è indubbiamente il motore dei suoi languidi paesaggi della bassa. Felloni perde i colori squillanti per adagiarsi sui grigi delle nebbie delle quali è intrisa la sua città.
E’ già il 2000 e gli azzurri tornano nei cieli di Felloni.
Come la poesia è un "momento" della nostra giornata, la pittura ne è un "ornamento" e quando entrambe s'incontrano
e si coniugano,la dimensione del reale si delinea in ogni suo aspetto : ed allora anche la luce,stellare o non,
può racchiudersi in un quadro con tutto il resto della natura che ci circonda......e trova in Felloni il suo esteta.
prof. Antonio CAGGIANO
( critico d'arte del " RESTO DEL CARLINO " )
ESPOSIZIONI PERSONALI
GALLERIE D'ARTE
VITTORIA LIDO DEGLI ESTENSI
GRAPHIS CENTO
GAROFALO ROVIGO
ARENGO BRESCIA
FARINI MODENA
POMPOSIANA FERRARA
L'APPRODO BOLOGNA
ROMAGNA 20 MILANO
ART STUDIO PORTOMAGGIORE
LA MERIDIANA VERONA
CA' D'ORO VICENZA
LA NUOVA FORMA LANCIANO
BUSINESS CENTER "BEST IDEAS" FRANCAVILLA PESCARA
GOLD MARKET MILANO
CAMERA DI COMMERCIO CHIETI
SALE COMUNALI
BELLEGRA ROMA
SAN VITO ROMA
OLEVANO ROMA
FOYER TEATRO FENAROLI LANCIANO
CITTA' DI PADOVA PADOVA
NOVENTA VICENTINA VICENZA
CHIOSTRO DI SAN ROMANO FERRARA
CENTRO ZANOLINI PER L'ARTE FERRARA
SALA UPIM CHIETI
SALA D'ARTE CONIGO BRESCIA
LA NUOVA OFFICINA FERRARA
EX CHIESA DELL'ANNUNZIATA SULMONA
PALAZZO D'AVALOS VASTO
SALA ESPOSIZIONI RIVISONDOLI
OPERE PRESENTI AL MUSEO DELLA GRAFICA CONTEMPORANEA DI BOLOGNA
OPERA PRESENTE AL MUSEO DELLA MATERNITA' DI RIVISONDOLI
AFFRESCO cappella privata -FAM.NERI-CARPENTIERI - BELLEGRA MONTECELESTE- ROMA
www.enricofelloni.com
[http://www.enricofelloni.com]
oneil4u 04/10/2011 21:02
ciaoSono Judit oneil,
ho visto il tuo profilo giornata (fotocommunity.it) ed è diventato in trested in te, mi piace anche
sapere di più e voglio di inviare una e-mail al mio indirizzo email in modo
Posso darvi la mia immagine per voi sapere che io di mio indirizzo email è (juditoneil@yahoo.com)
(Ricordate la distanza o il colore non importa ma l'amore questioni molto nella vita)
contattatemi qui
juditoneil@yahoo.com
===============================================================
Hello
i am judit oneil,
i saw your profile to day at (fotocommunity.it) and became in trested in you,i will also like to
know you more and i want you to send an email to my email address so
i can give you my picture for you to know whom i am my email address is (juditoneil@yahoo.com)
(Remeber the distance or colour does not matter but love matters alot in life)
please contact me here
juditoneil@yahoo.com
babygal 20/07/2011 23:40
mio carocome stai,
spero che tutto è ok, è come il mio piacere di contattare l'utente dopo aver visto il tuo profilo in (fotocommunity.it) che mi ha veramente interesse ad avere la comunicazione con voi, se avrete il desiderio con me,
ecco la mia mail (st_baby17@yahoo.com) come sarò in attesa di sentire da voi, la vostra Stella.
Anna Boeri 25/06/2011 12:16
E' un onore Enrico avere un tuo commento!Ho ammirato la tua pittura e il tuo percorso artistico....
Complimenti!
Anna
Michele Pierro 25/06/2011 3:16
grazie