Le mie migliori foto
Su di me
BIOGRAFIA
Fabio Sguazzin nasce a Mestre il 20 Marzo del 1955.
Inizia a fare foto per divertimento che negli anni si trasforma in una vera e propria passione. Specializzatosi anche nello sviluppo e nella stampa in camera oscura, bianco e nero, passava gran parte del suo tempo usando un Durst 601.
A quei tempi, lui e il suo migliore amico, nutrivano entrambi la stessa passione per la fotografia, iniziando la loro carriera con piccoli "scatti" per ristoranti, servizi matrimoniali, e feste da vari amici e conoscenti.
Sinchè un bel giorno - verso gli anni '80 - una proposta pubblicitaria di moda per bimbi (che poi è stata pubblicata su VOGUE Moda) fu motivo di grande soddisfazione e di continuità nel suo Amore per l'arte fotografica.
Pur mantenendo il suo lavoro presso il Gruppo Eni, a Marghera, Fabio trovò comunque il tempo per nutrire la sua passione artistica, partecipando occasionalmente a qualche mostra verso la fine degli anni '70.
Nel suo percorso artistico, Fabio ha pubblicato un libro in italiano e in tedesco dal Titolo: "UNISONO", assieme alla poetessa Petra Ohl.
Ha partecipato a qualche pubblicazione su Euro Arte e nel web, fino alla presente mostra Wikiarte in Bologna.
Attualmente, si dedica solo ed esclusivamente alla fotografia in HDR sia in bianco e nero che a colori.
Considero la Fotografia un mezzo per comunicare le proprie emozioni dove gli aspetti tecnici sono ancillari e non rappresentano un obiettivo primario che invece è rappresentato dal contenuto che il Fotografo deve valorizzare nel suo contesto reale o astratto.
Quello che conta maggiormente è l'intensità trasmessa delle emozioni e il livello della loro condivisione da parte dell'universo a cui il Fotografo si rivolge. Più l'intensità emozionale è grande e il livello della condivisione è universale e di ampio respiro più la Fotografia entra nel mondo sconfinato delle arti figurative.
Ma non si può prescindere dal contenuto della foto poiché il fotografo deve saperlo valorizzare in tutta la sua essenza immaginifica come espressione della realtà circostante. Una foto è una FOTO quando tecnica, emozione condivisa e contenuto sono percepiti dallo spettatore.
Naturalmente il Fotografo si porta dietro la propria ideologia, la propria morale, la fede religiosa, la cultura, l'educazione, l'orientamento politico, vale a dire il proprio mondo interiore, affettivo e sentimentale.
Quando questo avviene ed è percepito dall'osservatore dell'immagine la Fotografia diventa una opera d'Arte.
Fabio Sguazzin nasce a Mestre il 20 Marzo del 1955.
Inizia a fare foto per divertimento che negli anni si trasforma in una vera e propria passione. Specializzatosi anche nello sviluppo e nella stampa in camera oscura, bianco e nero, passava gran parte del suo tempo usando un Durst 601.
A quei tempi, lui e il suo migliore amico, nutrivano entrambi la stessa passione per la fotografia, iniziando la loro carriera con piccoli "scatti" per ristoranti, servizi matrimoniali, e feste da vari amici e conoscenti.
Sinchè un bel giorno - verso gli anni '80 - una proposta pubblicitaria di moda per bimbi (che poi è stata pubblicata su VOGUE Moda) fu motivo di grande soddisfazione e di continuità nel suo Amore per l'arte fotografica.
Pur mantenendo il suo lavoro presso il Gruppo Eni, a Marghera, Fabio trovò comunque il tempo per nutrire la sua passione artistica, partecipando occasionalmente a qualche mostra verso la fine degli anni '70.
Nel suo percorso artistico, Fabio ha pubblicato un libro in italiano e in tedesco dal Titolo: "UNISONO", assieme alla poetessa Petra Ohl.
Ha partecipato a qualche pubblicazione su Euro Arte e nel web, fino alla presente mostra Wikiarte in Bologna.
Attualmente, si dedica solo ed esclusivamente alla fotografia in HDR sia in bianco e nero che a colori.
Considero la Fotografia un mezzo per comunicare le proprie emozioni dove gli aspetti tecnici sono ancillari e non rappresentano un obiettivo primario che invece è rappresentato dal contenuto che il Fotografo deve valorizzare nel suo contesto reale o astratto.
Quello che conta maggiormente è l'intensità trasmessa delle emozioni e il livello della loro condivisione da parte dell'universo a cui il Fotografo si rivolge. Più l'intensità emozionale è grande e il livello della condivisione è universale e di ampio respiro più la Fotografia entra nel mondo sconfinato delle arti figurative.
Ma non si può prescindere dal contenuto della foto poiché il fotografo deve saperlo valorizzare in tutta la sua essenza immaginifica come espressione della realtà circostante. Una foto è una FOTO quando tecnica, emozione condivisa e contenuto sono percepiti dallo spettatore.
Naturalmente il Fotografo si porta dietro la propria ideologia, la propria morale, la fede religiosa, la cultura, l'educazione, l'orientamento politico, vale a dire il proprio mondo interiore, affettivo e sentimentale.
Quando questo avviene ed è percepito dall'osservatore dell'immagine la Fotografia diventa una opera d'Arte.
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