Giovanni Pandolfi

Negli anni 70 iniziai a fotografare (una reflex 35mm e una biottica 6x6, una camera oscura, sviluppo e stampa in B/N ecc.) e dopo qualche anno smisi. Naturalmente ho continuato a fare fotografie ma esclusivamente per la famiglia (a Natale, a Pasqua e nelle altre feste).
Due anni fa, in occasione del compimento del sesto mese del mio primo nipotino, ho acquistato una fotocamera digitale compatta (una finta reflex di 290 €).
Perché la comprai ? Perché le novità mi sono sempre piaciute, perché dell’analogico mi ha dato sempre fastidio la dipendenza da terzi per lo sviluppo e la stampa e perché il digitale da la possibilità di vedere immediatamente il risultato.
Ho cominciato quindi a fotografare il nipotino ed è stata la scintilla che ha acceso la vecchia passione.
Da subito mi sono reso conto che ero meno di un principiante, e mi sono dato da fare con libri, riviste ecc. che trattano di fotografia (non tantissime cose per la verità). Sono passati circa due anni dall’inizio e da buon napoletano mi ripeto continuamente “attento….. ogni foto scarafone sembra bella agli occhi di mamma sua”. Certo, ogni tanto capita il colpo di fortuna e scappa la foto che supera il mediocre.
Il mio attuale obiettivo è quello d’imparare a leggere e valutare una foto; troppo spesso foto che ho ritenuto “valide”, ricevono delle critiche che mi convincono che il cestino sarebbe stato il loro sito ideale. Penso insomma che il primo spietato critico delle mie foto devo essere io.
Certo devo imparare tantissime altre cose della fotografia, ma non ho fretta, le cose che piacciono devono essere gustate lentamente.
Attualmente scatto foto con una Canon 600D + 18-55 + 55-200+70-300 + varie altre cose. Non prediligo, almeno per il momento, un genere in particolare.
Posseggo parecchi software con cui ritocco le mie foto. Ho sempre posseduto un computer; il primo è stato il Commodore vic20 su cui imparai a programmare.
Cordialmente Gio.