25. Foto % Immagini| architetture, .archivio delle muse, düsseldorf Foto su fotocommunity

Sesostris 21/03/2021 20:48

Immagine molto bella in prospettiva.
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Cordiali saluti, Steffen

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donpao 26/08/2018 15:17

Complimenti per la composizione. Paolo

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ann mari cris aschieri 17/06/2018 23:26

SELEZIONATA PER L’ARCHIVIO DELLE MUSE
http://www.fotocommunity.it/temi/archivio-delle-muse/20562

Gli edifici al momento sono ancora fermi, ma l’architettura ha iniziato a muoversi: ora è fitta di idee e di valori concettuali.
Dalla metà degli anni ’70 l’ utopia della generazione cresciuta riponendo speranza nel futuro e fantasticando sulla nascita di un Mondo Nuovo, ha avuto i suoi riflessi anche nell’architettura. Si scatena a livello internazionale un processo per finanziare percorsi che diano vita a nuovi potenziamenti, non più unicamente a livello di sviluppo industriale o portuale, ma con nuovi intenti di competizione post-moderna: culturale, turistica, urbanistica e sociale.
Questi edifici dal nuovo volto, tra cui vediamo un’emblematica Musa rimanere sospesa in atteggiamento rapito, sono simboli della nuova architettura di cui Frank Gehry è ancora tra i più autorevoli rappresentanti.
Un’ architettura ambiziosa e innovativa, la sua, non più statica, e che si dissocia dalla tradizione del passato intendendo creare nuovi linguaggi, un’architettura che vuole farsi ammirare anche come opera d’arte.
La danza è tra le arti figurative predilette dal genio di Frank Gehry, padre di queste costruzioni, nelle quali potenza, bellezza e dinamismo superano il concetto di semplice struttura abitativa, trasformandola in un’opera non solo funzionale, ma anche da contemplare. Ricerca dunque sensazioni di movimento congelato, come nella progettazione della supernota Casa Danzante - celebre come Fred and Ginger - costruita nel cuore di Praga, esattamente come in seguito fece per questi palazzi eretti nell’area portuale di Dusseldorf.
La sua architettura, ricca di scelte simboliche, rompe con gli schemi che hanno caratterizzato le forme del passato e forgia un nuovo linguaggio in maniera libera e indipendente.
Forme ardite, inusuali e asimmetriche si sostituiscono a quelle preesistenti, statiche e irrilevanti che vengono da Gehry sottopone innanzi tutto a una destrutturazione, anche dal punto di vista concettuale, che apre, smonta, taglia per poi riassemblare il tutto in soluzioni ardite, fantasiose e ondeggianti.
L’architettura per Gehry è concepita come una forma d’arte destinata a cambiare la faccia del mondo e per realizzare i suoi progetti non trascura di attingere anche all’arte figurativa. Grosse influenze trae dal barocco tedesco e dal Rinascimento italiano di Michelangelo e Leonardo fino a raggiungere il moderno De Kooning. Con sinuose increspature e drappeggi metallici cangianti riveste il corpo dell’edificio, dando origine a giochi di luce e colore che mutano aspetto con la posizione del sole: quasi pelli metalliche e duttili applicate sul corpo di cemento che appare così vibrante di tremiti e sembra voler parlare ai nostri sensi come mai prima era successo.
Molto bene, CIAo!

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