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9230-1 PRESENTI ASSENTI

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9230-1 PRESENTI ASSENTI

METROPOLITANA MILANESE - Linea Verde - Fermata Garibaldi
NON LUOGO - NON LIEU
Con questo neologismo da lui stesso introdotto, Marc Augé definisce "non luoghi" tutti quegli spazi che hanno la prerogativa di non essere identitari, relazionali o storici.
Fanno parte dei nonluoghi sia le strutture necessarie per la circolazione accelerata delle persone e dei beni (autostrade, stazioni e aeroporti), sia i mezzi di trasporto, i grandi centri commerciali, gli outlet, le sale d'aspetto, gli ascensori eccetera. Spazi in cui milioni di individui si incrociano senza quasi mai entrare in relazione.
Strutture concepite come "macchine per abitare", spazi ergonomici efficienti e con un altissimo livello di comodità tecnologica.
Marc Augé: Non-lieux. Introduction à une anthropologie de la surmodernité (1992)
https://youtu.be/HJzp2SRs0Ak

Commenti 24

  • ann mari cris aschieri 15/12/2017 0:36

    RINGRAZIO PER TUTTI I PIACEVOLI CONTRIBUTI ALLA DISCUSSIONE.
    CIAo!
  • Fabricio Luiz Guerrini 14/12/2017 18:27

    Io vivo in una cittadina di 8000 abitanti, qui non vi sono...non luoghi. Ma ci sono tante persone che parlano al cellulare...in quel momento sono anche loro in un ..non luogo..
  • Lucia Durante 08/12/2017 22:27

    Non luogo e renderlo ancora di più tale la mania di guardare solo il cellulare e mai l'umanità che ci passa accanto e che forse potrebbe darci più calore del like di uno sconosciuto
  • isabella bertoldo 08/12/2017 19:26

    e pnsare che questi non luoghi dovrebbero essere i più validi per la socializzazione!!!....splendido scatto assai significativo e grazie per le discussioni!
  • nur ein moment 08/12/2017 19:12

    Eccezionale Coloriert, brillante Il tuo editing di immagini!
    amicizia . nur ein moment
  • Giorgio Montani 08/12/2017 14:32

    Certo Cris che con questo tuo scatto hai sollevato il coperchio di una bella pentola! Intanto l'immagine: perfettamente fedele al clima che si respira appena scesi in una stazione del metro. Quando poi entro in una vettura, mi sembra di essere piombato dentro il set di un
    film di Antonioni! Ognuno per se; gli sguardi di 49 persone su 50 fissi su uno stupido schermo, completamente avulsi dal mondo che li circonda. L'eventuale accidentale morte di un viaggiatore,sarebbe accolta dai più come una fastidiosa interruzione al completamento del sms che stavano digitando.
    Non mi meraviglia , e mi rende quasi felice , che i borseggiatori alla fine della giornata abbiano fatto incetta di portafogli e oggetti di valore.
    C'est la vie! Ciao
    ps. dimenticavo, quando fanno ritorno alle rispettive abitazioni, il gioco continua, perché la realtà deve essere solo virtuale!
    • ann mari cris aschieri 08/12/2017 16:08

      Purtroppo, caro Georges, appena sali sul treno della metro ti rendi conto che sei obbligato a stare gomito a gomito con gente che non ti piace, perchè è sgradevole, perché puzza o peggio profuma un po' troppo, o è semplicemente cafona e maleducata...
      Personalmente capisco (anche se lo compatisco) chi punta subito occhi e naso sul proprio cellulare, piuttosto che obbligarsi a digerire qualcosa che non è facilmente metabolizzabile.
      Anzi preferisco chi si estrania piuttosto che chi rende pubbliche le proprie conversazioni telefoniche obbligandomi ad ascoltare quello che non ascolterei mai di mia volontà.
      Del resto sul metro mica si scambiano sorrisi o si stringe amicizia col dirimpettaio, per cui il male minore è mettersi a leggere la corrispondenza o le notizie superflash diffuse dalle agenzie di stampa.
      Quello che poi fanno - una volta a casa loro - non posso saperlo perchè non indago...
      Riguardo alla cattiveria di gioire per i guai di chi è vittima dei borseggiatori, glisso via, ma sappi che, essi borseggiatori, non hanno facce da galera, sono spesso d'aspetto irreprensibile e molto abili a raggirare le persone in buona fede. Chiunque può cascarci.
      So perfettamente che è stata solo una battuta , suggerita dal fatto che forse a te non è ancora capitato....A Lodi c'è un altro ambiente sociale per fortuna tua. :-))
      Abbraccio
    • Giorgio Montani 09/12/2017 11:35

      Vedi Cris, la cosa più insopportabile, non è la maleducazione, la cafonaggine, o la puzza di sudore, ma quello che per me è più intollerabile è l'indifferenza, il non vedere gli altri o peggio vederli come esseri trasparenti. Per farla breve è sparita l'umanità. Tu dici che in metro non si scambiano sorrisi e non si stringono amicizie, ma io ricordo che quando ,da giovane prendevo i mezzi pubblici, chi ti sedeva vicino era una compagnia per tutto il viaggio ed alla fine sapevi vita , morte e miracoli di lui. E non solo nascevano amicizie, ma amori, e folli passioni. E guarda come ci siamo ridotti al giorno d'oggi. Che tristezza! La mia osservazione sui borseggiatori non era una battuta, e anche se anch' io sono stato vittima di questi episodi, non posso che rallegrarmi con chi se la va a cercare.
      Riabbrraccio, Giorgio
  • Renée 42 08/12/2017 12:43

    Ogni agglomerato cittadino è ormai dotato di "non luoghi", dove non si incrociano più esseri umani, ma ectoplasmi, tutti doverosamente dotati di smartphone, persi nel nulla e privi di coscienza di ciò che li circonda. E' qui che mi rendo conto di essere di un'altra epoca, perché provo una grande pietà per quei robottini apparentemente senza anima
    • ann mari cris aschieri 08/12/2017 18:26

      Il cellulare è in effetti una delle nuove droghe, meno però dannose di altre. Dovremmo farci furbi e capire che le droghe danneggiano noi e fanno prosperare altri, trasferendo i nostri soldi nelle loro tasche.
      E non fermiamoci a soli " sex, drugs and rock and roll"
      Mettiamoci anche fumo, alcool, psicofarmaci, cibo, TV, calcio ...
      Grazie cara, grazie del contributo, CIAo!
  • Michela Scrivanti 08/12/2017 10:17

    Credo sia un po' il malessere generale che attraversa il nostro tempo che vive esclusivamente di moto frenetico, di anaffettività, di prendi e fuggi anche nelle emozioni e sentimenti. I non luoghi sono le cattedrali rappresentative del disagio interiore, del resto qualcosa è necessario sacrificare sull'altare della tecnologia, del up to date, del tutto e subito...è il nostro male, il male di vivere...come tenere sempre gli occhi incollati su un display pensando che se non lo si fa si è tagliati fuori dal mondo. Uno scatto che, indipendentemente dal pensiero di Marc Augé, è significativo del disagio del nostro tempo.
    • ann mari cris aschieri 08/12/2017 10:52

      Hai ragione, cara
      Ormai ci hanno ridotto allo stato di "robotini" pilotati dall'alto.
      Abbiamo solo l'illusione di essere liberi di scegliere, nel bene o nel male.
      Altrimenti, se il disagio lo avvertiamo, perché non siamo in grado di ribellarci?
      Grazie del tuo bel contributo, CIAo!
    • Alberto Leonardis 08/12/2017 19:32

      Ciao Cris, ciao Michela! A proposito di "robotini" e dell'illusoria libertà di scelta. .. vi siete forse perse il mio "Algoritmo" ?!
      Algoritmo
      Algoritmo
      Alberto Leonardis
    • ann mari cris aschieri 08/12/2017 20:41

      Ehm, perdona ma me l'ero perso, prendo subito atto che siamo abbastanza sulla stessa linea di pensiero.
      Rimedierò andandomi a guardare bene la tua foto e a leggere le discussioni: vedo che merita una visita.
      Grazie della segnalazione, CIAo!
  • Mugnaini Adriano 08/12/2017 8:56

    Oppure presenti altrove chi sa
    " Siamo tutti un po soli in mezzo alla gente "
    Ciao
  • claudine capello 07/12/2017 22:55

    par extension ce serait m a t on écrit aimablement en réponse à ma demande , un lieu même familier que l on ne peut définir.... mais cela concerne plus un objet qu une personne .... Pour moi la conception de augé est dépasée...et ne correspond plus à la réalité comme la perçoivent les jeunes.....d où ma demande .
    bravo pour ta participation!cl
  • federico ravaldini 07/12/2017 22:43

    Troooppo profondo!!!!
    Non per niente siamo sottoterra in metropolitana!!!
    Ciao neh!
    Ragazzina!!!
  • Alberto Leonardis 07/12/2017 22:14

    ... oppure "diversamente presenti" ?
    Bello! Non conoscevo la definizione di "non luogo".
    Buona serata Cris!
    Alberto

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