Quanti richiami nell’aria.
E’ la vita,
che con la sua voce suadente invita al risveglio.
Ma c’è chi non presta attenzione:
si tappa le orecchie con cuffie di insofferente quotidianità;
di azioni e pensieri che si ripetono meccanicamente in attesa del brivido improvviso.
L’unica voce interiore che parla è il brusio di ciò che non è stato
o che è stato e adesso non lo è più;
di ciò che avremmo voluto ma nessuno ci ha dato.
Brusio per quello che vorremmo essere ma non siamo, o viceversa,
per quel che non ci accorgiamo di essere, desiderando ciò che non siamo.
Come questo gioco di parole,
ci incartiamo in una spirale senza fine
e non ascoltiamo i richiami che provengono da fuori
e ci rimandano al tempo che passa
indifferente ai nostri traballanti desideri.
Arrabbiati con il mondo, ci arrabbiamo con noi stessi.
Chiudiamo ogni spiraglio di luce
pensando che la penombra ci possa aiutare,
ma il più delle volte rimediamo solo a contusioni
sbattendo su ogni angolo di vita.
Ma non è così.
Il richiamo nell’aria continua,
incessante,
sinceramente indispensabile.
E’ la vita che sorteggia chiunque,
in una lotteria che non vorrebbe perdenti,
anche se conosciamo ciò che implica
la nosta realtà.
Non è detto che i primi
debbano godere necessariamente
della saggezza dell’animo.
A cosa serve possedere un castello
se le stanze sono vuote e fredde
e nessuno busserà con amore alla porta?
Rispondo alla vita
perchè nonostante le innumerevoli difficoltà
posso ancora sentirla nel battito del cuore
e nello scorrere del sangue nel mio corpo.
Un battito forte.
Oggi non devo dimostrare qualcosa,
ma essere consapevole che quel richiamo esiste
ed è diretto a noi.
A noi,
con il nostro essere unico ed irripetibile:
nel bene e nel male.
Guardo con un sorriso di resa al tempo perso,
inseguendo falsi messaggi.
Ora, che ne ho ritrovato gli scarti
e ho capito che cosa posso fare di nuovo.
Osservo fuori da questa finestra aperta sul mondo.
Nel bosco coperto di foglie cadute ascolto richiami di uccelli.
Sfidano il rigore invernale per cercare cibo.
Rispondi alla vita.
Ha bisogno di te.
Quanti se ne sono andati
portando via le loro cose;
cancellando scritte e sorrisi.
Nonostante tutto
qualcosa è rimasto:
qualcosa che non ha carta su cui possa imprimersi,
nè un nastro su cui possa incidersi.
Contatti hanno superato invisibili barriere:
a volte sono entrati sulla soglia dell’anima
e lì hanno condiviso la stessa emozione.
Non sempre hanno volti da ricordare,
nè voci da confrontare nel brusio della folla.
Hanno lasciato un vuoto con pareti di colore:
una casa senza più mobili
con i segni di chi l’ha vissuta.
Anch’io sarò uno di loro:
viandante solitario di questa terra.
Ma non mi curo di quel futuro
a cui non devo niente,
perchè ho colto frutti che non immaginavo.
M'ha lasciata. M'ha bidonata. M'ha usata e poi buttata. Ma non me ne importa niente! In fin dei conti se mi trovo quì è perchè me la sono cercata io. Non dovevo frequentarlo questo bastardo....ma mi ha incantato con le sue parole e non ho potuto farne a meno. Sarà dura, molto dura riprendermi la mia dignità ma ce la farò!! Questo sembra dire questo bellissimo scatto. In effetti sebra un fumetto "Sex and city".....tutto da leggere in una nottata. Ma da mezzanotte in poi.
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ANTONIO D'ERRICO 05/01/2012 17:17
adoro questa tua opera!!!!!!!!!!!(lo so, l ho già commentata, ma che importa)
Mariana Magnani 11/12/2011 15:55
Quanti richiami nell’aria.E’ la vita,
che con la sua voce suadente invita al risveglio.
Ma c’è chi non presta attenzione:
si tappa le orecchie con cuffie di insofferente quotidianità;
di azioni e pensieri che si ripetono meccanicamente in attesa del brivido improvviso.
L’unica voce interiore che parla è il brusio di ciò che non è stato
o che è stato e adesso non lo è più;
di ciò che avremmo voluto ma nessuno ci ha dato.
Brusio per quello che vorremmo essere ma non siamo, o viceversa,
per quel che non ci accorgiamo di essere, desiderando ciò che non siamo.
Come questo gioco di parole,
ci incartiamo in una spirale senza fine
e non ascoltiamo i richiami che provengono da fuori
e ci rimandano al tempo che passa
indifferente ai nostri traballanti desideri.
Arrabbiati con il mondo, ci arrabbiamo con noi stessi.
Chiudiamo ogni spiraglio di luce
pensando che la penombra ci possa aiutare,
ma il più delle volte rimediamo solo a contusioni
sbattendo su ogni angolo di vita.
Ma non è così.
Il richiamo nell’aria continua,
incessante,
sinceramente indispensabile.
E’ la vita che sorteggia chiunque,
in una lotteria che non vorrebbe perdenti,
anche se conosciamo ciò che implica
la nosta realtà.
Non è detto che i primi
debbano godere necessariamente
della saggezza dell’animo.
A cosa serve possedere un castello
se le stanze sono vuote e fredde
e nessuno busserà con amore alla porta?
Rispondo alla vita
perchè nonostante le innumerevoli difficoltà
posso ancora sentirla nel battito del cuore
e nello scorrere del sangue nel mio corpo.
Un battito forte.
Oggi non devo dimostrare qualcosa,
ma essere consapevole che quel richiamo esiste
ed è diretto a noi.
A noi,
con il nostro essere unico ed irripetibile:
nel bene e nel male.
Guardo con un sorriso di resa al tempo perso,
inseguendo falsi messaggi.
Ora, che ne ho ritrovato gli scarti
e ho capito che cosa posso fare di nuovo.
Osservo fuori da questa finestra aperta sul mondo.
Nel bosco coperto di foglie cadute ascolto richiami di uccelli.
Sfidano il rigore invernale per cercare cibo.
Rispondi alla vita.
Ha bisogno di te.
Quanti se ne sono andati
portando via le loro cose;
cancellando scritte e sorrisi.
Nonostante tutto
qualcosa è rimasto:
qualcosa che non ha carta su cui possa imprimersi,
nè un nastro su cui possa incidersi.
Contatti hanno superato invisibili barriere:
a volte sono entrati sulla soglia dell’anima
e lì hanno condiviso la stessa emozione.
Non sempre hanno volti da ricordare,
nè voci da confrontare nel brusio della folla.
Hanno lasciato un vuoto con pareti di colore:
una casa senza più mobili
con i segni di chi l’ha vissuta.
Anch’io sarò uno di loro:
viandante solitario di questa terra.
Ma non mi curo di quel futuro
a cui non devo niente,
perchè ho colto frutti che non immaginavo.
Complimenti!
Mariana
JB Rino 11/12/2011 15:13
+++++++++++++++Onorino Paluzzi 11/12/2011 14:30
++++++++++++++++ANTONIO D'ERRICO 11/12/2011 14:20
magnifica!!!!!!!!!!Marzia Guberti 09/11/2011 13:20
Fantastica! bella idea, stupendi i dettagli di moda, bravo non c'è ke dire!!Reinhard Brückner 23/10/2011 20:25
Grande foto, complimenti ++++lg. reinhard
biagio donati 11/10/2011 21:42
ciao Robert..ok.. grande atmosfera
beppe turco 05/10/2011 20:43
Semplicemente bellissima, complimenti sinceri!!!!!!!!Beppe
JJ's Picture-Factory 05/10/2011 0:50
fantastic portrait work, my compliment for this masterful workciao JJ
tano cardinali 04/10/2011 14:31
M'ha lasciata. M'ha bidonata. M'ha usata e poi buttata. Ma non me ne importa niente! In fin dei conti se mi trovo quì è perchè me la sono cercata io. Non dovevo frequentarlo questo bastardo....ma mi ha incantato con le sue parole e non ho potuto farne a meno. Sarà dura, molto dura riprendermi la mia dignità ma ce la farò!! Questo sembra dire questo bellissimo scatto. In effetti sebra un fumetto "Sex and city".....tutto da leggere in una nottata. Ma da mezzanotte in poi.Max Giorgetta 04/10/2011 10:38
Bel lavoro Rob.Uli Dunkel 04/10/2011 9:31
...feine Inszinierung - gefällt!lg uli
Majid mehraban 04/10/2011 9:30
+++maurizio bartolozzi 04/10/2011 0:46
Bella posa e ottimo look retrò.