Abboccano solo i piccioni !
Just take the bait the pigeons !
Sie nehmen den Köder nur Tauben !
Ils prennent l'appât seulement pigeons !
Toman el cebo sólo palomas !
***
DEDICATA all'amico ITALO TURCI
per ringraziamento del commento col quale "ha tentato"
di lusingarmi per la foto sotto riprodotta
:-)) GRAZIE ITALO !!
***
NEI CONFRONTI DEI PERSONAGGI INQUADRATI
SI PREGA DI USARE TONI RISPETTOSI NEI COMMENTI
IN OSSERVANZA DELL' ART. 10 DEL CODICE CIVILE E
IN CONSIDERAZIONE CHE L'ATTIMO FOTOGRAFICO E'
“APPARENZA” CHE PUO' NON CORRISPONDERE ALLA
REALTA' PRATICA DELLE COSE. …............... GRAZIE!!
… ne va della libertà di pubblicare foto fatte in luoghi pubblici, sia
senza che con autorizzazione di chi vi sia eventualmente ritrattato!
PER COMMENTI E MOTIVATE CRITICHE ALLE MIE FOTO VI RINGRAZIO “ANTICIPATAMENTE”
AL FINE DI POTER DEDICARE IL MIO LIMITATO TEMPO A VISIONE E COMMENTO DELLE VOSTRE.
Varieta infinita 17/12/2022 17:58
Ganz starkes Foto!LG Siggi
Thomas Heartfelt 01/08/2016 11:06
Una grande B/W foto. Si ha un occhio per esso.Complimenti. Cordiali saluti, Thomas
Marina Tomasi 24/11/2014 18:55
Ottima e molto descrittiva, bravoDaniele Musiari 24/10/2014 10:11
invidia ! :-)Grande foto, di quelle che se ne vedono poche .... complimenti ;-)
uhunachdemwaldbrand 17/10/2014 12:27
grande cinemachapeau renzo
lg
christian
Alberto Angelici 17/09/2014 21:06
Ri-vedo, ri-assaporo, ri-dacchio nuovamente, guardando la faccia dei giovanotti sulle fanciulle in discesa (... e, mi pare, su di un paio di hot pants!E ri-commento :-)
A.
isabella bertoldo 17/09/2014 20:49
Arrivo buona ultima...forse all'epoca ero assente...una bella e meritatissima sofddisfazione ....qui si parla di fotografia e il dialogo serrato merita di leggere e rileggere...D'altronde non sei il magister per antonomasia? Pensa se si potessero portare le tue foto in galleria!!! ma so molto bene che per te non è questo che importa!!!!Comunque sempre complimentiPS..ho scoperto dov'ero...in Karelia..altrimenti non me la sarei persa!!!!
adriana lissandrini 16/09/2014 23:24
Carissimo, tanti complimenti per questa giustissima soddisfazione, ogni tanto qualcosa gira giusto, merito anche del grande Arnaldo,sono molto felice per te!
Paolo Motti 08/09/2014 23:35
Fantastica l'espressione e l'atteggiamento che hai colto bravo, complimenti!Alberto Angelici 21/07/2014 8:08
Eccellente, Renzo, eccellente! Foto che ricorda, anche per l'ironia, quella, celeberrima, scattata a Roma negli anni '50, protagonisti una Vespa, una ragazza e ...qualche vitellone fischiante.Lysa Zago 20/07/2014 11:18
Un autentico tuo capolavoro (fra i tanti), in soggetto, scatto, composizione e, "spiritosa" sottigliezza nel titolo...Roberto Medone 09/07/2014 21:24
++++++++++++Renzo Baggiani 06/07/2014 14:26
@ Giorgio ...Hai detto bene giorgio "sintonizzarsi alla sintonia della vita"!
E questa non è altro che "La Forma"
Pensare solo alla forma è mettersi in sintonia. Per un istante dimenticare i concetti, le idee, le conoscenze previe e le stesse proprie (altre) intenzioni e pensare solo a quella, la forma.
Su questa tecnica (per capirsi ma è un termine forse improprio) si basa la filosofia Zen. Liberare la mente , per raggiungere la più alta efficienza dei sensi. Non a caso, H.C.Bresson conosceva stimava e praticava questa dottrina da lui conosciuta nei suoi frequenti viaggi in oriente.
L'Arte è Senso! Questo è l'istinto che dobbiamo imparare a liberare dentro di noi quando sintetizziamo una cosa o un evento in uno scatto. Tu ci riesci benissimo!
Grazie del tuo contributo!
giorgio busignani 06/07/2014 13:16
La foto di Reggiani (di quelle che, di tanto in tanto, riescono a stupire per aver fermato “l’attimo perfetto”) è stata occasione per aver aperto uno dei dibattiti fotografici più belli e costruttivi mai attivati su questa community.“Fotografare è trattenere il respiro quando tutte le nostre facoltà di percezione convergono davanti alla realtà che fugge: in quell’istante, la cattura dell’immagine si rivela un grande piacere fisico e intellettuale. Fotografare è mettere sulla stessa linea di mira la testa, l’occhio e il cuore. Per me fotografare è un modo di capire che non differisce dalle altre forme di espressione visuale. E’ un grido, una liberazione. Non si tratta di affermare la propria originalità; è un modo di vivere”. Questa è la sintesi di Henri Cartier-Bresson.
Nel mio piccolo aggiungo che “il Fotografo” è colui che può “fermare l’Universo” mentre i più, al massimo colgono frammenti della dimensione spazio/tempo, il più delle volte parziali e sfocati (non intesa nell’accezione tecnica del termine). Si dice che l’Universo si esprime per forme energetiche, che man mano che si addensano diventano materia. Ma strada facendo si confondono con il caos dell’egoica umanità.
Ecco allora che un attimo innanzi, un tempo infinitesimale prima della condensazione c’è la magia. In questo interstizio della manifestazione, alcuni umani, per motivi certamente misteriosi, hanno la capacità di sintonizzarsi e nel caso dei fotografi il dito preme il pulsante di scatto.
Questa capacità, naturalmente, nessun manuale o corso di fotografia può insegnarla. Forse il segreto è fermare la mente e abbandonarsi con fiducia all'intelligenza che ci circonda. Mi viene da pensare che per avvicinarsi alla bellezza di simili scatti, più che corsi di fotografia sarebbe utile imparare ad essere un diapason, sintonizzarsi cioè con la sinfonia della vita.
Enrico Dalbosco 05/07/2014 17:51
Una fotografia esemplare e una stimolante discussione.---
LA FOTOGRAFIA
Eccezionale... Divertente... Magnetica... Un'immagine che coglie l'attimo (e il branco!) (s)fuggente.
Sì, una vera e propria dimostrazione scientifica dell'esistenza e del funzionamento del magnetismo, di un particolare "magnetismo psicologico" che determina le azioni e il movimento di questi due gruppi di giovani - e che, a differenza di quello "classico", fa sì che "poli uguali si attraggano" e "poli opposti si respingano".
E tutto, in questa immagine, ci fa sentire e quasi "toccare" quest'onda, o meglio questa ondata magnetica (cfr. Ann Mari, l'energia vitale) che parte dal gruppo dei "ragazzi" per investire quello delle "ragazze": le differenti posture (e le direzioni degli sguardi) la posizione estrema dei due gruppi il ritmo orizzontale incalzante dei gradini che li uniscono/separano (cfr. Luciano Caldera), il grande spazio vuoto lasciato nel mezzo (cfr. Maurizio Bartolozzi), la prospettiva centrale del gruppo dei ragazzi e quella più obliqua e sfuggente delle ragazze, e poi quell'ultima ragazza dai lunghi capelli che (complice la conformazione della scalinata) s'affretta con passo pure obliquo a ricollegarsi alle altre che già si sentono quasi in salvo...
Una foto che suscita l'incondizionata e generale ammirazione di tutti noi nei confronti di un grande Maestro della Fotografia.
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LA DISCUSSIONE
Maestro nel senso più pieno e nobile: "chi eccelle [magis, 'di più'] in un’arte, in una scienza, in una disciplina ... così da poter essere considerato una guida, un caposcuola" (treccani.it).
Grazie, quindi, a Renzo Baggiani per averci regalato questo suo splendido scatto, e per avere dato un'ampia e argomentata risposta alla stuzzicante sfida di Ivan ("qual è il tuo segreto!?") stimolandoci in tal modo a riflettere e discutere sul processo che permette [a pochi eletti, NdR] di cogliere [infallibilmente] l'attimo fuggente...
A dire il vero la risposta è stata un po' spiazzante: se noi ci attendevamo qualche "ricetta rapida", o almeno dei "buoni consigli pratici" sul dove-come-quando appostarci, Renzo ci ha deluso dicendoci semplicemente (sintetizzo brutalmente):
>> Non ci sono trucchi, non ci scorciatoie:
>> quando sarete lì DOVRETE SOLTANTO[!] PENSARE
>> ALLA FORMA[!]... a quel punto il vostro
>> dito scatterà da solo nel momento giusto...
>> "DOPO" CAPIRETE [il perché]!
e ha ben argomentato questa risposta, consigliandoci anche una buona lettura (anch'io ho subito ordinato quel libro!); ne è seguito un interessante dibattito, che dimostra e conferma che "lo scatto" è solo la piccola punta visibile di un grande iceberg fatto di pensiero, sensibilità, cultura...
Per quanto riguarda il punto toccato da Adriana, se il "segreto di Baggiani/Klee" sia valido anche per altri (o per tutti i) generi di fotografia, io azzarderei che - in linea di principio - sì, lo è, è sempre e comunque valido, seppur con qualche dovuta cautela e distinguo.
Mi spiego meglio sulla base della mia [limitata] esperienza portando due casi estremi: (1) la fotografia architettonica e (2) la fotografia di una rappresentazione teatrale.
In (1) IO MI MUOVO all'interno di un'ARCHITETTURA IMMOBILE e vedo LA FORMA mutare (e, di conseguenza, sento una diversa EMOZIONE) man mano che cammino e volgo lo sguardo tutt'intorno: e il mio dito scatta quando (ogni volta che) la mia emozione è giunta al culmine.
In (2) invece IO SONO IMMOBILE (devo stare fermo per non disturbare) vicino al palco sul quale si svolge "la commedia" che sento e vedo per la prima volta; in questo caso è LA SCENA che CAMBIA nel tempo con i movimenti degli attori (e delle luci), e [anche in questo caso] è LA FORMA che muta, e mi fa provare una diversa EMOZIONE nel corso del tempo: e [anche in questo caso] il mio dito scatta "automaticamente" quando (ogni volta che) la mia emozione è giunta al culmine - ed è il caso di notare che NON SONO LE PAROLE che mi emozionano e che fanno scattare il dito, ma LA FORMA (le posizioni, i gesti, le espressioni, le luci...)
Per concludere: i due casi (estremi) risultano funzionalmente assai simili, seppur con alcune differenze [anche significative] nei "tempi di reazione", nella possibilità di "ripetere" lo scatto, ecc. Non è questa la sede per approfondire questi distinguo, l'interessante è sottolineare LE ANALOGIE che sono presenti nei due "casi estremi", e che ci fanno ritenere che le stesse analogie si potranno ritrovare anche in tutti i "casi intermedi" - cioè in pressoché tutti i generi di fotografia.
Enrico D.