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al Teatro delle Inutili Ombre # 1

al Teatro delle Inutili Ombre # 1

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al Teatro delle Inutili Ombre # 1

atto 1° : la difficile arte di fare matasse

Hasselblad 500 CM + Makro planar 120 mm + Fuji FP3000b

Commenti 11

  • silvanaW 02/05/2015 23:42

    ...Fascino per vedere come si sviluppano le storie.**
  • Arnaldo Pettazzoni 30/04/2015 11:05

    …..dal tuo progetto nato dal poltrire.
    Spero ti ricapiti spesso quel poltrire, è più facile trovarla già fatta che doverla inventare e poi costruire la bella foto, il bello lo intendo su tutta la serie......a onor del vero fosse solo il bello a stupirmi !!
  • Alberto Orlandi 28/04/2015 12:00

    Per restare in tema con la citazione, sempre in prestito da C'era una volta in America, io a questo punto penso che andrò "a letto presto la sera". Legatemi bene.
  • † Giorgio Conti 27/04/2015 19:07

    Si, stile e Classe da vendere !
  • paolo barbaresi 26/04/2015 23:03

    La citazione di Cristian per quanto riguarda l'oppio e il grandissimo Movie,é appropriata e si fonde bene con questo Teatrino che offre a pochi fortunati spettatori la fortuna di vedere queste opere intrise di tecnica é fantasia,per cui io mi nutro piú di questi fondali,che di gatti hdr e commenti senza veritá.
    Ammiro e imparo.
  • cristian volpara 26/04/2015 12:57

    Tecnica che si fonde col racconto.
    E comunque era ora che riprendessi in mano tali supporti :)

    Lucy ha già detto molto.
    Aggiungo che,essendo sprovvisto di oppio,il tuo teatro d'ombre può ben bastare alla sospensione della credulità a cui anelo.
    (Vedi "c'era una volta in America")

    Gran lavoro e gran complimenti.


  • vog2 26/04/2015 0:52

    allora tutto quasi esatto .... ma le lampade sotto il tavolo non sono della Lupo ... sono di uno stativo per riproduzione e sono monatate su bracci snodabili in modo da poterle girare come si vuole... quella dedlla Lupo è troppo potente ... qui ci sono in totale 300 watt . circa il prezzo .. ihihih ...

    circa il progetto. oggi non avevo nulla da fare ero bello che bello a poltrire e poi mi son detto che dovevo fare 2 fotine con la Hassy... gli oggetti usati li ho in ufficio e mentre li prendevo pensavo ad un titolo da dare alla foto e una volta trovato allora cercavo di sistemarli all'uopo.
  • nevedicarne di cara polvere 25/04/2015 19:21

    osservo e leggo con interesse e piacere quanto scrivono in ordine si apparizione Gino e Lucy-
    @Luca
    sono interessanti e belle a mia personale considerazione, compreso tutto quello che può esserci e c'è, si sente, si deve sentire non solo vedere, di mestiere e arte dedita dietro le quinte.
    complimenti.
    paola
  • lucy franco 25/04/2015 19:08

    Probabilmente solo uno scatto analogico, meglio se è una serie, avrebbe mosso un tipetto duro e puro simil VOG a predisporre un odierno teatro d'ombre, con alcuni dettagli sui generis.
    Il telo in realtà è un tavolo da still life della Manfrotto che ha un piano curvato in plexi bianco latte e sotto ci sono 2 lampade quindi il manichino è sul tavolo illuminato da sotto.
    Ovvio che per quel braccio porta lampada io potrei anche arrivare nottetempo e rubarlo, compreso di lampada della Lupo, che so essere costata al Nostro un patrimonio... ....ma questa è un'altra storia.....

    Quindi del raffinatissimo e complesso spettacolo di teatro d’ombra, c'è l'idea di partenza, poi trasformata ad hoc: per un esercizio di stile puramente analogico, per riprendere in mano la Hasselblad 500 CM + Makro planar 120 mm + Fuji FP3000b, per concedersi il tempo di progettare e realizzare un palcoscenico dove esibire i pensieri materializzati, per assemblare oggetti e parole, seguendo un concetto camuffato da creatività,
    infine per realizzare, atto dopo atto, scatto, sviluppo e stampa della serie, e , fermandosi alla fine, ad osservarla, alzare gli occhi seguendo un punto invisibile davanti a sè, e mormorare un sommesso e sorridente "apperò...."
  • gino lombardi 25/04/2015 18:45

    Atti che sembrano un surreale viaggio alla scoperta dell’ovvio, l’ovvio che nessuno considera perché ovvio, ma che – invece – è stato dimenticato. E così, in questo viaggio surreale, si comprende che la realtà è semplice e siamo noi a renderla complicata, che cerchiamo la verità chissà dove, mente ci passiamo accanto senza vederla, che è bello stupirsi del mondo.

    Si, questa serie merita una pausa di riflessione.....

  • lucy franco 25/04/2015 18:15

    questa serie merita una pausa di riflessione.....

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