CARLO SPONGANO, SASSOFONISTA BOLOGNESE
LEGGETE, PER FAVORE
Se passate per via Indipendenza, escluso il giovedì, sentirete echeggiare le note calde di un sax sotto le volte dei portici.
E' Carlo Spongano, notissima figura bolognese dalla spiccata ironia, che da anni ha scelto come sua postazione il tratto immediatamente a ridosso dell'Hotel Baglioni, assieme al fido Chow-chow Camilla.
Carlo Spongano inizia la sua carriera come supporter di Francesco Guccini all’Osteria delle Dame, collabora con personaggi come Alessandro Bergonzoni, Roberto Roversi, con quale realizza una trasmissione radiofonica dal titolo "Bologna nel 2000". Nella sua attività di musicista ha lavorato con cantanti di musica leggera e jazz, partecipando a diverse trasmissioni televisive. Ha al suo attivo 19 LP e 2 cd per l’Ariston e ha pubblicato 3 libri.
Per il suo umorismo graffiante e caustico è stato definito il Lenny Bruce felsineo; sensibile ai problemi del disagio, si prodiga in attività filantropiche e per questo impegno ha ricevuto diverse onoreficenze. Artista eclettico, vulcanico, fuori dagli schemi, ha uno spettacolo per ogni occasione. Animatore di feste per bambini e adulti con monologhi di cabaret e gags, tiene corsi di musica e disegno ovunque venga chiamato. E' scrittore di monologhi comici e di canzoni d’autore, studioso di cartomanzia.
Per chiunque si fermi da lui c'è un saluto, una parola gentile. Se siete da quelle parti, passate a conoscerlo, lasciate un piccolo contributo, magari portategli un caffè, perchè, specie ora che è inverno, lì dove sta lui, il freddo davvero non manca. Grazie
Sergio Zolessi 02/12/2011 23:32
Bella foto e grande la didascalia.Angelo Barigazzi 24/11/2011 15:27
Vale quanto detto pocanzi...:-))Ciao
Angelo
maurizio bartolozzi 21/11/2011 23:47
Un personaggio molto singolare,ottima la presentazione.maria teresa mosna 21/11/2011 22:19
verrebbe voglia di venire per conoscerlo, ascoltarlo e fare una carezza al suo bellissimo cane, ciao MtFrederick Mann 21/11/2011 7:52
street muscian.. for what ever reason.. one just has to admire them