CON ALI DI GABBIANO
Pioggia battente
sul mare in burrasca,
ode altissime
spumeggiano sugli scogli
di miei timori.
Un sibilo di vento
s’insinua tra le fessure nascoste dalla mia anima:
dapprima sommesso,
poi canto inquieto,
poi grido di verità taciute
chiuse dentro
celate alla luce.
Non ci sono gabbiani all’orizzonte
solo tempesta
e lame di luce
abbagliano il mio sguardo
e mi sento viva,
viva con le mie incertezze
seppur giunco
piegato dal vento.
Domani voleranno i gabbiani
sull’azzurro pastello del mio cielo.
bimbi in festa
faranno turbinare colorati aquiloni
ed il sole scalderà
gli scogli dei miei pensieri.
Domani diverrò gabbiano
e fenderò il vento
verso il sole,
ignorerò il turbinio
d’inquietanti congetture.
Con ali di gabbiano
afferrerò l’orizzonte
e non avrò né mani né piedi,
ma piume,
piume dorate.
Non avrò né mani né piedi,
soltanto ali di sole.
Di Marilena Rimpatriato
Commenti 0
Cancella commento
Eliminare commento e risposte