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...e perciò fu chiamato Pettirosso!

...e perciò fu chiamato Pettirosso!

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Elena Ferrari


Free Account, Tricesimo

...e perciò fu chiamato Pettirosso!

Il pettirosso

Era un inverno gelido, il ghiaccio e la neve ricoprivano tutto di un manto bianco. Gli uccellini non sapevano dove trovare di che nutrirsi e la fame era tanta.
Un giorno tutti gli uccellini si incontrarono sul grande abete che dominava il villaggio dall'alto della collina: dovevano decidere il da farsi. Non era più possibile andare avanti così: bisognava per forza trovare qualcosa da mangiare.
Un uccellino che tutti trovavano molto simpatico propose di chiedere aiuto ai bambini del villaggio. Gli altri passeri non potevano credere alle loro orecchie: il coraggio di quell'uccellino rasentava la follia!
"Ma non puoi rischiare!", gli dissero, cercando di dissuaderlo.
"Ricordati che i bambini sono i cuccioli degli uomini ed è pericoloso avvicinarsi all'animale uomo. Non ti sarai dimenticato che sono armati di fucili, vero?"
Ma l'uccellino difese i bambini: "E' vero che alcuni uomini sparano a noi uccelli con i fucili, ma i bambini sono diversi. Hanno il cuore innocente e sono generosi! Vedrete! E poi, sarò io a rischiare: siamo ridotti alla fame, lasciatemi provare!"
Gli altri si arresero a malincuore, preoccupati per la sorte dell'uccellino simpatico. Questo volò verso un balcone di una casa del villaggio e si mise a saltellare e a cantare con così tanta gioia e letizia che i bambini che abitavano quella casa, incuriositi, andarono alla finestra a spiare. Mossi a simpatia, misero un piattino pieno di briciole sul balcone e poi si nascosero dietro le tende per vedere cosa succedeva. L'uccellino andò a chiamare i suoi amici e tutti, quel giorno, fecero un banchetto come nel più bello dei loro sogni.
Il giorno dopo, l'uccellino decise di ripetere l'esperimento con i bambini di un'altra casa e, anche qui, i suoi modi amichevoli e i suoi cinguettii conquistarono tutti cosicché fu premiato con un altro piattino di briciole sul davanzale. L'uccellino, anche questa volta, divise il pranzo con gli altri suoi amici.
E andarono avanti così per tutto il resto dell'inverno, passando per ogni casa del villaggio. I bambini, e qualche volta anche le loro mamme, premiavano sempre la simpatia dell'uccellino con un piattino di briciole che mettevano fuori in giardino o sui davanzali delle finestre.
All'arrivo della primavera, quando la neve e il ghiaccio si sciolsero e non era più un problema trovare il cibo, i passeri vollero fare una festa per l'uccellino simpatico per ringraziarlo di avere sempre diviso con loro il cibo che gli era stato regalato. Organizzarono un bellissimo concerto che si tenne sulla cima del grande abete e poi gli regalarono un bel gilet di lana rossa. L'uccellino fu così contento del dono che non se lo tolse mai più e, perciò, fu chiamato Pettirosso.

Commenti 1

  • andrea suzzani 22/01/2011 17:24

    bellissima la cattura e il racconto che ho letto con piacere, non metto mai mie foto nel commento, ma questa ,non posso evitare, ciao e grazie.