Era un giorno d’aprile
Era un giorno d’aprile
Era un giorno d’aprile, ora ricordo,
e l’aria era leggera come quando
il mattino si spoglia a poco a poco
e nudo e chiaro il volto delle cose
si mostra nuovo incanto di scoperta
agli occhi che non hanno più memoria.
Era un giorno d’aprile e non sapevo
che i risvegli di voli, suoni e voci,
screziata luce in festa nei cristalli,
bloccati in sospensione d’ogni moto,
sarebbero rimasti in quell’istante
l’effigie senza tempo della gloria.
Era un giorno d’aprile, ora ricordo
e fra le mani trema un foglio bianco,
non ricompone il segno i vivi tratti
di chi la terra e il cielo folgorò.
Poi furono gli artigli della notte
a far di meraviglia solo storia.
© Pietro Sassi
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