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Il falegname ( da Tra Arte e Mestiere)

Il falegname ( da Tra Arte e Mestiere)

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Il falegname ( da Tra Arte e Mestiere)

Continua la mia raccolta di documenti legati al mondo del lavoro, la mia provincia " Pesaro e Urbino", ha tratto numerosi vantaggi economici legati al mondo del mobile e l'arredo in genere, per cui l'artista Bruno Baratti ha voluto dedicare una sua opera : il falegname" appunto!

In un bassorilievo in ceramica di media dimensione è raffigurato quello che voleva essere un lavoratore del legno fino alla fine degli anni '50 del XX secolo, ricordi ormai lontani, eppure l'attuale mondo dell'arredamento moderno ritrova in queste semplici ed ingegnose persone le proprie radici.

Per quanto riguarda la mia terra, da notizie tramandate, si racconta che fino agli anni antecedenti la Seconda Guerra mondiale, quasi in ogni famiglia c'era una persone che si adattava a svolgere lavori di falegnameria, spesso lavoratori che non avevano appreso il mestiere dai padri, ma bensì rubando con gli occhi attraverso attente osservazioni.

Certo il mestiere di falegname era più duro di oggi, perché ogni lavoro veniva eseguito a mano con l'aiuto di umili attrezzi, per cui si abbattevano, si segavano e si trasportavano i tronchi, e una volta a bottega venivano riposti in ambienti protetti per migliorarne l'essicazione.

Mentre in un angolo del laboratorio, sopra un grosso banco da lavoro con morsa sempre in legno, stazionavano altre parti semilavorate che pian piano prendevano forma, così sotto gli occhi nascevano mobili, sedie, panche o semplici mensole; oggetti umili comunque, ma che riempivano di soddisfazione quegli artigiani.

Nell'era moderna abbiamo quasi del tutto abbandonato quel modo di lavorare, oggi si corre, si corre, siamo sempre di corsa, ma quando sarà che riusciremo a godere e compiacerci del nostro lavoro con una versatilità e abilità nel realizzare gli oggetti più disparati come una volta!

Quelle botteghe erano sempre fortemente ingombrate e disordinate, almeno così apparivano, per le variegate lavorazioni, ed attrezzature, in terra c’era sempre segatura e trucioli di diversa grandezza e dimensione, a seconda del tipo di legno, e degli utensili col quale il legno veniva lavorato.

Alle buie pareti erano sempre appoggiate delle lunghe assi, tavole ed avanzi di precedenti lavorazioni, e tutto rimaneva li in perenne attesa di un ipotetico riutilizzo che quasi mai si avverava, perché nel animo di questi artigiani c'era comunque il risparmio, che poi non era altro che quello che noi oggi definiamo riciclaggio.

Sulle travi di questi laboratori c' erano un'infinità di chiodi e mensole di ogni tipo, e li appesi stavano attrezzi, come seghe, trapani a mano, squadre in legno e vecchie dime o forme usate chissà quanto tempo prima per realizzare le varie creazioni, oltre alle perenni ragnatele che invadevano ovunque riportavano la mente ad accorgersi che il tempo passava!

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Informazioni

Sezione
Cartelle Tra Arte e Mestieri
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Pubblicato
Lingua
Licenza

Exif

Fotocamera Canon EOS 400D DIGITAL
Obiettivo ---
Diaframma 4.5
Tempo di esposizione 1/50
Distanza focale 33.0 mm
ISO 800