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Osvaldo Graniglia


Free Account, Pozzuoli (Napoli)

Il lago d'Averno

Gli antichi Greci avevano la convinzione che presso questo lago ci fosse l'ingresso agl'Inferi (v. Eneide); ciò era dovuto in parte alla leggenda, alla severità del paesaggio ed alle esalazioni di acido carbonico provenienti dalle sue acque, che non consentivano agli uccelli di stazionarvi.
In tempi più recenti gli antichi Romani invece, ne fecero un sicurissimo porto militare per la loro flotta ( Portus Iulius , 37 a.c.) collegandolo con un canale al vicino lago di Lucrino e quindi al mare.
Oggi è un luogo ameno, silenzioso, ma essendo un cratere-lago, ha solo un piccolo canale di collegamento con il mare, quindi le sue acque tendono ad inquinarsi facilmente.
La sua circonferenza è percorribile quasi tutta ed è ricca di vegetazione e di siti archeologici : i resti di una struttura termale, detta "il tempio di Apollo", una grotta detta " il lavacro della Sibilla" (visitabile),e la grotta di Cocceio (dal nome dell'ingegnere romano che la costruì), lunga circa un Km, che collega il lago con Cuma , dove vi era un altro porto romano, perforando un'intera montagna.Questa grotta non è visitabile perchè fu utilizzata come deposito di munizioni nell'ultima guerra e fu chiusa per motivi precauzionali. Ci sono progetti che prevedono di aprirla a scopo turistico, nel frattempo è stato aperto un percorso che scende dal vicino Monte Nuovo e percorre in buona parte il perimetro di questo lago pieno di storia e di leggenda.

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