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"Il sentirsi utile dell'anziano" di Gianmaria Giordanengo

"Il sentirsi utile dell'anziano" di Gianmaria Giordanengo

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"Il sentirsi utile dell'anziano" di Gianmaria Giordanengo

La bellezza di poter invecchiare con la voglia di essere utile, a volte indispensabile.
Sono i piccoli lavori di sartoria, che nessuno ha la capacità ed il tempo di fare che tengono occupata questa anziana signora e la rendono contenta, soddisfatta di aiutare qualcuno. Pur con delle difficoltà di vista.

Dati di scatto: Distanza focale 90mm - esposizione 1/125 - Iso 400


di Gianmaria Giordanengo

Commenti 9

  • Guglielmo Rispoli 19/07/2009 14:44

    concordo in parte con quello che dice Pasquino
    ho fatto qualche prova ed effettivamente - anche se l'immagine diventa proprio altra cosa, un taglio stretto aiuta.... un'altra lettura.
    Quindi rivedo il mio parere precedente ed agorà (la mitica piazza greca da cui è nata la democrazia) si dimostra strumento efficace.
    Devo egualmente convenire con le riflessioni di Vincenzo (che ha fatto un'analisi che mi sembra convincente e sintetica di quanto fin qui dibattuto a partire dalla foto proposta).
    Convengo anche con le domande.Hai ragione proprio Vinenzo. A volte, è vero, spingiamo la nostra analisi oltre le volontà dell'autore ma io l'ho notato perfino - nego paritatem - tra i critici di mostre di quadri o critici del cinema che a volte vedono perfino quello che, nel caso di un film, il regista non aveva neppure ipotizzato.
    Sul BN forse una ragione c'è: il BN (ben fatto beninteso) colpisce in un modo diverso e la critica in FC (e forse anche questo è giusto) è più qualificata che sul colore.
    Grazie a Pasquino ed a Vincenzo
  • Vincenzo Galluccio 19/07/2009 9:17

    Una foto non brutta ma che non riesce ad appiccicarsi addosso, sembra appartenere a quelle immagini ben fatte, dove c'è un po' di tutto: la "Singer", la vecchietta, le mani segnate dal tempo, un racconto senza troppi errori, eppure, nononstante questo la foto sembra "sbiadirsi tra le mani" come tutte quelle immagini accattivanti che "giocano" con il gusto consolatorio dell'immagginario collettivo, insomma una foto "buona" ma non bella.
    Due domande agli amici di Agorà.
    Ma l'arte e' "preterintenzionale", ovvero le "nostre letture" vanno oltre il significato intrinseco della fotografia? Oltrepassano le reali intenzioni dell'autore nella costruzione dell'immagine?
    L'altra domanda è: avete notato che la stragrande maggioranza delle foto postate in agorà sono in B&N?
    Perchè mai?
    Un abbraccio a tutti quanti voi.
  • paolo pasquino 17/07/2009 17:11

    caro Guglielmo...
    è vero sono dottore.. ma qui non mi presento in quel
    vestito..
    ho espresso il mio parere su una fotografia pubblicata in Agorà.. in Agorà ripeto..credo faccia parte dell'abbonamento la possibilità di farlo..

    avrebbe potuto essere postata nel portfolio dell'autore ed avrebbe ricevuto i commenti meritati..

    ho parlato solo della fotografia.. e del suo contenuto.. della signora in essa presente, no!.. ho espresso il mio parere sulla foto.. e lo ribadisco.. credo che con un taglio stretto, non la signora, la vedova, o gli anelli della stessa.. la foto ne uscirebbe migliorata..
    è solo il mio parere.. Guglielmo.. solo il mio parere..
    non ho mai pensato, nè detto nulla riguardo alla banalità..all'utilità o alla realtà.. del fatto contenuto

    nessuno se ne abbia a male..
  • Guglielmo Rispoli 17/07/2009 14:43

    certo forse ha ragione il dott. Pasquino
    il taglio stretto sarebbe andato meglio
    magari solo il viso
    magari perdendo le mani
    che, notoriamente, non hanno narrazione
    perchè le mani di una vecchia, si sa, non fanno narrazione
    e, normalmente, quattro anelli sulle mani
    di una vecchia non fanno pensare a nulla

    oppure un bel taglio stretto sugli occhiali
    o sulle mani

    ma una fotografia banale può piacere solo per quello che è cercando o immaginandosi un attimo di mettersi nella testa degli altri?
    la fotografia può essere tanto, anche scatti astratti
    capiti da chi li fa o da chi li segue come "amore di gruppo"
    la fotografia può essere mosso, contrasto bello e/o inutile,
    esagerazione della realtà, è legittimo e rispettabile
    ma la fotografia è anche descrizione della realtà!!!!
    per fortuna da sempre è sostanzilemente descrizione della realtà.
    La banale realtà di una vedova che è attratta da un gesto utile, forse per pochi, ma utile
    pochi come quelli che seguono le tendenze più elitarie
    d'altronde le mode e le tendenze sono tali, passano
    quello che realtà è la realtà
    la storia e la narrazuioine raccontata dagli uomini con la vita e con i documenti di cui la fotografia è una coprotagonista tecnica ed artistica

    forse la Lettura di Francesco è più obiettiva e realistica e forse in Galleria come tante, anche mie immeritatamente lo confesso, sarebbe un po' troppo
  • Francesco Torrisi 16/07/2009 17:05

    Personalemnte sono più vicino al pensiero di Paolo.
    vero è che l'autore ha utilizzato una leggera vignettatura per portare e concentrare l'attenzione verso il "gesto".
    Ma si sarebbe potuto raccontare meglio o con una postura più fruibile della signora o con un taglio stretto su "vecchie" mani al lavoro...
    Una foto deve raccontare, emozionare, toccare le corde del gusto, farti pensare.....se c'è anche dietro una storia è un qualcosa da "aggiungere" allo scatto in se, ma il visual deve esserci e qui, pur accettando parte del pensiero di Guglielmo non mi sento di condividerlo in toto,...io sinceramente non la voterei "pro" in galleria.
  • paolo pasquino 16/07/2009 15:11

    non so.... ma, con scuse, dissento da chi mi precede..
    interrati i dovuti sentimenti.. (che sarebbero stati evocati da qualsiasi forma la signora avesse assunto..).. ciò che rimane è un atto domestico.. privo di alcuna narrazione evocativa nello sfondo..
    al più, forse, un taglio stretto sulla gestualità sarebbe stato più premiante..


  • El Porte-Bonheur 10/07/2009 10:06

    Semplicemente spettacolare l’inquadratura e l’atmosfera creata da questa foto.
  • Guglielmo Rispoli 09/07/2009 20:28

    un pezzo di storia italiana
    una foto di classe per la capacità narrativa
    la tecnica forse non è perfettissima
    e sicuramente qualcuno avrà qualcosa in più da dire
    su questo piano, io non sono bravissimo
    ma l'attimo colto dà tutto il senso dell'attenzione
    dell'anziana signora a quello che sta facendo
    è un gesto che dovrebbe insegnare a tanti
    il valore delle cose semplici e dei momenti personali individuali lenti e incisivi
    In più quelle dita che parlano di storia, di amore, di amori, di vita, di pezzi del passato
    abiti semplici che si contrappongono agli inutili eccessi formali di oggi
    una foto da poster nelle piazze per insegnare a vivere la vita vera.....
    ps.: mi propongo fin d'ora per proporla in votazione
    magari con un titolo provocatorio.... " una donna... è per sempre .... "

  • VeronicaGiossi 09/07/2009 16:05

    mi piace questo scatto molto più del titolo devo dire, anche se ne sono certa non ci sono cattive intenzioni in questo da parte dell'autore, così come spiega nella didascalia
    la foto è riuscita nell'intento di rendere il gesto, la concentrazione e la maestria
    personalmente mi piace molto proprio perchè mi ricorda in maniera impressionante mia nonna, e il fatto che quando ero più piccola e ancora cuciva a macchina mi faceva infilare il filo nell'ago perchè già iniziava a non vederci bene (o forse era solo per farmi partecipare???)
    in ogni caso per me un bel tuffo nei ricordi, un bel effetto "madeleine" :-)