La lunga giornata del pescatore ( da Pazienza e Passione)
Il mestiere di Pescatore è uno tra i più caratteristici, realtà diverse in tutti i paesi e città rivierasche, ma sempre accomunati dalla durezza del lavoro che ne fanno giorno dopo giorno una specie sempre più a rischio.
L'impegno di questi uomini non ha mai fine, perché non si limita alle uscite in mare, che già basterebbe abbondantemente a punire qualsiasi lavoratore, turni massacranti anche di diciotto ore, ed anche quando si riesce a ritagliare un momento di riposo, bisogna stare sempre in allerta per improvvisi cambiamenti di clima, di pesca o esigenze a bordo.
Il motore diesel è da un po' che è acceso, si tolgono gli ormeggi, un ultimo controllo e la barca si discosta dal molo, lasciando alle spalle l'odore della terra, è iniziato il viaggio verso il profumo fresco del mare e della notte, così pian piano ci si allontana e i lumini della costa si fanno sempre più piccoli, fino ad essere inghiottiti dalle onde.
La dura notte del pescatore è iniziata, e una volta raggiunta la zona di pesca si inizia a calare le reti, la legge impone norme che non tutti sempre rispettano, si dovrebbe pescare ad oltre tre miglia dalla costa, per lasciare quest'area alla riproduzione dei pesci.
Ma è proprio dentro questa porzione di mare che si trova il pesce più pregiato, e non è raro che alcuni pescherecci violino questo limite, compromettendo l’ecosistema e la loro stessa possibilità di pescare in futuro.
Le uscite in mare avvengono in tutte le stagioni, anche d'inverno, ed allora i pescatori sono obbligati a stringere i denti, per portare avanti il loro antico mestiere; tutta una vita a lottare contro il vento, il freddo e la marea per guadagnarsi il pane quotidiano.
A volte le reti risalgono brulicanti di vita, mentre altre volte quasi vuote, il pesce di piccola taglia che non è commerciabile viene ributtato in mare, mentre il peschereccio è seguito da un contino volteggiare e gracchiar di gabbiani, infine un mare come l'olio e il sole rosso ridisegna le sagome della costa, poi all'improvviso, i lontananza il faro del porto di Fano.
Sul porto ci sono in attesa amici e curiosi, appena il peschereccio si affianca al molo iniziano le operazioni di smistamento del pesce per specie e dimensione dentro le cassette, un ritmo frenetico, e tra le persone sulla banchina si crea una piccola catena di montaggio, così le cassette di pesce passano di mano in mano scomparendo dentro i furgoni.
Secondo alcuni sarebbe questo il momento di fine lavoro del pescatore, ma ci sono tutte le reti da riordinare e ripulire da materiali estranei rimasti impigliati, poi rimesse ordinatamente in capienti casse, per una nuova battuta di pesca, poche ore di riposo ed avrà inizio un'altra avventura!
chantal Montmasson in Ghiroldi 06/09/2015 16:21
Bella foto di un mestiere molto faticoso ! CiaoLucia Durante 27/08/2015 22:25
Hai ragione é un lavoro faticosissimo e a parte l'estate si prende sempre del gran freddo, il mare e l'umidità fanno sentire di più il freddo. Bella la tua foto colorata e festosa anche se rappresenta un mestiere che di festoso non ha nulla.marisa marcellini 27/08/2015 22:10
bel quadro di vita quotidianaclaudine capello 27/08/2015 9:39
quando si passeggia sui porti spesso si sentono parlare i pescatori e pochi per esempio a livorno parlano itialiano.....credo che è un mestiere difficile e poi quando si sa lo stato del mare mediterraneo ...non so se fa bene mangiare pesce !!! ( ho sentito un documentario ieri è da non mettere un piede in mare senza parlare delle isole di plastica peggio che negli oceani !!!!! complimenti bella foto che mi fa pensare che l inquinamento totale della pianeta in solo 150 anni è segno della nostra società fondata solo sul denaro e l ignoranza ....kar.la 27/08/2015 8:48
un duro mestiere da appassionante .. vivo in localita' marina e conosco questi momenti.. la gente compra quando arrivano le barche alla ricerca di pesce freschissimo!!! bellissima ciao...