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L'amore perduto

Tratto dalla raccolta di narrativa
Racconti di gente normale

Titolo: L’amore perduto

Nelle giornate di pioggia, grigie, plumbee, umide, di sovente mi fermo ad osservare un gatto randagio che abita la mia soffitta mentre si nasconde sotto una pianta troppo piccola per impedirgli di bagnarsi, oppure mi piace ascoltare il ticchettio delle gocce che sembrano i bassi della malinconia che mi attanaglia la gola... e tanto per cambiare inizio a fare pensieri contorti, strani, dalle traiettorie irregolari, penso di cambiare vita, penso a tutte le cose che non vanno, mi dimentico di quelle che vanno, metto su il cd più triste che ho e come la pioggia sui vetri così lascio scivolare sulle guance le lacrime più amare che la mia solitudine conosca. Non sono questi i giorni per progettare i grandi cambiamenti... le decisioni importanti le prendo quando c’è il sole... e allora non rimane altro che aspettare che spiova. Se c'era una cosa che da bambino mi trasmetteva un senso di quiete e tranquillità restituendomi un inaspettato equilibrio interiore, era l'odore del mare durante quelle lunghe e interminabili passeggiate mano nella mano con la mamma sulla spiaggia di Arzaghena. La forza delle onde, il loro frangersi sugli scogli, il rumore della risacca, le increspature, il colore verde-azzurro del mare... tutto ciò mi restituiva la profondità e il vero delle
cose. Sono tornato nella mia terra nativa a distanza di anni... tutto sa ancora di allora anche se il paesaggio ha subito qualche mutamento dato dalla maldestra mano dell'uomo. Un bambino chiede al papà se, come con la neve, anche con la sabbia si fanno i pupazzi. Quante domande ho rivolto a quel mare? Quante ansie ho nascosto dentro le sue onde? Quante speranze ho affidato ai suoi flutti. Mi siedo su uno scoglio e lascio andare lo sguardo fino alla linea d’orizzonte. Sono un uomo, ma osservo ancora il mondo circostante con gli occhi di quel bambino che ho dentro. Nel riflesso di un'onda vedo l’amore perduto e mai dimenticato.
Claudia è stata la donna dei miei desideri, tutto quello che avevo disegnato nel mio immaginario di adolescente quando i primi amori e le prime delusioni iniziarono a fare la spola tra le sponde desolate della mia vita. È stata il respiro che ogni notte volevo sentire accanto a me. Avevo sempre sognato di innamorarmi guardando le stelle. E l’estate di dieci anni or sono mi innamorai di lei.
Poggio le spalle sulla sabbia, mi sdraio, chiudo gli occhi e respiro forte, in certi momenti io e la mia isola siamo una cosa sola. I sogni fluttuano leggeri nella testa e nel cuore di chi li insegue. Camminano mano nella mano, con i desideri e le speranze affrontano sentieri sconosciuti, i miei vengono custoditi nei posti più remoti dell’anima, a volte si realizzano attraverso le parole di chi mi sta accanto. Dio aiutami affinché l’amore che provo per Claudia possa tornare a volare libero e alto nel cielo come ai tempi in cui eravamo felici. La storia con lei si è smarrita tra le pieghe di una quotidianità che ci ha allontanati sempre più. Per anni a detta di amici, parenti e conoscenti siamo stati la coppia da prendere come esempio. Tutto è svanito in fretta un po’ come le nuvole passeggere. Mia madre ogni volta che mi vede continua a ripetermi , se sapesse la verità di come sono andate le cose non parlerebbe così.
Un anno dopo…
Ieri ho saputo da una amica comune che Claudia e' di nuovo single. La verità è che io l’ho tradita pochi giorni prima del matrimonio. Lei tornando a casa in anticipo dal lavoro, ha trovato me e la sua testimone di nozze nel nostro letto. Senza fare scenate guardandomi dritto negli occhi ha pronunciato poche parole dignitose… . Non aggiunse altro e da allora sono passati tre anni. Il tradimento non e' un fatto algebrico né geometrico. Non si conta né si misura. A poco a che spartire con i numeri. Anche se quel mondo fa parte del mio lavoro. Riverso sulla sabbia accarezzo la rena, ne sento l'odore e percepisco che qualcosa della mia vita si è sfilacciato per sempre. Ogni notte, una parte di me cuce immagini sul dolore che sento come il sarto cuce toppe su una giacca ormai lisa. Una foto di noi su uno sfondo qualunque mi ricorda tutte le volte in cui un bacio di Claudia ha cambiato il colore delle giornate trascorse assieme. Mi alzo, faccio un passo, conto quelli che mi separano da lei, sono infiniti come le possibilità che ho di riconquistare il suo amore.

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