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Le Chiese di Roma: "Chiesa di Sant'Egidio"

Le Chiese di Roma: "Chiesa di Sant'Egidio"

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Mauro Stradotto


Premium (Pro), Roma

Le Chiese di Roma: "Chiesa di Sant'Egidio"

La tua foto Emozioni romane:Le Chiese di Roma:

"Chiesa di Sant'Egidio" in copertina

Con i nostri auguri: la tua foto Emozioni romane: Le Chiese di Roma: "Chiesa di Sant'Egidio"
sará esposta in prima pagina https://www.fotocommunity.it .

Ecco data e ora in cui sará esposta:

07.01.2020 Dalle ore 16:00 alle ore 18:00

Ispirato dal libro "Le Chiese di Roma negli acquarelli di Achille Pinelli" apro una nuova serie fotografica dedicata a questi luoghi di culto.
Le Chiese di Roma sono più di 900 e ciò ne fa la città con più chiese al mondo; la loro storia accompagna quella della città da diciassette secoli, segnandone l'evoluzione religiosa, sociale ed artistica.

25) "la Chiesa di S. Egidio"

La Chiesa di S.Egidio è dedicata al santo benedettino dell'VIII secolo, nativo della Provenza, patrono degli storpi e dei mendicanti. La prima chiesa di S.Egidio venne fondata sull'area di un'altra chiesa preesistente, "S.Lorenzo de Curtibus" o "de Janiculo", acquistata nel 1610 da un pio e ricco macellaio, Agostino Lancellotti, che decise di demolirla e riedificarla. La nuova chiesa venne così dedicata a S.Egidio ed affidata, insieme all'annesso convento, alle Carmelitane Scalze, che precedentemente abitavano in una casa attigua all'antica chiesa di S.Lorenzo. Nel 1610 papa Paolo V concesse alle monache di trasformare gli edifici di loro proprietà in un unico monastero di clausura, al quale si aggiunse nel 1628 un'altra chiesa adiacente, la chiesa di "S.Crispino e Crispiniano", ex "S.Biagio in Trastevere", affidata alle religiose da papa Urbano VIII: due chiese erano troppe persino per loro e così fu deciso di riedificare quella dedicata a "S.Crispino e Crispiniano", sulla quale sorse l'attuale chiesa di S.Egidio, e di demolire l'antica chiesa di S.Egidio, sulla quale fu invece costruita un'altra ala del convento. La chiesa di S.Egidio, costruita anche grazie alle sovvenzioni di Filippo Colonna, fu dedicata alla "Madonna del Carmelo", come si legge tuttora sopra la porta d'ingresso: "B.V. MARIAE DE MONTE CARMELO DICATVM A SALUTIS MDCXXX", ovvero “Dedicata alla Beata Vergine Maria del Monte Carmelo nell'anno di grazia 1630”.

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