L'homme qui faisait pleurer mon diétologue

L'homme qui faisait pleurer mon diétologue

L'amico Paolo mostra con orgoglio i suoi dolcetti alle noci.. Uno più buono dell'altro!


STRUDEL ALLE NOCI

Ecco la ricetta dello strudel di noci (dato che è buonissimo anche con le mandorle, lascia scegliere il ripieno a lei: la farà sentire importante ai tuoi occhi, molto importante, e cominciare la serata con una donna riconoscente nei tuoi confronti, può portare a sviluppi imprevedibili,
che tu prevedi ogni sera prima di addormentarti, da quando hai compiuto 12 anni).

Prepara innanzitutto la pasta. Usando un tritatutto per non insudiciare troppo i calzoni appena ritirati in pulitura e che hai voluto indossare in suo onore (anche se non vedi l’ora di lasciarli cadere in un angolo della camera: perché in quei momenti manchi sempre clamorosamente lo schienale della poltrona, dopo tanti anni di allenamento, dio solo lo sa…), usando come dicevo quel tritatutto, impasta 100 gr. di ricotta, 100 gr. di burro e 100 gr. di farina, e aggiungi un pizzico di sale. Poiché ora dovrai tenere l’impasto in frigo per almeno due ore, prima di poterlo stendere, servile un Martini rosso con ghiaccio, il primo di una lunga serie di aperitivi… Abbi però cura di berne meno di lei: l’alcool, infatti, aumenterà sicuramente il suo ed il tuo desiderio ma, nell’uomo, desiderio e performance non aumentano parimenti dopo il sesto aperitivo… E tu speri in una performance, vero, furbastro?…

Approfittando del fatto che in inglese, lingua sintetica ma altamente imprecisa, nuts può significare tanto noci che mandorle, e che quindi la battuta che ti sei preparato da mesi ci sta in ogni caso bene, fai finta di ricordarti all’improvviso di quel cartello divertente che TU personalmente (il che ovviamente non è vero, l’hai letto nell’e-mail che un’amica ti ha mandato) hai visto in un bar a Tokyo: “Special cocktails for the ladies with nuts”! Lei la capisce e scoppia a ridere dopo 14 lunghissimi secondi, ma tu la guardi comunque pieno di ammirazione, perché a te hanno dovuto ripetertela 3 volte, e fare il gesto di darti una strizzatina, perché tu cominciassi a formulare una seppur vaga ipotesi interpretativa.

Il ripieno è presto fatto: macini 100 gr. di noci (o mandorle! Comunque nuts…), e le aggiungi - insieme a 100 gr. di zucchero - ad un bianco d’uovo montato a neve.

Il problema ora è quello di stendere la pasta. La togli dal frigo, e fai capire alla tua splendida invitata che quella pasta è difficilissima da stendere, se non conosci il trucco (e per una volta, dio sia lodato, dici il vero). Ma l’uomo sincero è il più pericolo! Tu fai provare a lei, perché si renda conto di quanto difficile sia lavorare quella pasta. Lei ci prova, e si trova di colpo con la pasta incollata ad entrambe le mani, che lei tiene ora sollevate e discoste dal corpo, come un chirurgo che, dopo il lavaggio, non è in grado di fare o toccare nulla, fino a quando non avrà indossato il camice ed i guanti sterili. Lei ha paura di sporcarsi e di impiastricciare tutto, e tu ne approfitti per pizzicarle i capezzoli. Ridete, lei ti dice scemo, ma si vede lontano un miglio che ora la cena le sembrerà interminabile.

Le sciacqui tu stesso le mani, respirando il suo profumo che ti fa quasi svenire, perché l’hai riconosciuto e hai capito quanto ti verrà a costare il primo regalino che le farai. Le asciughi le mani, poi stendi un foglio di carta da forno, ci metti sopra la palla di pasta informe, e sopra alla pasta poni un altro foglio di carta da forno. Un mattarello tolto dal frigo o addirittura una bottiglia ben fredda, e stendere la pasta è un gioco da bambini! La metti direttamente nella teglia con la carta, togli il foglio di sopra, ci versi il ripieno e la richiudi, spennellando poi lo strudel con il rosso d’uovo. 45 minuti di forno ad una temperatura di 175 gradi dovrebbero andare bene per raggiungere lo scopo.
Ma tu, il tuo scopo, l’hai già raggiunto, vecchio volpone…

(da: Roberto Lionetti, "Cotto a puntino", Mantova, 2000)