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Mauro Moschitti


Free Account, Lenola

mANIKARNIKA gHAT

India, Varanasi
(riflesso su lastra di plexiglas)

Varanasi, la città santa.... passeggiando tra i vicoli della città non è affatto raro incontrare cortei funebri che trasportano i defunti avvolti in un telo e coriandoli oro/argentei su barelle di bambù, sino ad uno dei ghat adibiti alla cremazione. Un ghat in particolare, Manikarnika Ghat, è destinato a questa funzione, mi dicono che bruciano dai 300 ai 400 cadaveri al giorno!
Qui a Manikarnika Ghat è possibile assistere all'intero processo di cremazione che viene eseguito esclusivamente dagli appartenenti alla casta più umile, gli intoccabili. Questi uomini, ormai esperti nell'arte della cremazione, spaccano e pesano i pezzi di legno che verranno utilizzati per bruciare i corpi (il prezzo della cremazione varierà a seconda del peso e della qualità del legno). Il corpo, dopo essere stato immerso nel Gange, viene adagiato sulla pira e poggiato ad asciugarsi sui gradini che scompaiono nel fiume, in seguito poggiato sui legni, cosparso di grasso e spezie e successivamente dato alle fiamme sotto gli occhi della famiglia e degli amici, che rimangono a pochi metri di distanza a vegliare sul defunto e a tenere lontani i cani che, spinti dai morsi della fame, a fine cremazione rovistano nelle ceneri alla ricerca di pezzi di carne da spolpare.
Ci vogliono circa tre ore per bruciare completamente un corpo, e circa 300 Kg di legna. Nelle immediate vicinanze del ghat vi sono alcune palazzine cadenti, annerite dal fumo, in cui vi dimorano le famiglie degli intoccabili e coloro che sono in attesa di morire. Secondo la religione hindu, morendo a Varanasi si raggiunge la moksha, ossia l'interruzione del ciclo delle reincarnazioni, liberando il proprio spirito, ma bisogna bruciare il corpo entro 24 ore dalla morte. Per questa ragione molta gente è disposta a percorrere anche migliaia di chilometri per accompagnare i propri cari ad esalare l'ultimo respiro su queste sacre sponde. Un intoccabile che si occupa della cremazione mi raccontava che alcune categorie di persone non possono essere cremate: le donne incinte, i bambini, gli uomini morti per morso di serpente ed i sadhu, santoni asceti che dedicano la loro vita alla meditazione ed al raggiungimento della moksha. I loro corpi vengono legati a pesanti sassi e vengono poi fatti sprofondare nelle acque del fiume... che tutto purifica.

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Mauro Moschitti

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Mauro Moschitti

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Sezione
Cartelle India 2010
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Exif

Fotocamera DSC-R1
Obiettivo ---
Diaframma 6.3
Tempo di esposizione 1/250
Distanza focale 14.3 mm
ISO 200

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