Mostra online di Andrea Minichini: "RifleSS(tt)O"
Originale e in un certo senso ardita la proposta di Andrea Minichini
per la sua mostra online: esprimere l'inafferrabile molteplicità della dimensione interiore del suo io, anzi dell'io.
La consapevolezza di sé poggia sul suolo accidentato e scivoloso della metamorfosi, dell'incessante trasformazione, della curiosità intellettuale ed emotiva che si appiglia a ogni stimolo esteriore, per rivedere come in uno specchio magico il punto da cui si era partiti. E allora i sentimenti, i sogni, i pensieri, la bellezza che ci circonda, la natura, l'arte stessa sono la strada che ci spinge in avanti e che ci riporta a noi, in un lavorio infinito. E affascinante, in cui siamo e ci riconosciamo. E ancora non siamo, e non ci riconosciamo.
Il paradosso dell'esistenza, che Andrea sa come rendere oggetto delle sue fotografie: drammatiche, inquietanti, innamorate, ironiche, indagatrici... ma sempre bellissime.
Lascio la parola ad Andrea, autore dei versi e delle riflessioni che accompagnano le fotografie della mostra.
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cosa siamo?
se ci guardiamo intorno per qualche migliaia di milioni di km....
Niente...siamo...Niente..?
eppure siamo qui..
a fare cosa?....gioire...affannarci..colori ..sapori ..piaceri..dolori..amori...passioni...............................
e quindi?
..siamo un caso oppure un fine.?......
causa oppure effetto..?
tutto oppure niente...?
credo...
siamo Tutto il Niente Possibile....che è molto più..che Niente....e....poco meno che Tutto..........
A
http://www.youtube.com/watch?v=XjjkczjQVd4
gino lombardi 16/11/2012 18:31
Così come è possibile individuare dei pianeti invisibili all’occhio telescopico grazie agli effetti gravitazionali che essi producono, così – questo il mio convincimento - questa ricerca di Andrea tende ad identificare l’io attraverso gli effetti percepibili prodotti dall’io: una ricerca importante, atteso che non è affatto pacifica l’esistenza dell’io (non essendo oggettivamente certo che il noto “cogito ergo sum” comprovi l’esistenza dell’essere). Ho visto le foto e letto le didascalie, e la riflessione è stata consequenziale: se l’io è inafferrabile (da ciò il dubbio sulla sua reale esistenza) perché è in continua trasformazione, perché non siamo mai uguali a noi stessi nel tempo, perché gli effetti che esso produce sono variabili, può anche considerarsi che le trasformazioni abbiano un percorso circolare e ritornino al qualcosa che le ha originate, e quindi: se c’è un punto di ritorno, necessariamente questo deve essere lo stesso punto di partenza. Comunque sia, la ricerca dell’io – al di là delle disquisizioni filosofiche – tende a conferirci la dignità di essere unici, distinti l’uno dall’altro, con una nostra individualità….con una nostra anima.Ammiro le foto e la grande intelligenza che le sottende.
Gino
Vincenzo Galluccio 03/03/2012 17:58
Emozionante la sintassi affettiva di Andrea, stupefacente il Narciso “buono” che coniuga immagini, suoni e virgole in una passeggiata intorno al personale racconto. Mi viene in mente quello che scriveva, qualche anno fa , un gran bravo fotografo:”la fotografia non è lo specchio della realtà, è il fotografo che si specchia nel mondo”, sintesi straordinaria di chi pensa che tutte le fotografie, quelle brutte e quelle belle, parlano di noi: anche, sempre, solo. Qui Andrea costruisce una piccola verità:un insieme di fotografie che non fanno “mostra” ma, delicatamente mostrano un gran bravo fotografo, uno di quelli che non ti stancano mai e che efficacemente fanno della fotografia una metafora, ovvero la storia del sè alle prese con l’affettività. Accade così che s’apre uno spazio,come fosse una finestra...e tu a sbirciare nel tentativo di trovare compagnia.Un tuffo nell’affettività.
Monique Leone 03/03/2012 6:18
In sintesi un gran lavorovibrante, viscerale, cerebrale, di cuore;
avendo disponibilità a smettere maschere,
si può fare esperienza del pensiero
introspettivo, emotivo dell'autore in parte
ma ancor di più del proprio.
Impegnativo :)) forse :))
Bellissimo certamente.
Sinceri complimenti
Alessandro Rovelli 02/03/2012 23:11
I tuoi puntini ed i tuoi ottimi, preziosi pensieri scritti mi accompagnano e mi ossigenano da tempo...perchè mai negarti che la tua intelligenza visiva mi è assolutamente cara...Grazie di questi tuoi stati di "allucinazione" che ci regali Andrea...stimataMente...Massimo Carolla 02/03/2012 22:04
Una emozionante serie di fotografie, complimenti AndreaOmbretta Ercolani 02/03/2012 21:12
... la tua arte, la tua capacità di raccontare, di portare dentro alla Fotografia l'osservatore catturandolo con la forza del colore come del bw ...... non tutti sanno capire (almeno io a volte non ci riesco subito) ma quando guardo con più attenzione e comprendo ciò che c'è ... ciò che vuoi dire ... è un'esplosione di gioia, di emozioni. Perchè sai raccontare, sai far parlare le tue Fotografie e questa mostra è una sintesi splendida della tua arte/racconto !!!
Tanti complimenti !!!!
Ambra Menichini 01/03/2012 17:40
ottima mostra Andrea......di grande emozione, dinamica, coinvolgente e molto emotiva.........questa mostra conferma con forza la tua capacità comunicativa e di linguaggio fotografico.........
A & G
lorenza ceruti 01/03/2012 6:45
cerca "verità"...minichini...vuole sapere...vuole conoscere...
e in ogni foto di questa mostra c'è una "verità"...
...sembrano isolate...
....sembrano opposte...
...sembrano disgiunte...
...ma...minichini...tiene conto, VIVE...della Varietà della Realtà....
non appiattisce...nell'omogeneizzazione...la sua grande razionalità lo permette...
minichini cerca il nesso che unisce le infinite realtà e la strada è quella della libertà di pensiero contro ad ogni pregiudizio...contro ad ogni tradizione...contro ad ogni regola...
il suo occhio che corrisponde alla sua anima....non è soggiogato...e in modo sistematico...minichini cerca e trova il suo modus operandi.
Le sue fotografie sono contraddistinte da...inquadrature e colori spesso spregiudicati....sono costellate da concetti traslati e attirano per la loro insita spettacolarità estetizzante...carica di significati e simbologie
certo è che ...bisogna guardare e riguardare...leggere e rileggere...ascoltare e riascoltare...:-)
complimenti...tanti!
lucy franco 28/02/2012 10:01
il connubio parole e immagini, musica e immagini credo arricchisca sempre, laddove già da sola la fotografia è completa di senso e anche di tecnica.Sembra un controsenso ma non lo è: le parole o la musica indirizzano la lettura dell'immagine verso uno dei tantii , possibili significati che da sola la fotografia può esprimere, perchè l'alfabeto rimane comunque molto personale, ed è usato per leggere da chi ha una storia che necesssariamente muove la conoscenza, e decripta segni e colori tanto da dargli quel significato, e non altro.
Andrea cesella le sue fotografie, già piene, con lo strumento della parola e della musica, e mai mi è sembrato che qualcosa fosse superfluo, o non inerente.
E questo può succedere solamente se di base c'è solidità tecnica e chiarezza di intenti.
Resta per me , tratto distintivo, più degli altri, il colore, a cui per la maggior parte delle volte Andrea demanda immediatamente la sensazione, la suggestione di una situazione ritratta, e poi mai contento, incide, perfeziona, ricalca, modella sul proprio sè mai fermo, la commistione impegnativa e mai scontata di note e parole.
Quando guardo le sue foto, io mi fermo.
E non capita con tutti.
Lucy