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Mostra online di Francesco Torrisi "Solleone"

Mostra online di Francesco Torrisi "Solleone"

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Mostra online di Francesco Torrisi "Solleone"

Francesco Torrisi

SOLLEONE
***
"Cuocere un uovo sull’asfalto arroventato?… credetemi, si può.
Siete tutti invitati ad assistere, basta venire in Sicilia quando arriva il vento caldo da sud che noi chiamiamo in modo poco politicamente corretto... africano.
Un vento bollente, che nasce secco correndo tra le dune del Sahara, ma che nel suo muoversi verso nord, lambendo le onde del mare del Canale di Sicilia, si carica dell’inevitabile evaporizzazione dell’acqua del mare.
Quando sbarca sulle nostre coste, è un vento carico di umidità e di sabbia. Mai violento, ma irremovibile e costante.
Un vento che è arrivato a far toccare al povero mercurio arroventato dei nostri termometri limiti da Guinness: 50° all’ombra… scusate se è poco.
Provate ad entrare in una sauna ed a restarci per l’intero arco della giornata… in quei giorni noi ci stiamo in sauna e senza pagare!!! (se lo sapessero i leghisti diventerebbero ancora più verdi... di bile... accusandoci di essere i soliti approfittatori a loro spese).
L'unico pensiero che si riesce a formulare è uno di speranza: che arrivi presto la notte per far scendere di qualche grado la temperatura. Una piccola speranza che ci accompagna nelle ore più dure e che immancabilmente si trasforma dopo il calar del sole in una grande delusione.
Sono giornate in cui, come i meharisti insegnano, lo stare al chiuso e con un bel po’ di isolante intorno ti migliora la vita. Meglio i 37° gradi corporei…che i 50° esterni. Difficilmente in questi giorni troverete balconi spalancati e tapparelle alzate.
C’è chi vende “ombra” a metro quadro… e c’è chi la compra per disperazione e se c’è ancora chi vuol vendere la Fontana di Trevi, è bene che venga da noi durante questi giorni... è l’unica chance per trovare compratori.
Quando capitano questi giorni tutto si ferma e nello stesso tempo tutto traballa alla vista, dovuto al furore della temperatura che fa vibrare l’aria come acqua bollente in una pentola. Avere qualche miraggio non è poi una eventualità così remota.
Le città si fermano, in campagna non c’è attività tranne per le spiagge che registrano il tutto pieno, ma sembrano piuttosto popolate da una miriade di formichine mute ed immobili che paiono tentare un suicidio di massa per annegamento. Tutti stanno a mollo all’acqua attenti a mostrare alla vista ed ai raggi del sole solo la testa. Anche i bambini, solitamente ingovernabili ed irrefrenabili in spiaggia, rallentano di molto le loro normali attività motorie. Quelle rare sono effettuate rigorosamente sotto l’acqua piuttosto che sopra.
Anche gli uccelli si fermano. I cieli sono stranamente sgombri, soli e silenziosi. Neanche un cane per strada, avendo solitamente un istinto di conservazione migliore del nostro.
Sparisce anche l’azzurro del cielo, si rifiuta di apparire. Al suo posto c’è un parapiglia di masse grigie ed informi che non si possono neanche definire nuvole… è piuttosto la rappresentazione del nulla.
Fortunatamente questi periodi sono rari in Sicilia. Quando arrivano durano 2 o 3 giorni al massimo per poi ristabilire la normale temperatura estiva. Da noi “normale” vuol dire 35/40 gradi, sono sempre tanti, ma accompagnati dalla normale brezza marina che rende vivibile la maggior parte delle ore della giornata è tutto un altro stare al mondo... credetemi.
Questi scatti sono un semplice tentativo di raccontarvi la mia Terra quando viene colpita da questo infernale vento africano.
Tutto si ferma, gli uomini e gli animali si trasformano in “cose”... come i personaggi di un presepe scordato lì dall’ultimo Natale, semplicemente lasciati nel posto sbagliato nel momento sbagliato.
Lo stesso Sole sembra non muoversi più e persino il tuo respiro... sembra fermarsi"
(Francesco Torrisi).

Commenti 43

  • Maurizio Vicedomini 20/03/2011 2:30

    Un salto nel tempo di oltre 40 anni, quando trascorrevo le estati sulle colline che dominano Amalfi ... ho ben presente i pomeriggi con la luce accecante del sole e i colori quasi annullati, proprio come in questa tua selezione di foto.
    Ti invidio nell'essere riuscito a rappresentare un'atmosfera lunga una stagione, semplicemente di grande impatto ...
  • Fulvio Pellegrini 06/12/2010 8:45

    hai ragione tu ...si sente il caldo da qui.
    Atmosfere senza tempo..un piacere degli occhi..uno sguardo senza fretta che lascia l'osservatore ad indugiare sui particolari...è difficile dire qualcosa in più dopo quanto è stato sottolineato da altri. Complimenti sinceri per il tuo lavoro Francesco
    F.
  • Elvio Bartoli 01/05/2010 0:48

    Bella carrellata di campagne siciliane, in cui lo sviluppo dell'immagine, con il bianconero orientato all'infrarosso, sottolinea l'atmosfera rovente e silenziosa.
    Nella tua presentazione ti soffermi molto sulle temperature estive. Conosco un poco la tua isola per esserci stato parecchie volte e, a mio avviso, il clima diventa davvero impossibile solo quando cala lo scirocco. Ricordo ancora la fine di agosto del 2007, e gli incendi che la sera coloravano i Nebrodi...
    Complimenti sinceri per il tuo lavoro.
    Elvio :)
  • Giuseppe Manganaro 26/04/2010 12:38

    Da un pò di tempo (pigrizia e un pò di stanchezza invernale) sono assente su Fc.
    Oggi, forse complice la bella giornata, mi è venuta voglia di fare un "monitor" tour fotografico, e con piacevole sorpresa ho scoperto la tua mostra online.
    Ti confesso che, guardando le tue foto e leggendo il tuo razionale, qualche gocciolina di sudore mi ha bagnato la fronte. Con vero terrore mi hai fatto rivivere quei giorni infernali, che da buon siciliano ( ma con termostato tarato in Norvegia) conosco perfettamente e temo!
    Grande lavoro Francesco, coinvolgente, intenso e raffinato, come i tuoi lavori fotografici sanno essere!:-)
    Giuseppe

  • Maurizio Zoldan 26/04/2010 0:56

    Una mostra davvero bellissima. Ho osservato con molto interesse tutte le immagini, e le trovo tutte molto belle. Alcune sarei curioso di vederle nei colori naturali, ma certamente, per questa mostra, l'omogeneità del tono diventa fatto caratteristico. Bravo, sembra proprio di cogliere il calore, gli odori, i sapori dei luoghi...
    MauZ
  • Giulietta Luise - Giuly 23/04/2010 16:40

    una serie molto bella.... hai trasmesso il senso del calore, il suono delle cicale, il profumo del grano e la meraviglia di posti nei quali regna oltre al sole anche la natura e il silenzio..... permettimi solo di dirti che mancava un cestino con un bel panino accompagnato da un buon nero d'avola :-)
    complimenti sinceri!
  • Andrea Minichini 22/04/2010 12:36

    lavoro rigoroso eppure lieve....
    mi ti immagino a cercare spazi e proporzioni in ogni singola foto ...e con la termica di cui parli...
    ...sicuramente avevi un intercapedine con raffreddamento a liquido intorno le meningi..:-)
    ..è il movie che riesce a rappresentare la stratificazione dell'aria alterata nella sua omogeneità, dal calore...
    e l'aria si muove..
    ebbene ...ogni singola foto riesce a dare questa sensazione....anche senza rappresentarla ..
    ......grande intuizione nella cromatica..( c'è post infrarosso forse)...nell'esposizione tendenziale hi....
    ....nella scelta delle "cose"..
    ...e tutto è velato da un sentimento d'attesa senza limiti..con occhi a fessura e sudore..di cambiamenti che tardano..di sguardi all'orizzonte ..
    ...gran lavoro di fascino , il tuo...complimenti sinceri.
    A.
    ps...ho sete.:-)
  • adriana lissandrini 22/04/2010 11:16

    Non conosco la tua terra purtroppo, se non attraverso le fotografie, spesso delle belle cartoline o descrittive di usi e costumi, ma questo aspetto quasi 'africano' non l'avevo mai visto....Ci sento tanto amore pur nella descrizione cruda delle condizioni difficili climatiche e della conseguente dura vita che vi creano..Immagini scabre, essenziali, perfette dal punto di vista tecnico e pregne di
    sentimento,
    complimenti Francesco, ti manifesto la mia ammirazione
    Adriana
  • SempreGio 22/04/2010 7:20

    Una sensibilità che ci avvolge con l'Amore per la tua terra... tanti fotogrammi sospesi fra Poesia e quotidianità in un tempo che sembra rallentare sotto l'effetto di un Sole cocente... attimi che diventano Storia fra i pixel impressi adesso nella nostra memoria... mi è piaciuta molto, vivi complimenti
    Gio
  • Tommaso Vicomandi 21/04/2010 16:57

    complimenti Francesco un bel lavoro !
    trovo molto belle la 5 la 6 e 7 dove viene fuori tutta la luce ed il calore presente in quel momento.
    la 8 con quelle pale eoliche immobili lascia un bel po' a pensare.....

    ....ma vuoi vedere che i pannelli fotovoltaici li hanno montati in Islanda ed in sicilia hanno preferito il vento al sole ??? ........ ????
    credo che sia un lavoro che rappresenta pienamente il titolo che hai dato..
    bravo
  • eLLeFFe 21/04/2010 16:32

    CLAP !!! CLAP!!! CLAP!!

    davvero un'ottimo lavoro...lascio un commento a questa...
    ma che abbraccia tutte quelle proposte...curate e da gustare tutte assieme...
    una bella nota introduttiva per un lavoro davvero speciale
    bravo lo sei già....per cui rinnovo i miei complimenti
    ciao
  • gigi cabiddu brau 21/04/2010 14:14

    adoro quelle giornate torride da te descritte....anche da me non si scherza. Non so il motivo ma quell'aria calda sfiora i miei sensi e la nostalgia di momenti da me vissuti o da altri raccontati mi assale e assaporo l'essenza della vita......tutto questo sta per ricominciare.
    vivi in una terra meravigliosa ...______gc
  • Renato Orsini 20/04/2010 23:56

    perfetta rappresentazione del concetto espresso!
    ottimi scatti ben elaborati per un racconto davvero efficace!
    complimenti Francesco!
  • Gero Merella 20/04/2010 23:08

    Splendida..
    Paesaggi semplici ma molto particolari.
    Complimenti sinceri.
    Gero.
  • lorenza ceruti 20/04/2010 22:22

    questa mancanza di umanità...è molto indicativa!
    sembra che il tempo...non trascorre!
    un lavoro davvero molto al di sopra!
    GRAZIE infinito per averlo proposto!