Peille a strapiombo sull'imponente crinale roccioso. (da Viaggio nella Terra della luce)
Un'escursione in quelle terre più volte rinviata; mi bastò una semplice cartolina, tanto da rimanere catturato nel suo miraggio; Peille, un paese arrampicato nel vallone che si crea tra il Col di Saint-Bernard e il Col de la Madone de Gorbio a ridosso della Costa Azzurra tra: Roquebrune-Cap-Martin e Mentone.
Fu un sogno covato per anni, finché arrivò il periodo delle vacanze, quel giorno avevamo già visitato Sant'Agnès e Gorbio, era mia intenzione chiudere l'anello e raggiungere la tanto desiderata meta; Peille, così particolare, almeno lo era nella mia immaginazione.
Disponevo di una cartina approssimativa, poche righe non ben definite per seguire un percorso sommario, ma in questi posti le descrizioni non servono, è la Natura la vera padrona, lei si riappropria dei suoi spazi e noi ci dovemmo adeguare con un itinerario alternativo.
Dopo una successione di tornanti apparve Peille, lo spettacolo fu davvero mozzafiato, così arroccato su uno strapiombo sui versanti del vallone del fiume Faquin ,con rocce dalla forma bizzarra e vuoti da capogiro, aggrappato alla roccia sorge il piccolo borgo, dove l'antico medievale emerge in ogni angolo del paese: le case di pietra che si incontrano nel centro abitato, e gli scorci sono tutti testimoni di un glorioso passato.
In questo suggestivo villaggio dove sembrava che il tempo si fosse fermato: con vicoli pavimentati a ciottoli, ponti levatoi, ripide stradine impercorribili in auto e case medievali in pietra addossate una all'altra e creavano l'atmosfera di un luogo davvero affascinante!
Estrapolato da (Viaggio nelle terre della luce)
Sospel 17 agosto 2007 venerdì
Peille
...Finalmente la strada inizia a scendere, e così pure l’acqua del radiatore della nostra Alfa, prima di una piccola galleria in fondo a uno strapiombo si vede l’abitato di Peille in tutta la sua grande scenografia.
Una sovrapposizione di mille solai a ridosso di una parete rocciosa, sulla verticale di un orrido tipo le Marmitte dei giganti di Fossombrone, pietre nude e grigie, tetti rossi di tegole tra il verde della selva intorno e il blu sereno del cielo pulito, un borgo perfetto, un villaggio medievale sospeso su una terrazza di pietra, poi un brulicare di piccole case rosate incorniciate da una scenografica parete calcarea.
Questi paesi che all’interno si assomigliano un po’tutti, sono a pari merito interessanti, inseriti in uno spazio quasi metafisico, dopo l’impatto iniziale, si aprono con i loro usi e costumi quotidiani, dove tutto offre spunti alla mia immaginazione
Mi soffermo nella piazzetta posta all’interno, per buona parte oscurata da un grande platano, con le sue caratteristiche ombre frastagliate che sul selciato creano arabeschi, in questa genuina realtà non potevano mancare un gruppo di anziani che giocano al "pentaque" a ridosso di una zampillante fontana con acqua freschissima...
chantal Montmasson in Ghiroldi 19/02/2015 9:42
Bellissimo paese! Non vorrei abitare nella prima casa sulla sinistra ! CiaoLucia Durante 13/02/2015 22:49
Indubbiamente in questi paesini si vedono scene che per noi cittadini sono di un altro mondo. Oltre alle pietre anche i comportamenti dei pochi abitanti stabili sembrano quelli di secoli fa. Molto belle le rocce strapiombantiElisabeth Hase 13/02/2015 20:19
Sieht aus wie ein Schwalbennest am Hang und ist wunderschön. LG ElisabethClaudio Micheli 13/02/2015 13:14
Ottima presentazione.Ciao
Annamaria Regia 13/02/2015 12:23
mi piace molto la ripresa dall'alto del paesino,complimenti per la foto .
buon san Valentino , Annamaria
claudine capello 13/02/2015 12:05
gli abitanti di questi posti nel entroterra vivono in un altra dimensione , te l assicuro ...complimenti bella panoramica documento e souvenir cl