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angelapercaso


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Commenti 2

  • roland gruss 23/11/2014 17:01

    interessante serie und aufnahmen

    wünsche dir einen ruhigen restsonntag
    lg roland
  • Enrico Dalbosco 23/11/2014 10:05

    Una foto-documento, Angela, che dimostra una grande sensibilità nei confronti di un problema sociale scottante e più che mai attuale - sensibilità confermata dalle altre due foto sullo stesso tema, "Eppure devo mangiare" e "La forza di vivere" con la relativa commovente didascalia.
    eppure devo mangiare
    eppure devo mangiare
    angelapercaso
    la forza di vivere
    la forza di vivere
    angelapercaso

    Tu dici (in "La forza di vivere") di averle scattate "con il cellulare" e senza "nessuna pretesa fotografica"... ma l'occhio (l'istinto) del fotografo, cara Angela, è sempre "acceso", anche nelle condizioni più disperate e proibitive (la Storia della Fotografia insegna...) E le tue foto, e soprattutto questa, lo dimostrano.

    L'immagine mostra, in primo piano, una donna ferma di bicicletta davanti a due cassonetti; dietro si intravvedono cartelloni pubblicitari, autoveicoli parcheggiati, alberi spogli, una strada sopraelevata, un traliccio per antenne...
    Quello che mi colpisce in questa composizione è "la compostezza": non sembra una foto "rubata in tutta fretta" (come le altre due) ma più meditata, più rassegnata, ma non per questo meno com-movente.
    Qui la donna appare quasi protetta dai cassonetti che ha appena esplorato, tra lei e noi si forma quasi "una stanza" protetta dalla parete dei cassonetti - qui ci sentiamo molto vicini a questa sconosciuta, che forse si è resa conto della nostra presenza e che sta per ripartire con la sua povera spesa...
    E a farcela sentire così vicina concorrono anche altri aspetti squisitamente "visuali", come il contrasto tra la composizione perfettamente equilibrata e lo squallore di quest'angolo di periferia, come la descrizione così puntuale della sporcizia accumulata sul cassonetto, o il degrado dell'asfalto; e come lo stridente contrasto tra la disperata indigenza mostrata in primo piano e i simboli della "felicità" e del benessere mostrati, o evocati, sullo sfondo: il camper, le automobili, i telefonini, i cartelloni pubblicitari, "Aria di Natale!"; e - non ultimo - riveste un certo peso anche il trattamento ruvido e incisivo del bianco e nero.

    Un'immagine molto interessante, intensa e com-movente, brava Angela!
    E.Dalbosco