Riflessi alla bolognese III
30 de gener de 2010, a les 12:47h
Canon EOS 40D, objectiu EFS 17-85mm f/4-5.6 IS USM
1/100 f/8.0 ISO400 DF 50mm
I lunghi portici mi hanno permesso di percorrere buona parte delle strade al riparo dalla neve. E la neve mi ha permesso di fotografare bei riflessi nei portici...
Bologna, Emilia-Romagna, Italia
Bologna è la città dei portici: oltre 38 km nel solo centro storico [3]. Li si trova in quasi tutte le vie del centro e la loro origine è in parte da attribuirsi alla forte espansione che ebbe la città nel tardo Medioevo, quando la città e la fiorente università divennero un polo ambito per studiosi e letterati di tutta l'Europa, ma anche per la popolazione proveniente dalla campagna.
Di qui la necessità di sfruttare al meglio gli spazi e aumentare la capienza delle case espandendo i piani superiori al piano terra, dapprima con la creazione di sporti in legno sorretti da travature, e successivamente da portici sorretti da colonne. Peraltro i portici, come anche in altre città vicinanti, costituirono anche un sistema pressoché spontaneo di camminamenti coperti, consentendo perciò di percorrere buona parte delle strade al riparo da pioggia e neve. Esse furono anche un mezzo per l'espansione di attività commerciali e artigiane. Ritenere che la nascita del portico sia solo una diretta conseguenza delle necessità espansionistiche del tessuto urbano è però fare torto ai principi di saggia amministrazione urbanistica che hanno dimostrato gli allora rettori della città. Anzi dobbiamo rilevare la loro lungimiranza e la loro capacità di predisporre dei servizi per tutti, richiedendo un sacrificio alla proprietà privata (i portici sono eretti su suolo privato e la loro manutenzione è di pertinenza del proprietario della casa annessa alla struttura portilizia) obbligandola alla costruzione delle case coi portici e al loro uso pubblico. Un curioso editto del 1288, secondo il quale nessun nuovo edificio doveva essere privo di portico, specificava che questi dovevano essere alti almeno 7 piedi bolognesi (2,66 metri), questo per permettere il transito di un uomo a cavallo. Identica anche la larghezza minima. A queste misure non si attenne scrupolosamente la popolazione più indigente che in alcuni casi riservava 1 o 2 piedi alla propria dimora obbligando i cavalieri transitanti a chinare il capo.
kira2501 23/03/2012 7:02
ein herrlicher Zauber von Licht und SchattenLG Ute
Juan Villalobos Cabrera 02/02/2010 23:21
Bonitos reflejos, aunque hubiera tratado de evitar el movimiento de vehículos y personas. Te hubiera quedado de 10...(en mi modestísima opinión)Sonja So. 02/02/2010 11:53
Gut gewählte Perspektive.LG Sonja
adriana lissandrini 01/02/2010 23:29
Molto ben eseguita, bravo!Adriana
Adele D. Oliver 01/02/2010 23:00
Great point of view, beautiful reflections, and I see snow beyond the colourful columns.a hug, Adele
Helga Noll 01/02/2010 21:33
Eine schöne Spiegelung auf dem nassen Boden. Molto bella!elena codina 01/02/2010 20:39
Hermosos reflejos.Un abrazoClaudio Micheli 01/02/2010 18:23
Splendida questa visione di Bologna!...molto interessante anche la didascalia.Ciao
Maria João Arcanjo 01/02/2010 14:17
Molto bella! Bravo!beijinhos
MJ
antonio naranjo ojeda 01/02/2010 13:34
buen encuadre y buena foto saludos