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Santino Mineo


Free Account, Venezia

S. GIORGIO

Particolare di un carretto siciliano a bagheria.
Ebbi l'onore di conoscere "Minico Ducato" quand'ero fanciullo.
Nel 2009 e' morto il piu' grande dei fratelli Ducato.


Era "un pitturi di carretti", uno degli ultimi artisti che con maestria ha decorato per sessant'anni uno dei simboli siciliani riconosciuti in tutto il mondo. Minico Ducato è morto a Bagheria a 83 anni. Dei quattro fratelli che lavoravano nella bottega di famiglia, in vita rimane adesso solo Giuseppe,che tutt'ora lavora a bagheria. Gli altri due Onofrio e Giovanni sono scomparsi negli anni scorsi.

Ricordava Minico: "mio padre aprì la sua bottega nel 1895, allora le veline si usavano per disegnare le scene che poi andavano riportate sul legno del carretto. Le prendevamo dai libri, ma i soggetti li sceglievano i carrettieri in base alle loro inclinazioni personali e ai loro gusti". "Se a qualcuno piaceva la lirica ci metteva per esempio le scene della Cavalleria Rusticana, - aggiungeva - se gli desideravano le gesta eroiche optava per le avventure dei paladini. La scelta era importante, perché quei disegni erano lo status symbol del carrettiere per tutta la sua vita lavorativa".

Agli inizi del '900 a Palermo percorrevano le strade piu' di cinquemila carretti. "Nelle sponde, nelle ruote, nella cassa in cui predominano il giallo, il rosso, il verde e il turchino, vi sono - dicevano i Ducato ai loro allievi - i colori della passione, del sole, dello zolfo, delle arance e dei limoni, delle angurie e dei ficodindia, del cielo e del mare, della lava che sgorga dall'Etna e della focosità dei siciliani".

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