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"Senza titolo" di Diego Barbieri

"Senza titolo" di Diego Barbieri

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"Senza titolo" di Diego Barbieri

Nonostante diversi commenti sulle foto ai bambini, che vanno dai più entusiasmanti a molto negativi, ci provo.
Scatto colto al volo.
Sono loro che alle volte ci possono dare spunti per rinfrescare la nostra speranza, verso il futuro e ciò cui andiamo incontro. Un'idea già esplorata, ma da reinterpretare in continuazione, per tenerla sempre a mente, in particolare nei periodi difficili.

Dati di scatto:
Nikon D90
Iso 200
100mm
f/5.6
1/160 sec

Scatto RAW
Post CAPTURE NX e GIMP
Crop, desaturazione luminosità, correzione alte luci, maschera di contrasto.


di Diego Barbieri

Commenti 6

  • Aldo Feroce 24/04/2009 21:08

    io ritengo ancora valido il discorso di Agora' che volge a parlare di una foto senza la maschera di chi l'ha fatta.
    credo che lo staff faccia bene a proporrere generi e risultati diversi tra loro
    questo aiuta ad una critica + sana e sincera
    ogni autore dovrebbe presentare il meglio in questo spazio di quello che puo' per migliorarsi e migliorasre chi legge.
    tante cose sono possibili ma quelle che contano è lo scatto presentato e quello che si sarebbe potuto è rimandato alla prossima presentazione sperando che si sia capito il senso altrimenti sarebbe una sconfitta!!!
  • Maricla Martiradonna 24/04/2009 15:10

    INTERVENTO DELL'AUTORE:

    "Ho parlato di scatto al volo, non per giustificarmi, ma solo per spiegare il motivo di un aspetto che è, in modo evidente, di disturbo. Apprezzo sempre moltissimo qualsiasi contributo, sono proprio alla ricerca delle osservazioni come quella di Aldo e mi sembra che questa foto abbia fatto emergere degli aspetti interessanti.
    La foto è stata scattata cercando proprio di fare quanto descrive Aldo, all'improvviso e in un ambito molto disturbato, ovvero in mezzo a molte persone che passeggiavano.
    In questa situazione non ho avuto il tempo di fare scelte particolari, come quella di decidere se esporre per le luci o per le ombre... E' vero che lo scatto non è stato pensato e preparato, ma è una di quelle situazioni che ti si presentano all'improvviso e l'idea matura in un istante, non avendo a disposizione l'attrezzatura ideale allo scopo (stavo scattando paesaggi...) e regolata in modo non opportuno. Nonostante questo ho provato a ottenere il meglio possibile.
    Mi piace molto il suggerimento di stringere sul gesto dei due bambini, che si tengono per mano. Effettivamente questo e la strada che hanno davanti dovrebbero essere i temi centrali.
    Grazie ancora a tutti".
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  • Aldo Feroce 23/04/2009 12:18

    ho osservato la foto ed ora ho letto anche l'intervento dell'autore e l'intervento di Francesco.
    Dire: fare uno scatto al volo cosa significa?
    non deve essere una scusante perche' non è utile per migliorarsi ...qui non si mangia nessuno...nessuno è pagato e si cerca di dare dei contributi.
    Si le emozioni ,quelle che i bambini possono darci sono tante e sta a noi poterle riprenderle al momento giusto
    non serve un ottica particolare ...uno guarda che ottica si ha ad esempio la + economica attualmente in circolazione un 18/55 e decidiamo di scattare un momento come questo
    la prima cosa da fare è assicurarsi una postura comoda per lo scatto ,che non si abbiano insieme alla macchina altre cose in mano per cui uno possa dire scatto fatto al volo.
    Fatto questo si cerca in casi come questo "frame " proposto di eseguire degli scatti a raffica in modo da catturarne uno buono e superiore ad altri.
    quello che serve in una foto come questa e' arrivare alla mano stretta dei due + vicino possibile lasciando quanto + sfuocato si possa dietro per dare + importanza a quel gesto.
    per farlo senza dover dire non avevo il tele o qualcosa di meglio c'è bisogno della volonta' dell'autore di riconoscere il limite che si ha a disposizione per ottimizzarlo
    tutto qui
    spero che la prossima non sia uno scatto al voloma ...pensato
    Aldo
  • Francesco Torrisi 21/04/2009 19:02

    mi permetto dare 2 soluzioni "postume" all'autore.
    Vero è che se non sei in sala posa, le foto vengono colte al volo e di istinto...a me capita spesso e sovente rosicarmi le mani declamando infiniti "se...."
    L'alternativa è procedere in camera oscura, che sia quella tradizionale (schermando e/o sotto/sovra esponendo la carta) o in camera oscura "digitale"
    QUI non si sta parlando di digital editing !!!
    Il primo esempio è solo una sovraesposizione del pavimento a compensazione della bruciatura.
    La seconda soluzione è di usare il buon vecchio sistema della vignettatura...
    Lascio a voi ragionarci su se le due soluzioni possono essere compatibili con la finalità dello scatto che l'autore ci ha appena esplicato.
  • Maricla Martiradonna 21/04/2009 8:48

    INTERVENTO DELL'AUTORE:

    "Grazie per le critiche e i commenti alla foto, come sempre costruttive e utili per imparare a fare meglio. Lo scatto è stato realmente colto al volo, sgomitando tra le persone a passeggio, purtroppo non sono riuscito ad esporre per le luci e a non 'bruciare' il selciato. In post non sono stato in grado di ottenere risultati migliori e l'immagine corretta appariva troppo artificiale.
    Uno degli scopi da raggiungere con le nostre foto è quello di 'usarle' per raccontare delle emozioni, e non è detto che questo ci riesca sempre :-), perlomeno così come vorremmo".
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  • Carlo Atzori 21/04/2009 1:04

    Selciato o cemento completamente sovraesposto...micromosso sugli elementi di contorno...viraggio in BW approssimativo e non adeguato....soggetti troppo centrali...niente di nuovo come racconto visivo a parte due bambini che camminano mano nella mano.....non mi arriva nessuna emozione, mi dispiace.