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(...) vedi che si trasforma questo lembo / di terra solitario in un crogiuolo. / Un rovello è di qua dall’erto muro. / Se procedi ti imbatti / tu forse nel fantasma che ti salva: // si compongono qui le storie, gli atti / scancellati pel giuoco del futuro. / Cerca una maglia rotta nella rete / che ci stringe, tu balza fuori, fuggi! / Va, per te l’ho pregato, - ora la sete / mi sarà lieve, meno acre la ruggine …
Eugenio Montale, In limine
(...) Ignoro se / la mia inesistenza appaga il tuo destino, / se la tua colma il mio che ne trabocca, / se l'innocenza é una colpa oppure / si coglie sulla soglia dei tuoi lari. / Di me, di te tutto conosco, / tutto ignoro.
Eugenio Montale, Ex voto
Il limen montaliano: soglia sacra, margine e linea di confine, metafora di speranza, spiraglio e via d'uscita.
E' stare ai confini del dicibile, pur protendendosi a volte verso di essi fino al limite del loro oltrepassamento; limite sul cui crinale, ad un passo dall’abisso del silenzio, sorge la parola, e trema il filo del canto. (...)
Il sublime è, etimologicamente, ciò che sta sub limine, sotto la soglia, immediatamente al di sotto di un margine, di un confine e di un limite – per quanto in sé e per sé superiori, elevati, eccelsi –, verso cui la parola o il gesto, la forma o il colore, il suono o il silenzio si protendono quasi eroicamente, senza poterli mai raggiungere. Sublimi sono il discorso, o il suono, o la forma che si innalzano, o cercano di innalzarsi, al di sopra di sé, pur restando – proprio perché sono titanicamente, come Prometeo inchiodato alla rupe, condannati a restare – sempre al di sotto dello spazio o del regno rarefatti, luminosi, innominabili, oscuri per eccesso di luce, che li sovrastano.
E' l'aspirazione a trascendere (non necessariamente in senso metafisico) i limiti della forma e dell’espressione, senza per questa vanificarle, annullarle, azzerarle, come l’avanguardia forse nei suoi esiti e nelle sue applicazioni.
La poesia non può, a ben vedere, che essere – nel senso più lato, nella più vasta delle accezioni, nella più ampia raggiera di direzioni possibili – sublime, nel suo tendere oltre il segno, la superficie, la parola, oltre la scorza dello scontato, dello strumentale, dell’ordinario, anche a costo di addentrarsi nelle regioni deserte del silenzio. Sublimi sono, poi (Subliminal Self li chiamavano, prima di Freud, certi psicologi inglesi), l’inconscio, il subconscio, l’Es, l’Autre, che nutrono, per quanto criticamente filtrati dalla soglia consapevole della riflessione e dell’espressione, l’avventura artistica."
La volontà della fotografa mira forse a ben altri orizzonti. Alla faccia di E. Montale e di tutti quegli scribacchini esistenzialisti!
Complimenti!
M.
C'e solo curiosità in questo sguardo ? No, anche tanta voglia di crescere e di diventare grandi per poter affrontare le sfide del mondo.... non sanno che il bello e' proprio alla loro età. Bello scatto e bella, bella serie.
Ciao cara, a presto ! Marty
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Mariana Magnani 01/01/2011 23:11
(...) vedi che si trasforma questo lembo / di terra solitario in un crogiuolo. / Un rovello è di qua dall’erto muro. / Se procedi ti imbatti / tu forse nel fantasma che ti salva: // si compongono qui le storie, gli atti / scancellati pel giuoco del futuro. / Cerca una maglia rotta nella rete / che ci stringe, tu balza fuori, fuggi! / Va, per te l’ho pregato, - ora la sete / mi sarà lieve, meno acre la ruggine …Eugenio Montale, In limine
(...) Ignoro se / la mia inesistenza appaga il tuo destino, / se la tua colma il mio che ne trabocca, / se l'innocenza é una colpa oppure / si coglie sulla soglia dei tuoi lari. / Di me, di te tutto conosco, / tutto ignoro.
Eugenio Montale, Ex voto
Il limen montaliano: soglia sacra, margine e linea di confine, metafora di speranza, spiraglio e via d'uscita.
E' stare ai confini del dicibile, pur protendendosi a volte verso di essi fino al limite del loro oltrepassamento; limite sul cui crinale, ad un passo dall’abisso del silenzio, sorge la parola, e trema il filo del canto. (...)
Il sublime è, etimologicamente, ciò che sta sub limine, sotto la soglia, immediatamente al di sotto di un margine, di un confine e di un limite – per quanto in sé e per sé superiori, elevati, eccelsi –, verso cui la parola o il gesto, la forma o il colore, il suono o il silenzio si protendono quasi eroicamente, senza poterli mai raggiungere. Sublimi sono il discorso, o il suono, o la forma che si innalzano, o cercano di innalzarsi, al di sopra di sé, pur restando – proprio perché sono titanicamente, come Prometeo inchiodato alla rupe, condannati a restare – sempre al di sotto dello spazio o del regno rarefatti, luminosi, innominabili, oscuri per eccesso di luce, che li sovrastano.
E' l'aspirazione a trascendere (non necessariamente in senso metafisico) i limiti della forma e dell’espressione, senza per questa vanificarle, annullarle, azzerarle, come l’avanguardia forse nei suoi esiti e nelle sue applicazioni.
La poesia non può, a ben vedere, che essere – nel senso più lato, nella più vasta delle accezioni, nella più ampia raggiera di direzioni possibili – sublime, nel suo tendere oltre il segno, la superficie, la parola, oltre la scorza dello scontato, dello strumentale, dell’ordinario, anche a costo di addentrarsi nelle regioni deserte del silenzio. Sublimi sono, poi (Subliminal Self li chiamavano, prima di Freud, certi psicologi inglesi), l’inconscio, il subconscio, l’Es, l’Autre, che nutrono, per quanto criticamente filtrati dalla soglia consapevole della riflessione e dell’espressione, l’avventura artistica."
La volontà della fotografa mira forse a ben altri orizzonti. Alla faccia di E. Montale e di tutti quegli scribacchini esistenzialisti!
Complimenti!
M.
sarght 14/12/2009 14:23
bel taglio,mi piace,
complimenti!
federica sanna 10/12/2009 15:20
bellissimawoman in (e)motion 21/11/2009 22:04
È meraviglioso!alessandro bachini 16/11/2009 15:56
una foto che quasi parla!!! bravisisma!SaraOcchi 16/11/2009 0:38
...sembra attendere solo una carezza quella manoVito Riggi 14/11/2009 21:15
Una grande serie, bellissime tutte.Questa poi è talmente dolce che letteralmente rapisce.
Complimenti davvero.
Buona serata e buona domenica.
mario gabbarin 14/11/2009 16:06
Molto bella.Guglielmo Rispoli 14/11/2009 12:59
grande tagliobellissima immagine
mi piace
ciao Gug
emanuele pisati 14/11/2009 12:49
è il "il taglio stretto" che mi piace maggiormente.gli occhi del bimbo e la coriosità traspaiono.
ciao
Emanuele
Elvio Bartoli 14/11/2009 9:00
Il mondo ha una speranza...Elvio :))
Martina Sandrini 14/11/2009 6:13
C'e solo curiosità in questo sguardo ? No, anche tanta voglia di crescere e di diventare grandi per poter affrontare le sfide del mondo.... non sanno che il bello e' proprio alla loro età. Bello scatto e bella, bella serie.Ciao cara, a presto ! Marty
Federico Cirillo 14/11/2009 3:22
Beautiful!+ + + + +
Dino Sorbo 13/11/2009 22:55
bella inquadratura di uno sguardo biricchinoMarco Polticchia 13/11/2009 18:30
meraviglia Lucy....occhi di bimbo....meraviglia!!