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the visitors series

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Commenti 9

  • Paolo Barbaresi60 12/09/2018 17:03

    è un grande onore questa tua proposta, ed è ancor più bello l'accostamento a questi grandi ARTISTI,che devo dire in tutta onestà,mi hanno formato.
  • ann mari cris aschieri 12/09/2018 11:02

    SELEZIONATA PER L’ARCHIVIO DELLE MUSE
    http://www.fotocommunity.it/temi/archivio-delle-muse/20562


    E’ sempre un po’ azzardato assimilare la fotografia all’arte. Però lasciami dire che molte tue fotografie e progetti, per la forte tendenza al minimalismo, le grandi campiture in cui domina il grigio f.e.
    kampus
    kampus
    Paolo Barbaresi60
    e perchè rivelano un sicuro background di conoscenze, rimandano spesso alle moderne correnti della West Coast americana.
    Molte ricordano opere riconducibili alle nuove frontiere americane apertesi verso la fine degli anni 30 per un processo assimilatore della tradizione artistica del vecchio continente, dovuto al contributo apportato dalla moltitudine di cervelli fuggiti dall’Europa messa sotto minaccia dai venti di guerra e dalle leggi razziali.
    In questo contesto volevo parlare specificatamente di Edward Ruscha perché questa foto mi ha rimandato ad alcune sue opere come “Year After Year” e “a Few Palm Trees” : 14 Palme fotografate e inserite in un catalogo: https://www.artgallery.nsw.gov.au/collection/works/187.2015.a-ii/
    Non di meno un accostamento potrebbe essere fatto tra la tua The Interstate
    the interstate.
    the interstate.
    Paolo Barbaresi60
    (nella quale si avverte anche una leggera allusione a Hopper) e le Gasoline Stations da lui fotografate strada facendo, lungo il percorso che lo portava dall’Oklahoma a Los Angeles, sulle orme del fotografo Walker Evans, inseguendo il mito delle “ Filling stations” proclamato già anni prima da Marinetti nel suo Manifesto del Futurismo.
    Ruscha aveva solo 19 anni ed all’arte era moderatamente interessato quando nel 1956 partì per la West Coast e diede inizio al suo sogno iscrivendosi a una scuola d’arte.
    Arrivando trovò nuove strade già tracciate; la Pop Art aveva da poco fatto irruzione dalla Gran Bretagna; il Minimalismo, lo Spazialismo, L’Arte Concettuale e l’ Action Painting già davano il loro apporto negli ambienti artistici d’avanguardia. E l’euforia della California, per un ragazzo proveniente dallo Stato rurale dell’Oklahoma, fu certamente un elemento propulsore per la sua creatività. Col diploma conseguito negli studi d’arte iniziò a lavorare come grafico pubblicitario, esperienza che influenzò oltremodo il suo stile, in cui la nitidezza del tratto divenne per sempre il suo marchio di fabbrica.
    Sono sempre luoghi qualunque quelli da lui prescelti, perlopiù di passaggio e privi di presenza umana, ma pur nell’estrema semplificazione, Ruscha aggiunge lievi sfumature alle campiture piatte tipiche dell’arte pop, conferendo più profondità all’insieme e rendendolo più ricco di suggestione. Di questi luoghi anonimi in particolare attirarono la sua attenzione le stazioni di servizio, soggetto che negli anni ‘60 era di assoluta novità. Tra i suoi quadri simbolo si ricorda una composizione spaziale a grande campitura grigia, colorata con polvere da sparo, e riportante la scritta “Year after Year” , il cui significato è rimasto a tutt’oggi enigmatico.
    Ruscha sta per compiere 80 anni, la sua ascesa è stata formidabile, e il suo record d’asta è vertiginoso: oltre 20 milioni di dollari ad esempio per il suo “Smash” un olio su tela riprodotto in diverse varianti : https://www.moma.org/collection/works/34150 .
    Attualmente è in corso una mostra alla National Gallery di Londra dedicata ai suoi lavori di paesaggista, eseguiti tra gli anni ‘60 e ’90, tutti in formato cinematografico, in cui gli edifici della metropoli offrono una visione desolata e metafisica del grande “sogno americano “.
    Grazie di avermi offerto il pretesto per parlare di arte contemporanea, un argomento complesso e in continua rivalutazione che molte tue foto mi stimolano ad andare a investigare meglio.
    CIAo!
    • Aldo Moglie2313 12/09/2018 14:24

      Lo trovo un giusto e doveroso riconoscimento, che sancisce  e riconosce, in parte, l'opera di questo personalissimo autore, e brava Cris.
      Un sempre scomodo a te saluto.
             Aldo
  • Marc Erpelding 26/07/2018 21:31

    Left alone...
  • behak 26/07/2018 15:44

    great one

    greetings, behak
  • Aldo Moglie2313 26/07/2018 11:42

    Altra foto delle tue, dove le componenti qualità e contenuto sono sempre presenti.
    Un saluto.
    Aldo
  • Tonino Di Marzio 26/07/2018 10:53

    BN di classe!
  • Dü49 25/07/2018 22:31

    Resistance of nature against concrete.
    Regards
    Reiner
  • Andy Kaja 25/07/2018 22:28

    Molto bella, quella palma fa quasi tenerezza con tutto quel cemento intorno.

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Exif

Fotocamera Canon EOS 70D
Obiettivo EF-S18-55mm f/3.5-5.6 IS STM
Diaframma 8
Tempo di esposizione 1/250
Distanza focale 18.0 mm
ISO 100

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