Una delle dodici "Marie"

Una delle dodici "Marie"

La leggenda vuole che nel 943, sotto il doge Pietro Candiano, fosse ancora uso veneziano celebrare tutti i matrimoni in un solo giorno dell'anno. Le spose partivano in corteo acqueo dall'Arsenale per raggiungere i promessi mariti che le attendevano alla chiesa di San Nicolò al Lido.
Quell'anno i pirati triestini, con una temeraria scorreria, assalirono il corteo in laguna e rapirono le spose con tutti i corredi e le doti. I rapitori si nascosero per godere il bottino nella laguna di Caorle, ma vennero raggiunti dalla spedizione che gli inferociti veneziani avevano approntato già poche ore dopo il ratto e furono tutti trucidati sul posto. Le spose furono riportate alla cerimonia. Per ricordo della fulminea vittoria fu imposto tributo a dodici famiglie patrizie di provvedere ogni anno alla dote di dodici fanciulle veneziane povere scelte fra le più belle, nel senso specifico di virtuose che venivano simbolicamente battezzate come "le Marie".
La festa delle "Marie" è stata recentemente reintrodotta nell'ambito del Carnevale veneziano.