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Mehran Falsafi


Free Account, FIRENZE

x x x

a proposito degli scarti…

…voi come fate con le foto che vi piacciono, le trovate espressive e valide, ma sono tecnicamente scarse (?) certo, si possono tenere per se, non pubblicarle... ...però molto spesso accettiamo di buon grado delle foto tecnicamente impeccabili anche se dicano poco o nulla!


Modella: Neda

http://www.youtube.com/watch?v=OnI-yNge1S0

...

commosso profondamente dal commento di

Commenti 27

  • Stefano Cavazzini 20/06/2012 8:17

    Condivido lo splendido commento di Giulia, che da quando ci conosciamo considero una maestra di viti senza uguali.
    Nemmeno io sono un fotografo, non di quelli con la F maiuscola per intenderci, ma vorrei lo stesso dare un mio modestissimo parere. Tu stesso dici che la perfezione di una foto sta nel mezzo di una ipotetica scala graduata, a destra sta la tecnica fino alla perfezione tecnica, a sinistra stanno le emozioni, quelle che ti possono dare la visione (possibilmente non superficiale, per favore dedichiamo più tempo ad interrogare una foto) della foto, fino alla commozione pura. Se io sposto l'indice verso destra, verso la perfezione tecnica quasi sempre (non sempre per fortuna) la foto diventa più una bellissimo ma freddo documento, che fa spalancare la bocca per lo stupore, per la perfezione, uno stupore che però ben presto svanisce, che non ti lascia sapore alcuno in bocca. E allora, anche per me, visto che è raro raggiungere il giusto equilibrio fra perfezione tecnica ed emozioni, meglio provare a spostare l'indice verso sinistra, e cercare di regalare emozioni profonde e durature a chi guarda l'immagine, quelle emozioni che ti arricchiscono sempre un pochino. Scusa dello spazio rubato...anche per me la centrale e la più ricca d'emozioni, la più vera, perché non vedo nessun filtro fra il fotografo e la ragazza
    Ciao Stefano
  • Anna Boeri 15/06/2012 12:00

    Che bello vedere questa tua foto in copertina!
    Un abbraccio!
    Anna
  • Daniele Scarponi 15/06/2012 11:00

    Grande Mehran! tre foto splendide!! complimenti x la copertina!!! :D
    Ciao
    Daniele
  • marisa marcellini 15/06/2012 10:43

    Caspita che poemi, io mi limito a dire che mi piace molto l'idea e la realizzazione, ciao
  • Renzo Baggiani 11/06/2012 16:31

    P.S. - Dimenticavo di farti rilevare che non ho mai detto che queste tre tue immagini fossero davvero scarti. Non lo penso di certo delle due laterali!
    Non te l'avevo detto prima perché, a mio giudizio, non era questo il punto della questione.
  • Renzo Baggiani 11/06/2012 15:10

    Non c'è niente di cui tu debba scusarti, l'importante è chiarirsi per quel che è possibile, sempre.
    Anche per me è un gran piacere conversare (anche se per ora solo virtualmente) con te, non dubitare. Il piacere di parlare di questi temi, in effetti ostici o almeno difficili, è per me invece un piacere grandissimo, al pari di quello di scattare le foto.
    Complimentti per l'immagine quasi fotografica cui hai saputo dar forma con efficaci parole ("E' un po' come voler trascinare qualcuno ...ecc. "). Confesso che mi ha indotto un salutare, aperto sorriso!

    Ancora, grazie di tutto anche a te e a presto, per ulteriori tanti e cari abbracci...
  • Mehran Falsafi 11/06/2012 14:41

    Caro Renzo, dei commenti lunghi non posso certo lamentarmi io che sono rinomato per lasciarli sempre ed ovunque. Vorrà dire che uno trova tempo e l’interesse per lasciarli ed altri avrebbero la facoltà di leggerli.
    Mi riferivo agli altri utenti cui avevi accennato, e dicevo non bisogna scordarsi che molti lasciano commenti in modo spensierato, poco impegnativo ed in sintesi ciò che nel caso pensano. Magari, a mio parere, non sarebbe caso di coinvolgerli direttamente per poi di rapida sequenza accostare le loro idee ad una sorte di ismo. È un po’ come voler trascinare qualcuno in una cerimonia ufficiale quando è a spasso con un paio di jeans.

    Da parte mia mi scuso se ti avessi mal interpretato, ti prometto di leggere ancora i tuoi interventi. A me fa immensamente piacere disquisire con te! Ti reputo un appassionato intellettuale con cui si può discutere di tutto, apertamente e piacevolmente.

    Ringrazio nuovamente dei tuoi interventi e del tempo che mi hai dedicato.
    Un abbraccio mio caro!
  • Renzo Baggiani 11/06/2012 8:49

    Carissimo Meharn, ci sarà modo e tempo per implementare quel che vedi di semplicistico nelle mie opinioni. Oltretutto è stato scritto molto in merito ed io ho solo cercato di sintetizzare come meglio potevo. Dimentichi che avevo premesso subito che mi allargavo in una argomentazione, oltre le mie solite righe, per assecondare ed emulare la traettoria di tiro, la traccia, che avevi usato tu. D'altronde i miei commenti sono abbastanza più lunghi della media ma mai sono stati così lunghi come questi che ho postato per confrontarli con i tuoi che non scherzano, né per ricchezza di spunti né per lunghezza.

    E' curioso che io mi trovi a condividere tante cose che dici e che, però, tu mi rimandi contro come se io ne avessi preso le distanze.
    Anch'io credo di essere un sentimentale, ma se mi metto ad interpretare ciò che un qualsiasi comunicante, per esempio un fotografo, cerca di comunicarmi con la sua foto rovesciandoci sopra la mia esistenzialità, non comprenderò mai la sua.
    E la comunicazione non avviene!
    I miei sentimenti finiscono per prevaricare i suoi, quelli che la sua di esistenzialità aveva proiettato nell'opera. Ed ecco che i miei sentimenti sono diventati sentimentalismo (ismo, appunto) che impedisce di capire l'altro. E oltretutto, di capire anche i messaggi "inavvertiti" che il potere o chi per lui mette "ad arte" nella comunicazione visiva ( e non solo, naturalmente). Ad arte, significa qui, "apposta", "volutamente", "con furbizia" insomma. Un modo di dire che non ho certo inventato io e tu, caro amico, che fai? Giochi sull'equivoco di parole per un facile sofismo, atto a ispirare un teorema che non mi appartiene (vedi tuo penultimo paragrafo, di cui riprendo sotto).

    "In quanto all'arte ... ecc...ecc." non devi fare certo a me queste prediche sulla tecnica. Si evince chiaramente dal mio precedente commento che sono d'accordo che la tecnica sia al servizio dell'autore. Siete voi a dire che non è al servizio di nessuno visto che sostenete che per comunicare per fotografia sia superflua (quando piuttosto è solo “inavvertita”) . Quindi hai ragione a dire che "la risposta potrebbe star qui". Se ne prenda atto!
    Sono proprio io a dire e scrivere da decenni che anche chi non è consapevole della tecnica e dei principi della composizione può essere un grande fotografo e questo avviene senz'altro perché l'emozione ed il sentimento sono l'utero dell'arte (mi sembra persino banale ammetterlo!). Il problema è come capirlo quel fotografo.

    Il fatto è che i principi espressivi dell'arte (che chiamiamo impropriamente regole o tecnica o altro) e le nostre emozioni e i nostri sentimenti più profondi hanno la stessa matrice, che è la Natura.
    ARS IMITATUR NATURA IN SUA OPERATIONE. Sottolineo “in sua operatione”, ovvero .. l'Arte deve imitare la natura non tanto nella ripetizione delle forme esteriori delle cose ma nei suoi processi creativi, informativi, espressivi. Regole (se proprio vogliamo chiamarle così, ma è un termine che puzza!) che quindi sono “a priori”, già impresse nel nostro “profondo”
    E qui si apre tutto un universo che rovescerebbe tanti luoghi comuni, se solo si riuscisse a parlarne ma l'esperienza mi insegna che ciò è difficile, perché ci bisticciamo in preamboli degni di una gran Torre di Babele che crollerà, quella sì anche prima di tante nostre convinzioni che si porterà dietro.

    Con immutata stima e amicizia e un grande abbraccio qui “sospendo” (altro che aver sparato tutte le cartucce precipistosamente!!!), amico Meharan!
  • Mehran Falsafi 11/06/2012 3:51

    Renzo, carissimo, anzitutto ringrazio per il commento, ricco di argomenti interessantissimi. Ringrazio soprattutto per il tempo e la cura che hai avuto nel proporre questi argomenti.

    Personalmente ho molto piacere di leggerti ed apprezzo le tue idee, nonostante nel punto in cui ti confronti con altre idee, diverse dalle tue, mi sembri un attimino precipitoso. Considera, mio caro, che in genere gli utenti pubblicano una breve sintesi delle proprie opinioni, ciò non li rende semplicioni.

    Ad ogni modo, Renzo, ben venissero le convinzioni di ognuno, senza però scordarsi che esse sono fatte per crollare. Non è una frase fatta, né una previsione ipotetica, ma il principale concetto cui genera il sapere umano. È nella contraddizione che si mette in moto ogni genere di ricerca, guai se le nostre convinzioni la ostacolassero.

    Io ad esempio sono “consapevolmente” un sentimentale, ed esserlo mi aiuta a convivere il mio lato razionale senza grossi conflitti, perché accetto e considero di buon grado anche l’altro io, e così via tranquillamente individui ed idee agli antipodi. Non so se il processo all’inverso sia poi così attuabile, temo proprio di no.

    Accetto al limite l’aggettivo, ma trovo il termine sentimentalismo spesso e volentieri di facile uso non da chi è moderatamente razionale ma chi della ragione fa eccesso all’opposto.

    Il valore di un’idea non supera mai quello del “contenitore” delle idee. L’individuo che ama vedersi e vedere i suoi simili al centro dell’universo deve prima di tutto salvaguardare quel contenitore.

    Fin qui sembrerebbe un bisticcio tra i termini, ma ti assicura che non è nelle mie intenzioni, tanto è che al di là della forma in cui ti sei espresso do assolutamente atto alla ragione per cui ti trovo infastidito, se non addolorato, e cioè lo strumentalismo del potere ad attingere profitto dalla fragilità umana, ma non è un atteggiamento vecchio quanto il mondo (?) ; i monarchici alzavano le bandiere, i cardinali ed ayatollah facevano e fanno tutto in nome di Dio ed i politici in nome della democrazia…

    Bruciassimo le bandiere, le cattedrali e le moschee, diventassimo tutti comunisti, anarchici o fascisti, il potere si muterà, si adeguerà!

    Il potere, mio caro Renzo, è razionalità allo stato puro! Non ha sentimenti! Il fatto che faccia leva sui sentimenti umani dimostra solo che cerca la via meno costosa per insediarsi, altrimenti userebbe la forza senza pensarci due volte! Ma nella stessa misura cui strumentalizza i sentimenti della gente li teme. Tu dimmi se l’ago della bilancia nelle rivolte popolari pende dalla parte della ragione! Tu dimmi se davvero nella ragione umana riconosci la stessa forza dei suoi sentimenti! Se mai umanità riuscisse a trovare un solo elemento di unità e solidarietà se non attraverso i sentimenti comuni!

    Il fatto di essere usati, derubati, traditi e violentati in base ai nostri sentimenti non mostra che avessimo torto ad averli. Non significa che siamo sciocchi, superficiali,,, una massa di stupidi,,, ma semplicemente vittime del potere che con ogni mezzo farebbe lo stesso, se non peggio. Perché quindi rinunciare a quel unico lato che ci unisce,,, e vai a saperlo quando e se mai l’umanità riuscisse ad unirsi intorno alla ragione altrui!

    In quanto all’arte, c’è e c’è sempre stata l’arte della corte e del potere, ed è sempre esistito l’arte indipendente. Quest’ultima è sempre stata attaccata, denigrata, etichettata dai ismi e mortificata, banalizzata. Io rifiuto di chiamare Arte il fregare la gente, anche s’è stato fatto ad arte! Credo che l’emozione ed il sentimento siano l’utero dell’Arte, che abbia ragione Maurizio nel porre la questione servo / padrone, e che senza una buona tecnica possa nascere una buona foto, che la stessa con buona tecnica sarebbe un’ottima foto, ma che una foto tecnicamente ottima senza riuscire ad emozionare sia semplicemente un esercizio, forse ragionevolmente un capolavoro!

    Credo che la perfezione stia sempre oltre… e che si possa vederla solo attraverso la finestra del laboratorio degli errori!
  • Renzo Baggiani 10/06/2012 22:26

    Carissimo e saggio Mehan,
    si può prendere in esame la tematica che mi sta a cuore anche sotto l'aspetto da cui, con una profondità che ti contraddistingue, tu hai preso le mosse, nella tua pregevole nota.
    Cominciamo col dire che condivido in pieno la premessa ed accetto la sfida di restare su questa linea per sostenere le mie argomentazioni o, almeno, un certo aspetto se pur non indifferente di esse.
    A fine degli anni '60 emerse un movimento di pensiero, di cui facevano parte anche grossi e grandi personaggi della filosofia che diceva: “Bisogna rimettere l'Uomo al centro del Sistema”.
    Io nel mio piccolo ero tra quanti ci credevano e che, al contempo, non si negavano le difficoltà insite nell'attuare questa giusta aspirazione. Era per me chiaro che pariteticamente (si fa per dire) sarebbe stato inevitabile che il Sistema, ovvero Il Potere, si attivasse per scongiurare questa ipotesi . Non mancavo di segnalare il pericolo a parenti, amici e colleghi e per tutta risposta mi prendevo l” “epiteto” che mi affibbiavano: - Comunista stai zitto! -. Era l'epoca che aveva visto Don Milani lanciare l'allarme.- Se la gente comune vuol conservare i propri diritti deve acquisire le conoscenze e prima ancora la padronanza dei “linguaggi” che le esprimono e le trasmettono. Inutile ricordare quanto Don Milani fu subito perseguitato dal Potere a cominciare da quello clericale (è un cattolico credente chi scrive queste righe).
    Ora stiamo vedendo come sono andate le cose. Al centro del Sistema che cosa abbiamo?... Il Profitto! Ovvero Produttività e Consum(ism)o. Seguo il tuo discorso dicendo che, quando credevamo di aver combattuto e vinto lo schiavismo, ad esempio, ci siamo ritrovati a doverne accettare una qualche forma che invece innegabilmente umilia e colpisce molti dei nostri lavoratori, giovani e meno giovani, oltre che un numero crescente di immigrati che eppure erano venuti da noi con il miraggio della dignità del lavoro e dei diritti civili. I conservatori (si fa per dire) del Sistema (che infatti doveva mutare per restare uguale) hanno saputo e potuto guidare le cose in questo senso screditando la democrazia, con la corruzione, l'istigazione al qualunquismo e al disimpegno politico e civile facendo leva sul sentimentalismo (vedremo come) padre del populismo che ormai è una vera minaccia delle nostre democrazie.
    Hanno saputo persino creare, con la loro cultura, in seno alle masse stesse, alla gente, falsi progressisti da una parte e veri e propri conservatori/reazionari dall'altra che del populismo si fanno sempre più forti.
    Se io fossi il Deus Ex Machina del Sistema e del suo Potere, avrei fatto conto di mezzi straordinari che la persuasione di massa non aveva mai avuto prima nella storia dell'umanità: le immagini tecniche.
    Ovvero la fotografia ed i suoi derivati, cinema e televisione. In due parole magiche: mass media.
    Immagini, che per il fatto di attingere direttamente dalla realtà attraverso una macchina danno il senso di rappresentare sic et simpliciter la realtà. Di essere un messaggio diretto della natura che bypassa direttamente la corteccia cerebrale aggirandone la capacità critica. I messaggi visivi mescolati poi ad arte con le parole diventano un mezzo potentissimo non solo di comunicazione ma di condizionamento delle masse: i mass media, grazie al linguaggio mutuato dalle immagini tecniche la cui madre è la fotografia, più delle tradizionali forme d'espressione prima conosciute, presentano il fenomeno delle “comunicazioni inavvertite”, che sono all'origine dei due due grossi fenomeni della massificazione e della strumentalizzazione.
    Ecco all'ora la cultura del sentimentalismo. Il sentimentalismo giustifica tutto, quando c'è il sentimento non occorre altro, non importa analizzare niente. Pervade ogni forma di comunicazione, è il catalizzatore di tutte le comunicazioni inavvertite perché il sentimentalismo è anche preconcettualità. I sentimenti si codificano e possono quindi essere facilmente evocati per fungere da strumento dei massmedia al fine di manipolare, perché la gente a cui hai svegliato a bella posta un sentimento non vede più coi propri occhi e non ascolta più con le proprie orecchie (come aveva profetizzato Isaia già 700 anni prima di Cristo)
    Ebbene, leggendo i commenti che hanno seguito il mio, leggo tutta una serie di volontarie abdicazioni e rinunce all'analisi della forma e del linguaggio per abbandonarsi completamente al sentimentalismo, non senza palesi o inavvertite contraddizioni.
    Su questo fronte io sto combattendo da 27 anni.. Potrei rispondere con mille argomentazioni a ciascuno di questi commentatori.
    Andando sul concreto dico a tutti una cosa. Voi (contraddicendo ognuno il vostro modo di operare e la tensione che in realtà vi anima nel farlo) dite che la fotografia che voi amate e cercate è un semplice ripetitore di emozioni. C'è un bambino che abbraccia la mamma e comunque lo fotografate siete bravi fotografi perché la semplice evocazione di quel sentimento nel fruitore gli provoca automaticamente l'emozione Ma c'è anche chi dice che non gli importa di essere buon fotografo e allora a costui dico che è sulla strada giusta..
    La fotografia quindi per voi non è un linguaggio autonomamente espressivo, cioè capace (attraverso la scelta di diversi modi di interpretare la scena) di avere una sua sintassi?
    Io invece ripeto che la fotografia è un linguaggio soggettivo di per se stesso,
    Che significa (caro amico Claudio L,) che la fotografia sa esprimere emozioni sue proprie oltre quelle della realtà E NON che poi ognuno nella fotografia ci può vedere quel che vuole e tutti hanno ragione (fino ad un certo punto può essere anche giusto ma non si può sconfinare nel bieco soggettivismo), senza un minimo tentativo di imparare a leggere e capire il linguaggio fotografico.
    Per concludere, un appunto sull'uso della parola tecnica.
    Possedere la tecnica non significa che tutto debba essere perfettamente nitido e a fuoco od obbedire a regole rigide stilate da chissà chi e chissà dove ma significa conoscere i vari modi che la fotografia permette (sfocatura ai vari piani e /o livelli, cioè profondità di campo, inclinazione della fotocamera fino a l rovesciamento, forzatura o alleggerimento dei valori tonali e cromatici, ecc. ecc,) , e di capire (istintivamente è meglio) quando e come usarli per significare con la maggior efficacia quel che consciamente o meno, inavvertitamente o meno, il nostro IO FOTOGRAFICO intende significare. Bellezza Fotografica come Efficacia della comunicazione!
    E qui, Mehran amico mio, mi fermo.
    Grazie dell'attenzione che da parte tua non non mancherà, e grazie a tutti quanti che in amicizia me la concederanno!
    P.S. - un esempio a caso di cosa intendo per tecnica, che poi significa Efficacia, che poi non è altro che Bellezza Fotografica: la mia ultima foto postata ...
    Street Portrait - n.0022
    Street Portrait - n.0022
    Renzo Baggiani
  • Maurizio Moroni (UKPhoto) 10/06/2012 19:25

    L'antico e immortale discorso del servo e padrone: chi siamo noi? Servi della tecnica o è la tecnica a nostro servizio affinchè si possa esprimere quello che mente e cuore vorrebbero comunicare?
    La risposta alla fine potrebbe star qui...
    Se noi siamo servi della tecnica allora è facile... sono da cestinare... se viceversa ciò che veramente conta è ciò che comunicano, il fatto che parlino direttamente ai tuoi occhi e a quelli a cui le proponi... il fatto che siano vive ed emotivamente spesse... beh... la tecnica avrà più spazio nelle prossime :))) Ovviamente per quale scelta propenda personalmente è chiaro... :) Maurizio :)
    P.S: tra l'altro sono anche decisamente belle oltre che comunicative!
  • Ewa.P 09/06/2012 13:51

    Ciao Mehran!le tecniche ma che roba è?una falsità alla perfezione che non esiste e che non trasmette niente!questi scatti e queste immagini di Nè parlano da se e donano delle emozioni fortissimi!nient'altro da aggiungere!bravissimo un caro saluto ed un abbraccio,ewa
  • davide canta 08/06/2012 21:44

    bellissima serie di scatti
  • Maria Vittoria Tombesi 08/06/2012 20:55

    sono una neofita, ma credo che uno scatto debba trasmettere emozioni al di là della tecnica e qui ci
    sei riuscito benissimo!!!
    A me piacciono tutti e tre gli scatti.
    Ciao Vittoria
  • RUFFINI SILVANO 07/06/2012 22:16

    La foto per me è assolutamente emozione..........!!
    e ritengo non sia la tecnica a trasmetterla.............!!anche se ammettto sia un'aspetto molto importante............!!
    è comunque tutto molto soggettivo ...........!!
    per quanto riguarda le tue immagini ..........le trovo tutte emotivamente coinvolgenti...........!!
    mai banali.......!! e fatte col cuore.......!!
    sento attraverso i tuoi scatti un grande senso di umanità..............!!
    e questo è quello che cerco e che apprezzo maggiormente in un'immagine.................!!
    un grande abbraccio...........!!
    ciao Mehran............!!




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