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Zanzara tigre egiziana – Aedes aegyptis Linnaeus, 1762

Zanzara tigre egiziana – Aedes aegyptis Linnaeus, 1762

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GABRIELE FEBBO


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Zanzara tigre egiziana – Aedes aegyptis Linnaeus, 1762

Ordine Diptera
Famiglia Culicidae
Genere Aedes
Sottogenere Stegomyia
Specie A. aegypti
Nomenclatura binomiale
Aedes aegypti
Linnaeus, 1762
Aegyptis appartiene alla famiglia dei Ditteri come anche le Mosche e tutte le altre specie di Zanzare.
La zanzara tigre egiziana è originaria dall’Africa e diffusa ormai in quasi tutto il mondo, specialmente nelle zone tropicali.
In Italia la troviamo solo in alcuni periodi dell’anno.
Per deporre le sue uova l’Aedis aegyptis ha bisogno di acque stagnanti ma pulite.
•La Zanzara tigre egiziana ha sviluppato con il tempo una specifica preferenza per gli ambienti umani, e l’uomo di conseguenza si è trovato ad essere la sua preda obbligata.
Le Zanzare della specie Aedes, ossia le zanzare tigri (egiziana, asiatica), hanno dimensioni molto simili tra loro, differenziandosi solamente per la forma delle striature bianche, meno vistose nella zanzara tigre egiziana. Sono solo le femmine a diffondere malattie quando
pungono e succhiano il sangue infettandolo.
• La suzione del sangue viene preceduta dall'immissione della saliva della zanzara, attraverso un canale salivare.
• La saliva delle zanzare in generale , stimola un aumento del flusso sanguigno oltre ad essere un potente anticoagulante e anestetizzante. In questo modo riduce i tempi della suzione vera e propria e può completare il pasto prima che la vittima se ne accorga.
Lo sviluppo della Zanzara tigre avviene nel periodo compreso tra i mesi di Aprile ed Ottobre, raggiungendo la massima densità sul finire dell'estate.
La zanzara adulta sfarfalla dopo circa 48 ore. Alle nostre latitudini l'intero ciclo di sviluppo può durare qualche settimana anche se in genere non supera i 10 giorni.
• la Zanzara tigre egiziana costituisce il vettore primario della febbre gialla e può trasmettere numerosi alpha-virus ed arbo-virus quali, ad esempio, il virus dengue ed il virus chikungunya.
• Si riscontra inoltre una sua forte resistenza a veleni comuni ed una straordinaria capacità di adattamento all'ambiente. Come prevenzione si suggerisce di non lasciare acqua nei sottovasi dei nostri balconi e di disinfettarli con candeggina.

Commenti 7

  • Macro-Jones67 12/09/2016 20:28

    Klasse hast du diese nicht gerade ungefährliche Schönheit festhalten können.
    BG Mario
  • Gianpaolo Pedersini 04/09/2016 1:16

    Ottima spiegazione e scatto, non facile visto le dimensioni del soggetto.
    Ciao!
  • Din G o 03/09/2016 13:42

    Das Makro der Tigermücke ist überzeugend gut. Sie ist wegen der Übertragung mehrerer Krankheitserreger gefährlich. VG Georg
  • patrick hyrailles 03/09/2016 10:56

    belle macro bravo
  • MauroV 03/09/2016 10:13

    A suo modo "sarebbe" anche carina, come insetto, ma non mi pare che faccia nulla per farsi amare...
    Molto interessante la spiegazione (tra l'altro io sapevo solo della variante asiatica, che mi pare molto più zebrata di questa)
  • Andy Kaja 02/09/2016 15:23

    Bella foto, ma la odio, sono spesso preda delle zanzare!
    Che dire la spiegazione non è affatto rassicurante.
  • roadrunner.xl 02/09/2016 15:11

    ein schönes Makro und ein interessantes Motiv, gefällt mir sehr
    LG vom roadrunner.xl

Informazioni

Sezione
Cartelle DIPTERA
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Exif

Fotocamera Canon EOS 5D Mark II
Obiettivo 150mm
Diaframma 2.8
Tempo di esposizione 1/500
Distanza focale 150.0 mm
ISO 400

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