...tutti ritratti in fb....sicuro...
uh.. :) ma che bello che è leggervi
io me
Paolo Luxardo
09.04.11
6
questo è l'unico autoritratto che mi sono scattato nella mia "giovane" vita, troppo brutto per riprendermi ma, pensandoci bene, fotografo proprio poco le persone, non sarà mica che trovo tutti brutti e preferisco i muri. la cosa mi fa pensare...
questo è l'unico autoritratto che mi sono scattato nella mia "giovane" vita, troppo brutto per riprendermi ma, pensandoci bene, fotografo proprio poco le persone, non sarà mica che trovo tutti brutti e preferisco i muri. la cosa mi fa pensare...
Cara Lorenza, non è per sminuire il tuo argomento ma, quando ho letto il titolo, nella fretta (e forse anche perchè sono "mezzo cecato"), ero rimasto entusiata perchè l'avevo letto come "l'esigenza di autoritirarsi". Pensa un pò... a volte... il caso... :-)
autoritirarsi...da cosa...scusa?
penso proprio ...al caso...:-D
Messaggio Modificato (21:26)
penso proprio ...al caso...:-D
Messaggio Modificato (21:26)
L’impulso (spesso irresistibile) di autoritrarsi è vecchio come il mondo.
In epoca medioevale gli artisti solevano inserire il proprio ritratto nelle scene di massa. Più rari, ma non infrequenti, anche le auto-raffigurazioni scultoree (Ghiberti, p. es.).
Con Leonardo da Vinci (tra gli altri) l’autoritratto, prima in un certo senso dissimulato, diventa esplicito, assurgendo al valore (e alla dignità) di “opera autonoma”.
Praticamente tutti gli artisti, in seguito, chi più chi meno, si sono confrontati con la rappresentazione della propria immagine. Per alcuni resta un fatto episodico; per altri costituisce un’importante (se non fondamentale) chiave di lettura dell’intera produzione artistica: Rembrandt, Goya, Van Gogh (oltre 50 autoritratti!), Frida Kalo, ecc. ecc.
La fotografia, naturalmente, non può che ampliare la platea delle persone in grado di “autoritrarsi”. Anche solo citare i “grandi” fotografi che lo hanno fatto fornirebbe un elenco ponderoso (Man Ray, Andy Warhol, Helmut Newton, …, tanto per citarne qualcuno).
Circa la proposizione iniziale, “perché autoritrarsi”, credo che sia l’intera storia dell’arte a fornire la risposta cercata. In definitiva chi si “autoritrae” non fa che perpetuare un’operazione che trova la più ampia legittimazione nell’intero “corpus” delle arti figurative; viceversa, sarebbe interessante conoscere le motivazioni di chi rinunzia a farlo.
.
In epoca medioevale gli artisti solevano inserire il proprio ritratto nelle scene di massa. Più rari, ma non infrequenti, anche le auto-raffigurazioni scultoree (Ghiberti, p. es.).
Con Leonardo da Vinci (tra gli altri) l’autoritratto, prima in un certo senso dissimulato, diventa esplicito, assurgendo al valore (e alla dignità) di “opera autonoma”.
Praticamente tutti gli artisti, in seguito, chi più chi meno, si sono confrontati con la rappresentazione della propria immagine. Per alcuni resta un fatto episodico; per altri costituisce un’importante (se non fondamentale) chiave di lettura dell’intera produzione artistica: Rembrandt, Goya, Van Gogh (oltre 50 autoritratti!), Frida Kalo, ecc. ecc.
La fotografia, naturalmente, non può che ampliare la platea delle persone in grado di “autoritrarsi”. Anche solo citare i “grandi” fotografi che lo hanno fatto fornirebbe un elenco ponderoso (Man Ray, Andy Warhol, Helmut Newton, …, tanto per citarne qualcuno).
Circa la proposizione iniziale, “perché autoritrarsi”, credo che sia l’intera storia dell’arte a fornire la risposta cercata. In definitiva chi si “autoritrae” non fa che perpetuare un’operazione che trova la più ampia legittimazione nell’intero “corpus” delle arti figurative; viceversa, sarebbe interessante conoscere le motivazioni di chi rinunzia a farlo.
.
certo Pollaci...ovviamente quello che hai scritto è interessante...anche se secondo me la "legittimazione" da parte della storia... è un po' relativa...
io chiedevo per ognuno di NOI che cosa significa autoritrarsi e non, visto che il sito pullula di autoritratti, e nello stesso tempo il sito pullula anche di chi non ha neanche un autoritratto nel suo portfolio...
capisco anche ...cmq...che non è facile...esprimere le motivazioni per iscritto...è più "facile" forse scattarsi una fotografia...:-)
Messaggio Modificato (13:29)
io chiedevo per ognuno di NOI che cosa significa autoritrarsi e non, visto che il sito pullula di autoritratti, e nello stesso tempo il sito pullula anche di chi non ha neanche un autoritratto nel suo portfolio...
capisco anche ...cmq...che non è facile...esprimere le motivazioni per iscritto...è più "facile" forse scattarsi una fotografia...:-)
Messaggio Modificato (13:29)
16.01.12, 13:34
Messaggio 23 di 163
Se posso ....provo a dire la mia
ne ho ho un paio nel mio portofolio (c'è anche la rima)
Penso che mettersi in gioco in alcune situazioni serva a rendere al meglio ciò che si intende esprimere.
Mi spiego meglio:quando preparo o immagino una foto dentro sò esattamente l'espressione che vorrei il soggetto assumesse
considerando che forse non è sempre facile trasmettere questo
al modello,ecco allora che ci mettiamo a disposizione di noi stessi per riuscire meglio( almeno si spera )nel tradurre in fotografia il nostro " io " di quel momento.
Messaggio Modificato (13:36)
ne ho ho un paio nel mio portofolio (c'è anche la rima)
Penso che mettersi in gioco in alcune situazioni serva a rendere al meglio ciò che si intende esprimere.
Mi spiego meglio:quando preparo o immagino una foto dentro sò esattamente l'espressione che vorrei il soggetto assumesse
considerando che forse non è sempre facile trasmettere questo
al modello,ecco allora che ci mettiamo a disposizione di noi stessi per riuscire meglio( almeno si spera )nel tradurre in fotografia il nostro " io " di quel momento.
Messaggio Modificato (13:36)
ogni tanto mettersi in gioco fa bene
Ok Lorenza. Hai chiesto "perché", ma prova tu per prima a esplicitare un perché.
16.01.12, 17:56
Messaggio 26 di 163
Potrebbe essere:
a) una questione di Narcisismo (far vedere al mondo "quanto so' bello/a)...
oppure...
b) la timidezza può... in parte... spiegare l'esigenza di "auroritrarsi". Il timido è... chiaramente... colui che ha difficoltà a relazionarsi con il prossimo e mancandogli "il coraggio" di "esporsi" in prima persona delega la propria immagine...
oppure ancora...
c) l'autoritratto come mezzo di non comunicazione ossia mostrarsi senza mostrarsi... ombre... deformità... riflessi... quasi uno sberleffo, insomma... che lasciano comunque una traccia residua di se!!!
a) una questione di Narcisismo (far vedere al mondo "quanto so' bello/a)...
oppure...
b) la timidezza può... in parte... spiegare l'esigenza di "auroritrarsi". Il timido è... chiaramente... colui che ha difficoltà a relazionarsi con il prossimo e mancandogli "il coraggio" di "esporsi" in prima persona delega la propria immagine...
oppure ancora...
c) l'autoritratto come mezzo di non comunicazione ossia mostrarsi senza mostrarsi... ombre... deformità... riflessi... quasi uno sberleffo, insomma... che lasciano comunque una traccia residua di se!!!
è che a dirlo uno si autoritrae..
pasquino...per favore...
esprimi un tuo pasquino-pensiero
Messaggio Modificato (18:56)
esprimi un tuo pasquino-pensiero
Messaggio Modificato (18:56)
"riafferma" a se stessi il proprio esistere, ....lo specchio è fugace, il ritratto e/o autoritratto persistente e "riaffermante"
Messaggio Modificato (15:52)