Mostra online Pollaci-Portaluppi "Immagini e storie" - 8. Mezzojuso II
Nella piazza Umberto I di Mezzojuso troneggiano due cattedrali che sono una la chiesa Dell’Annunziata, di rito latino, ed è posta più in alto, ha tre porte di ingresso, mentre la seconda è la chiesa di San Nicolò, di rito greco, ed è quella più vicina al piano della piazza. A Mezzojuso coesistono da sempre due realtà rappresentate dalla Matrice Greca, quella più antica, e dalla Matrice Latina, due realtà che non sono in conflitto o in tensione tra loro. Poiché anche l’Italia è un paese dualistico, però con tensioni tra il Nord e il Sud, Mezzojuso viene ad assumere una particolare importanza perché è la prova vivente che due opposti schieramenti non necessariamente debbano scontrarsi. Le persone, se non pilotate dall’alto, sanno trovare il giusto punto di equilibrio e di coesistenza. I nostri Governanti dovrebbero studiarsi bene la storia di Mezzojuso e imparare come sia possibile vivere pacificamente insieme. La realtà di Mezzojuso è però una realtà più complessa, in quanto almeno altre due forze principali entrano in gioco, e sono gli arabi o saraceni che, con l’emiro Abu al Fath Jusuf diedero origine al paese (inizialmente era solo un casale) e questo avvenne nel X secolo, o meglio le notizie scritte a noi pervenute sono datate a quell’epoca, orizzonte temporale comune a molte città italiane, sia del sud e sia del nord, e poi, dopo il 1400, dall’arrivo di Albanesi fuggiti all’invasione turca.
Quindi c’è una multi etnia in essere già da secoli, così come oggi anche sul territorio nazionale si sta creando una società multirazziale. L’invito ai governanti va quindi ripetuto affinché, per mezzo di una attenta analisi di Mezzojuso, si scoprano quale strategie da adottare per gestire più ceppi di diversa nazionalità.
© foto Carlo Pollaci
- © testo Geo Portaluppi
adriana lissandrini 24/03/2010 23:46
Li credevo paesi semplici, rurali, invece scopro che hanno delle perle architettoniche che Carlo valorizza con il suo b/n incisivo e fortemente contrastato. Molto interessante e condivisibile la profonda lettura di Geo della condivisione del territorio di ceppi diversi che coesistono in armonia da secoli fra di loro, puro esempioda seguire in tutto il nostro travagliato Paese...
Stefano Todde 22/03/2010 22:26
confermo ,foto che rendono merito a una bellissima regione.