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Rocca Roveresca a Senigallia ( da Tesori nelle Marche)

Rocca Roveresca a Senigallia ( da Tesori nelle Marche)

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Rocca Roveresca a Senigallia ( da Tesori nelle Marche)

Le Marche, tutte, sono uno scrigno di veri tesori, spesso poco conosciuti, così anche a ridosso della tanto trafficata "Spiaggia di velluto", è possibile ammirare questo gioiello: una Rocca fortezza che ha tanti segreti da svelare.

La Rocca Roveresca è ben tenuta, come pure lo spazio che le fa da cornice rendendo la sua visione interessante, oltre al prezzo del biglietto d'ingresso dal costo accessibilissimo: 2,00 €. per gli adulti e 1,00€. per i ridotti: una visita che ci riporta indietro nel tempo! (Un'ora spesa bene!)

Una splendida realtà situata al centro della città, si presenta imponente nella sua forma quadrilatera ove agli angoli campeggiano i quattro torrioni, coronati da beccatelli in pietra bianca, protetta da un largo fossato tenuto a prato, vedere la fortezza dall'esterno è un qualcosa che affascina.

Attraversando un lungo pontile si accede alla Rocca, le cui origini risalgono al periodo romano, intorno al 290 a.C., allora era una singola torre edificata per il controllo sulla costa adriatica, verso la meta del Trecento venne allargata a rocchetta per volere del cardinale Albornoz.

L' espansione della Rocca iniziò con il dominio malatestiano, ma fu nel Quattrocento che raggiunse il massimo splendore, quando negli anni fra 1474 e il 1501, Giovanni della Rovere, signore di Senigallia fece ricostruire la fortificazione, come la vediamo oggi, si presenta ricca di reperti architettonici risalenti alle varie epoche già elencate.

Se ad uno sguardo esterno la Rocca può sembrare una struttura regolare, il meglio di sé lo da sicuramente al suo interno, unico nel suo genere, una visita che può iniziare dai sotterranei, dove addentrarsi in questa fortezza è veramente un modo per ripercorrerne la storia.

La sua complessità prende forma al suo interno, dove la dislocazione degli spazi da l'idea di un labirinto; una realtà forse cercata proprio allo scopo di creare un senso di disorientamento in caso di assedio, ma la vera particolarità dell'edificio sta proprio nella sua composizione; risulta articolato in due rocche, l’una inglobata nell'altra, il tutto circondato da un'altra struttura destinata alla difesa militare.

Sulla parte seminterrata erano ubicate le prigioni pontificie, poi locali per la conservazione di derrate alimentari, quali: grano ed altri cereali, in un'ala appartata si nota un grande camino che era adibito alla preparazione del pane, poi l'appartamento per gli ufficiali e le milizie.

Salendo una scala a chiocciola si arrivava all'appartamento ducale, dove varie sale sono ad uso museale e per esposizioni di mostre d'arte, rimanendo a dir poco incantati, (anche se non ci sono mobili o pareti dipinte), per l'atmosfera che trapela da ogni singola stanza!

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Informazioni

Sezione
Cartelle Andar per Castelli
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Exif

Fotocamera Canon EOS 400D DIGITAL
Obiettivo ---
Diaframma 11
Tempo di esposizione 1/125
Distanza focale 18.0 mm
ISO 100