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Santino Mineo


Free Account, Venezia

VAJONT VI°

Alla fine degli anni '50 la comunità era profondamente legata all'economia agricola tradizionale,integrata con il piccolo commercio ambulante.

A cavallo tra gli anni '50 e '60, la SADE realizzò il progetto di utilizzo della valle del Vajont come bacino artificiale.
Venne così innalzata nella stretta forra del Colombèr una diga a doppia curvatura di 265 metri, la più alta del mondo,all'epoca.
Nel 1960, in coincidenza dell'inizio del primo invaso di collaudo, ebbero luogo delle frane.
Venne cosi disposto il monitoraggio del versante instabile, dell'stensione di due milioni di metri quadrati.
Vennero fatte ulteriori indagini e prove di impatto su un modello in scala.
Si continuò comunque a collaudare il serbatoio eseguendo un secondo riempimento nel '62 ed un terzo nel '63.
Nel mese di ottobre del 1963 l'imminenza della frana era evidente.
Non vennero adottate adeguate misure di protezione della popolazione.

Misure della Diga ad "arco"
Altezza 264,6
Quota massimo invaso 722,5 m slm
Quota massima 725,5 m slm
Invaso totale 168.715.000 m3
Invaso utile 150.000.000 m3

Larghezza in sommità 3,4 m
Larghezza alla base 22 m
Altezza 264,6 m

NB
La parete della diga che si vede qui è la parte dove era piena d'acqua, la parte della diga visibile come si vede è circa 80 metri.Il resto è ricoperto dalla frana.

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