VAJONT VII°
L'impatto
La frana che si staccò dallle pendici settentrionali del Monte Toc aveva dimensioni gigantesche: con un fronte superiore a due chilometri, una larghezza di almeno 500 metri,ed una altezza media di circa 250, essa trasportò a valle oltre 270 milioni di metri cubi di rocce e detriti .
Tale massa, se venisse asportata da 100 camion, calerebbe di 1 millimetro al giorno:a tali ritmi,per rimuoverla completamente sarebbero necessari 7 secoli.
La frana aveva, oltre alle enormi dimensioni, anche una elevata velocità:avanzando a circa 65 km/ora, in pochi secondi, risalì lungo il versante opposto per più di cento metri, sbarrando la valle e modificandola in maniera definitiva.
Al momento del disastro, l'altezza dell'acqua in prossimità della diga era pari a 240 metri e il serbatoio conteneva poco più di un terzo della capacità di invaso totale.
La forza d'urto della massa franata creò due ondate che si abbatterono una verso monte, spazzando le frazioni lungo le rive del lago e l'altra verso valle.
Quest'ultima superò lo sbarramento artificiale innalzandosi sopra di esso fino a lambire le case più basse di Casso,poste 240 metri sopra la diga.
Si incanalò quindi nella stretta gola del VAJONT, acquistando sempre maggior velocità ed energia;all'uscita della gola, la massa d'acqua, alta 70 metri e con una velocità di circa 96 km/ora, si riversò nella valle del Piave radendo al suolo il paese di Longarone ed alcuni villaggi vicini.
Le vittime di questo tragico disastro,avvenuto in meno 5 minuti, furono 1908.
Ezio Fumanelli 03/11/2010 9:37
Molto realistica,spaventosa.
Complimenti
Ezio
Francesco Pascuzzi 14/10/2010 18:35
..molto bella..rende l'idea!!..ciaociao
francesco
vittorio L 23/09/2010 23:14
Un grande documento storico di una tragedia che ben ricordo !!!Ho visto poche immagini così chiare e precise di quella enorme frana !!
Vittorio
Guglielmo Rispoli 20/09/2010 21:46
grande Santinosempre impegnato
ricordo il tragico evento
le pochissime immagini in TV
e il ritorno di quella tragedia
ad ogni apparire di forma comunicativa
complimenti per l'iniziativa
ciaoGuglielmo
Francesco Torrisi 20/09/2010 11:01
Mi ricordo gli eventi...non il giorno esatto della tragedia (avevo solo 3 anni), ma mi ricordo che guardai le foto riproposte in occasione della apertura dei processi dal settimanale OGGI (quando raccontava le storie italiane ..e non gli odierni "cortili", cari al costume moderno che celiamo sotto l'inglesismo gossip). Mi ricordo che l'evento si stampò nella mia memoria di fanciullo.Si, fu una catastrofe immane..e come spesso capita (vedi terremoto del Belice), colpì la notte. Senza possibilità di scampo. Con la popolazione chiusa nelle loro case.
Si appurò che fu il risultato di molteplici errori, come ben ricordi anche tu. Possiamo solo sperare che tutte quelle morti siano servite almeno a creare una corrente di pensiero: la Natura non puoi controllarla ne tanto meno domarla....noi siamo un piccolo "corpuscolo" difronte alla Sua potenza.
L'unico approccio possibile è il rispetto per la Sua grande forza...con tutto quello che ne consegue in fatto di approcci e precauzioni da prendere.
Grande Santino, ho seguito con interesse tutta la serie ben accompagnata dai tuoi cenni storici. FC ne ha guadagnato in qualità.
Donato Mengarelli 19/09/2010 23:00
Dire che è impressionante mi sembra un eufemismo.Ottima testimonianza.
Paride Pierini 19/09/2010 22:32
Apprezzo questo tuo lavoro... !!!!Paride
Ambra Menichini 19/09/2010 21:56
reportage interessantissimo..........fa venire i brividi solo a pensarcigrazie Santino per aver condiviso
A & G
adriana lissandrini 19/09/2010 21:00
ottima anche questa.....bel lavoro!lucy franco 19/09/2010 20:56
imponente....e terrificante.Bravo