26.10.10, 14:16
Messaggio 16 di 71
per chiara ab... non è una questione soggettiva. l'etica non lo è mai... mi stupisco di sentire una affermazione di questo genre che reputo oltremodo qualunquista e retoricamente inutile e sterile ....
poi fotografia non è sinonimo di arte .... sarebbe come dire che tinteggiare una stanza sia la stessa cosa di dipingere....
l'arte non esiste come categoria assoluta ... esistono solo gli artisti.
Personalmente ritengo che questo tipo di confusione capiti spesso a chi non conosce a fondo l'argomento su cui si cimenta a scrivere.
Messaggio Modificato (15:40)
poi fotografia non è sinonimo di arte .... sarebbe come dire che tinteggiare una stanza sia la stessa cosa di dipingere....
l'arte non esiste come categoria assoluta ... esistono solo gli artisti.
Personalmente ritengo che questo tipo di confusione capiti spesso a chi non conosce a fondo l'argomento su cui si cimenta a scrivere.
Messaggio Modificato (15:40)
(no foto a: (paesaggi tipo screen saver di windows xp))
...solo la volgarità è infotografabile....amenocché non sia per un serio e buon motivo...
:-)))
:-)))
e la volgarità non è una questione di soggetti...ma di visione.
(sono d'accordo con te)
Messaggio Modificato (20:00)
(sono d'accordo con te)
Messaggio Modificato (20:00)
La fotografia,questo nostro hobby,non ha barriere,lo dimostrano i più grandi reporter,lo dimostrano i più grandi pittori,lo dimostrano i più grandi scultori,l'arte non ha confini,solo gli ottusi hanno confini......si possono avere idee diverse questo si,Ma perchè non si può congelare uno storpio,talvolta la sua immagine è superiore a uno sforzo sportivo,è più sincera,è più vera un'immagine di un povero che rovista nella spazzatura o è più vera un'immagine di un manichino con un'abito da 3.000 euro?
Ma ragazzi fatevi un giro serio nel mondo della fotografia quella che immortala qualunque cosa e la rende magica.
Consiglierei a qualcuno di voi un giretto nel portfolio di Fulvia Menghi,c'è un servizio che parla,vi dice tutto quello sopracitato.
Ricordatevi che vi voglio bene.
Ma ragazzi fatevi un giro serio nel mondo della fotografia quella che immortala qualunque cosa e la rende magica.
Consiglierei a qualcuno di voi un giretto nel portfolio di Fulvia Menghi,c'è un servizio che parla,vi dice tutto quello sopracitato.
Ricordatevi che vi voglio bene.
26.10.10, 20:32
Messaggio 21 di 71
..........d'accordo con Luca ed inevitabilmente d'accordo con Paolo...e basta con questa storia degli storpi...la vita va raccontata tutta ...ma ad una condizione ...di avvicinarsi a "piedi nudi"....alla vita degli altri...
Facciamo così...fotografiamo quello che ci pare...tanto agli altri non gliene frega niente...
26.10.10, 22:52
Messaggio 23 di 71
lo diceva sieff " io fotografo per me stesso e se agli altri le mie fotografie piacciono, peggio per loro"
Messaggio Modificato (23:55)
Messaggio Modificato (23:55)
<< Non fotografare...
Non fotografare gli straccioni, i senza lavoro, gli affamati.
Non fotografare le prostitute, i mendicanti sui gradini delle chiese, i pensionati sulle panchine solitarie che aspettano la morte come un treno nella notte.
Non fotografare i neri umiliati, i giovani vittime della droga, gli alcolizzati che dormono i loro orribili sogni. La società gli ha già preso tutto, non prendergli anche la fotografia.
...
Non fotografare il malato di mente, il paralitico, i gobbi e gli storpi. Lascia in pace chi arranca con le stampelle ...
Non ritrarre un uomo solo perché la sua testa è troppo grossa, o troppo piccola, o in qualche modo deforme ...
...
Se è davvero l'umana solidarietà quella che ti conduce a visitare l'ospizio dei vecchi, il manicomio, il carcere, provalo lasciando a casa la macchina fotografica.
Non fotografare chi fotografa: può darsi che soddisfi solo un bisogno naturale.
Come giudicheremmo un pittore in costume bohémien seduto con pennelli, tavolozza e cavalletto a fare un bel quadro davanti alla gabbia del condannato all'ergastolo, all'impiccato che dondola, alla puttana che trema di freddo, a un corpo lacerato che affiora dalle rovine? Perché presumi che il costume da free lance, una borsa di accessori, tre macchine appese al collo e un flash sparato in faccia possano giustificarti? >>
Lo ha scritto, tanti anni fa, un "grande": Ando Gilardi
(sottoscrivo ogni sua parola).
.
Messaggio Modificato (7:55)
Non fotografare gli straccioni, i senza lavoro, gli affamati.
Non fotografare le prostitute, i mendicanti sui gradini delle chiese, i pensionati sulle panchine solitarie che aspettano la morte come un treno nella notte.
Non fotografare i neri umiliati, i giovani vittime della droga, gli alcolizzati che dormono i loro orribili sogni. La società gli ha già preso tutto, non prendergli anche la fotografia.
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Non fotografare il malato di mente, il paralitico, i gobbi e gli storpi. Lascia in pace chi arranca con le stampelle ...
Non ritrarre un uomo solo perché la sua testa è troppo grossa, o troppo piccola, o in qualche modo deforme ...
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Se è davvero l'umana solidarietà quella che ti conduce a visitare l'ospizio dei vecchi, il manicomio, il carcere, provalo lasciando a casa la macchina fotografica.
Non fotografare chi fotografa: può darsi che soddisfi solo un bisogno naturale.
Come giudicheremmo un pittore in costume bohémien seduto con pennelli, tavolozza e cavalletto a fare un bel quadro davanti alla gabbia del condannato all'ergastolo, all'impiccato che dondola, alla puttana che trema di freddo, a un corpo lacerato che affiora dalle rovine? Perché presumi che il costume da free lance, una borsa di accessori, tre macchine appese al collo e un flash sparato in faccia possano giustificarti? >>
Lo ha scritto, tanti anni fa, un "grande": Ando Gilardi
(sottoscrivo ogni sua parola).
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Messaggio Modificato (7:55)
Io alla fin fine agisco sempre come il buon senso mi suggerisce e inderogabilmente mi chiedo sempre se l'azione che sto facendo,non solo fotografica,sarebbe da me gradita
se mi trovassi al posto di colui verso il quale sto agendo.
Logicamente parlo come fotoamatore non come professionista al quale fosse stato commissionato un servizio specifico ed anche in questo caso cercherei di essere il meno invasivo possibile,ma dubito che riuscirei a svolgere tale compito vista la mia riluttanza a violare la privacy di chicchessia.Per quanto riguarda disabili,storpi già mi dà fastidio solo a pronunciarlo,accattoni e miseri corpi
sdraiati su una panchina nonchè disadattati,non sono certamente per me un contesto fotografico da esibire,tutt'al
più potrebbero essere oggetto di umana solidarietà,ma senza macchina fotografica.In questo contesto sono ben felice di appartenere alla categoria degli ottusi(fotograficamente parlando)però è solo una questione di sensibilità,se la situazione del momento è tale che la passione fotografica o
l'imput di congelare un attimo irripetibile prevale su tutto
il resto,è in qualche modo giustificabile,occorre però poi una certa discrezionalità nel scegliere se divulgare alla massa o serbare l'immagine a pochi intimi.
Una cosa per me è cmq certa,non riuscirei a guadagnarmi lo stipendio facendo il fotoreporter di strada come certamente
non riuscirei a fare il giornalista intervistatore proponendo delle domande assurde e scontate nell'ambito di
certi servizi che tutti abbiamo visto in questi giorni per
l'uccisione di Shara,puro sciacallaggio mediatico.
se mi trovassi al posto di colui verso il quale sto agendo.
Logicamente parlo come fotoamatore non come professionista al quale fosse stato commissionato un servizio specifico ed anche in questo caso cercherei di essere il meno invasivo possibile,ma dubito che riuscirei a svolgere tale compito vista la mia riluttanza a violare la privacy di chicchessia.Per quanto riguarda disabili,storpi già mi dà fastidio solo a pronunciarlo,accattoni e miseri corpi
sdraiati su una panchina nonchè disadattati,non sono certamente per me un contesto fotografico da esibire,tutt'al
più potrebbero essere oggetto di umana solidarietà,ma senza macchina fotografica.In questo contesto sono ben felice di appartenere alla categoria degli ottusi(fotograficamente parlando)però è solo una questione di sensibilità,se la situazione del momento è tale che la passione fotografica o
l'imput di congelare un attimo irripetibile prevale su tutto
il resto,è in qualche modo giustificabile,occorre però poi una certa discrezionalità nel scegliere se divulgare alla massa o serbare l'immagine a pochi intimi.
Una cosa per me è cmq certa,non riuscirei a guadagnarmi lo stipendio facendo il fotoreporter di strada come certamente
non riuscirei a fare il giornalista intervistatore proponendo delle domande assurde e scontate nell'ambito di
certi servizi che tutti abbiamo visto in questi giorni per
l'uccisione di Shara,puro sciacallaggio mediatico.
a piedi nudi. come annalisa. o si. così deve essere. ma a ogni cosa. no solo a storpio o puttana. tu può no prendere storpio perchè tu pensa che non e bene, per sua sensibilità. ma volgare è tutto, se non fatto coi piedi nudi.
uomo con scarpa non impara, non può fare. uomo così fatto non vede.
uomo con scarpa non impara, non può fare. uomo così fatto non vede.
...non vede e non sente.....
...però parla!
:-)))
P.S.:....la mia era una battuta...si riferisca a...
"non vede non sente non parla"....
:)))
Messaggio Modificato (13:11)
:-)))
P.S.:....la mia era una battuta...si riferisca a...
"non vede non sente non parla"....
:)))
Messaggio Modificato (13:11)
?
mi sa s'è imbacato anche questo forum...colpa di fogazza